Aspetta pazientemente il Signore

Settembre 17, 2013

Parole di Gesù

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Rimetti la tua sorte nell’Eterno, confida in Lui, ed Egli opererà. Egli farà risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodì. Sta’ in silenzio davanti all’Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l’uomo che segue i suoi malvagi disegni. —Salmi 37,5-7

 

La forma più pura della felicità è la seguente: Confida nel Signore con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento.1 Se vuoi avere semplicità, se vuoi avere pace priva di confusione, allora confida apertamente in me. La pace perfetta sta in questo.

Quando confidi in me con tutto il cuore e in ogni aspetto della tua vita, puoi essere sicuro che ti guiderò in direzione della mia volontà. Così, se vuoi avere una pace perfetta, confida. Confida in me. Confida in me per la tua vita, per la tua morte, per la tua salute, per i tuoi figli.

Chi confida ha la fede che Io abbia portato tutto ciò che volevo nella sua vita, quindi ha pace.

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Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perché confida in te. Confidate nell’Eterno per sempre, perché l’Eterno, sì l’Eterno, è la roccia eterna. La via del giusto è diritta; o giusto Dio, tu appiani il sentiero del giusto. Sì, nella via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato. Il desiderio della nostra anima si volge al tuo nome e al tuo ricordo. Con la mia anima ti desidero di notte, sì, con lo spirito che è dentro di me ti cerco al mattino presto. —Isaia 26,3-4.7-9</p>

 

Mentre affronti questo momento di prova, ti chiedi: “Perché, Signore? Perché devo subire così tante battaglie difficili? Non ti sto compiacendo? Io ti amo, perché devo sopportare queste cose?”

Molti cristiani nel corso dei secoli si sono fatti queste domande. In ogni caso era il mio Spirito che prendeva controllo su di loro, perché se non fossero diventati deboli, la mia forza non avrebbe potuto essere resa completa in loro. Se non fossero stati spezzati, non avrei potuto insegnare loro la compassione; non avrei potuto dare loro l’empatia di cui avevano bisogno, l’interesse nei confronti degli altri. Non avrei potuto dare loro i molti doni del mio Spirito offerti da questa rottura e da queste battaglie.

Con queste afflizioni ti sto insegnando a combattere, non con le tue forze, ma nella mia forza nella preghiera, sperando in me per ogni cosa nella tua vita. Perché ti amo e ti ho chiamato per essere uno dei miei discepoli. Hai chiesto di essere usato nel mio regno e sto rispondendo alla tua preghiera. Confida e spera in me.

 

Ogni giorno della mia vita è pieno di una gioia immensa — più di quanto si possa meritare. Conosco la gioia che viene dal sapere che Cristo è morto per me e dal desiderare di dedicarmi completamente al suo servizio. La gioia che viene dallo stare nel centro della sua volontà e di vedergli orchestrare tutto così perfettamente. La gioia che viene dal poter guardare in un visetto scuro che sembra disperato e dire a quella bambina che Gesù l’ama. […] Ma ciò non significa che non faccia male essere così lontana dalle persone che amo tanto — un male profondo nella bocca dello stomaco, che dà significato alle parole di Paolo: “allo scopo di conoscere Cristo, la potenza della sua risurrezione, la comunione delle sue sofferenze, divenendo conforme a Lui nella sua morte”. […] Ma “il regno dei cieli è simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto ciò che ha e compera quel campo”. Provare nostalgia per certe cose a volte mi fa male al cuore, ma serve sempre a ricordarmi dolcemente che vale realmente la pensa di rinunciare a tutto. —Katie Davis2

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L’uomo non vede come vede Dio, e tu non vedi te stesso come ti vedo Io. Tu vedi la debolezza, la mancanza di talento, ma io vedo un gioiello prezioso che scintilla della mia luce. Tu hai il dono di amare, di ascoltare, di capire e di consolare — doni umili. Quindi non sgomentarti, piccola mia ma sviluppa questi talenti.

Sono doni che ti aiutano a consolare gli altri. Sono doni che ti richiedono di uscire da te stessa e dare agli altri, di ascoltare il loro pianto e consolarli. Perché sei in grado di consolare gli altri con la stessa consolazione con cui sei stata consolata.

Sei come un gioiello che non solo riflette la luce, ma anche il calore — il calore dello spirito, della comprensione, del conforto, dell’amore. Ma sappi e ricorda che il vero calore divino, la vera consolazione e comprensione divina, l’amore divino, vengono dal vivere in me, nella mia Parola, e nel lasciarmi vivere in te. Perché non è possibile riversare l’amore, la comprensione e la consolazione che vengono da Dio, senza essere pieni di me.

Vieni e impara a riposare tra le mie braccia, a stare in mia compagnia, a ricevere me, a bere la mia Parola, il mio Spirito e il mio amore, così avrai di che versare agli altri nel momento del bisogno, capire gli incompresi, amare i poco attraenti e aiutare i bisognosi. Devi avvicinarti a me per riempirti fino a traboccare, perché il mio Spirito possa sgorgare da te in grande abbondanza. Come puoi farlo? Amandomi, cercandomi, bevendo le mie parole e credendo, sottomettendoti, mettendo in pratica le cose che ho detto che dovresti fare. Poiché è mediante questi piccoli segni d’amore, questi piccoli gesti d’ubbidienza, che imparerai ad avvicinarti maggiormente a me e sarai pieno di me, del mio amore e del mio Spirito.

Vieni a me, lascia che ti prenda. Lascia che ti tenga nel cavo delle mie mani, così che potrai assorbire il mio calore, riflettere la mia luce e diffondere il mio calore sugli altri.

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Non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che è in atto in mezzo a voi per provarvi, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti — interi ma spezzati; in pezzi, ma una cosa sola.3

Serve a uno scopo. È una prova. Perché, come il metallo viene riscaldato e forgiato nel fuoco, battuto con il martello, immerso nell’acqua fredda, riesposto al calore e battuto di nuovo sull’incudine per rinforzarlo e temperarlo, la stessa cosa succede a te. È la fornace del mio amore; il suo calore brucia ed elimina le scorie, il legno, la paglia e le stoppie. Il martello e l’incudine eliminano la forza fasulla, l’indipendenza, l’orgoglio e l’egoismo. L’acqua fredda spegne la mondanità e il desiderio delle cose del mondo. E il processo si ripete più volte, finché il metallo è forgiato, forte e adatto a essere usato dal Maestro.

Così devi lottare per restare vicino a me, per confidare in me, per avere fede in me, nella mia Parola e nelle mie promesse. Ti onorerò con l’umiltà. Ti onorerò con la disperazione e con la vicinanza a me. Poiché non vi è onore più grande da concedere a un uomo dell’essere così umile da poter essere toccato da me, dell’essere così debole da poter essere aiutato da me, così disperato da essere ascoltato da me. Poiché gli onori di Dio sono diversi da quelli degli uomini e quelli che ti concedo sono gli onori divini.

 

La grazia, la verità e il tempo, operando insieme, possono sviluppare il tipo di pazienza e costanza di cui parla Giacomo: “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti.4 […] Gesù, che trascende il tempo, poteva vedere la condizione presente di Pietro, come sarebbe caduto in futuro e come, dopo la sua caduta, sarebbe maturato per aiutare altri simili a lui. E in tutto questo, accettò Pietro completamente.5 Il Signore ci accetta completamente, sapendo che avremo bisogno di tempo e di esperienza per superare le nostre imperfezioni. I nostri insuccessi non lo sorprendono. —Dott. Henry Cloud6

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Guardate gli alberi. Ho fatto molti tipi diversi di albero, ma ognuno d’essi è utile. Ogni albero a uno scopo preciso. Alcuni servono per la loro ombra. Altri servono come protezione dal vento. I bambini usano alcuni alberi per costruire fortini, per arrampicarsi o per attaccarci un’altalena o per dondolare su una corda. Gli alberi hanno molti frutti diversi: mele, arance, pompelmi, limoni. Anche se sono tanto differenti e sono creati per scopi diversi, ogni albero è importante per me.

Man mano che un albero cresce e le sue radici si spingono più in profondità, i rami si allargano e la sua altezza aumenta, diventa sempre più robusto. Anche se ci vuole tempo, diventa un albero forte che mi sarà utile. Non potete vederlo crescere, ma lo sta facendo. Sta realizzando lo scopo che gli ho affidato, assorbendo acqua e sole.

Voi siete come alberi, ognuno di voi destinato a uno scopo ben preciso nel mio regno, anche se diverso, con doni e talenti diversi. Il regno non può essere sostituito soltanto da meli, o aranci, o pini, o querce. Nel mio regno sono necessari molti alberi, perché ci sono molti lavori, quindi vi ho fatto tutti diversi.

A volte vi chiedete: “Perché mi hai fatto così?” Vi ho fatto con punti forti e punti deboli ben precisi; punti forti da usare per la mia gloria; punti deboli per portarvi più vicino a me. Ma sappiate che vi ho fatto così come siete e come vi voglio.

Tu sei un albero speciale nel mio regno, destinato allo scopo che gli ho affidato. Ogni albero è importante nel mio regno ed è progettato per uno scopo ben preciso. Quindi, sii un albero felice per me!

 

Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno! Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell’anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di portare frutto.

[Il suo] diletto è nella legge dell’Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte.  Egli sarà come un albero piantato lungo i rivi d’acqua, che dà il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prospererà. —Geremia 17,7-8; Salmi 1,2-3


1 Proverbi 3,5.

2 Kisses from Katie, di Katie Davis, 24 anni, fondatrice di Amazima Ministries in Uganda.

3 1 Pietro 4,12; Giacomo 1,3–4.

4 Giacomo 1,2–4.

5 Vedi Luca 22,31–34.

6 Changes That Heal (Grand Rapids, MI: Zondervan, 1993), 41.


Titolo originale: Waiting Patiently
Pubblicato originariamente nel 1997.
Aggiornato e ripubblicato in Inglese l'8 Luglio 2013.
Letto in Inglese da Jon Marc.
Musica di Daniel Sozzi.

versione italiana affissa il 17 Settembre 2013;
statistiche: 1.824 parole; 8.684 caratteri

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