Il Pane della Vita

Luglio 24, 2013

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Io sono il pane vivente che è disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivrà in eterno; or il pane che darò è la mia carne, che darò per la vita del mondo. —Giovanni 6,511

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E Gesù disse loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete». —Giovanni 6,352

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Gesù paragona i bisogni dell’umanità alla fame e alla sete. La fame non è una cosetta da niente. Chi l’ha provata conosce il vero bisogno che indica e i morsi atroci che dà allo stomaco. Anche la sete non è una cosetta sentimentale; è davvero un tormento. Quale dolore può esserci sotto il cielo, peggiore della sete?

Gesù venne per soddisfare i bisogni e i patimenti profondi, reali, pressanti e vitali della vostra natura. La paura dell’inferno, il terrore della morte, il senso del peccato: Gesù venne per far fronte a tutte queste cose e le sconfigge davvero per tutti quelli che vengono a Lui, come possono testimoniare tutti quelli che l’hanno provato. Gesù Cristo soddisfa la fame della coscienza. Ogni uomo con una coscienza risvegliata sente che Dio deve punirlo per i suoi peccati, ma non appena si rende conto che il Figlio di Dio fu punito al suo posto, la sua coscienza è perfettamente tranquillizzata e non proverà più fame. Finché un uomo non conosce la Verità della Sostituzione di Gesù, potete predicargli fin che volete, potrebbe partecipare di tutti i sacramenti e subire molte mortificazioni del corpo, ma la sua coscienza continuerà a essere affamata.

Anche il cuore ha la sua fame, perché quasi senza rendersene conto piange: “Ah, se qualcuno mi amasse, se potessi amare qualcuno con un sentimento che colmasse la mia natura fino in fondo”. Il cuore dell’uomo è avido d’amore. Sì, come la morte e la tomba è insaziabile. Va in cerca di qua e di là, ma rimane amaramente deluso, perché sulla terra non esiste un oggetto degno di tutto l’amore di un cuore umano. Quando però sente che Gesù Cristo l’ha amato prima della creazione del mondo ed è morto per lui, il suo vagabondare alla ricerca di affetto trova riposo. Come Ruth trovò riposo nella casa di un marito, così noi troviamo pace in Gesù. L’amore di Gesù scaccia tutte le brame di altri amori e riempie l’anima! Egli diventa lo Sposo del nostro cuore, il nostro Amore più caro, e noi chiediamo alle altre cose [più banali] di andarsene. —Charles Spurgeon

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“Io sono il Pane della Vita”3 è uno dei sette “Io sono” dichiarati da Gesù.

Il pane è considerato un alimento base della dieta. Una persona può sopravvivere a lungo solo con pane e acqua. Il pane è un alimento così fondamentale che diventa sinonimo di cibo in generale. Usiamo perfino la frase “Spezzare il pane insieme” per indicare la condivisione di un pasto con altri. Il pane fa anche parte integrante del pasto della Pasqua ebraica. A Pasqua e nei sette giorni successivi gli ebrei dovevano mangiare pane azzimo per celebrare il loro esodo dall’Egitto. Alla fine, quando gli ebrei vagarono quarant’anni nel deserto, Dio fece piovere su di loro “pane dal cielo” per sostenere la loro nazione.4

Tutto questo fa parte dello scenario descritto nel sesto capitolo di Giovanni. Gesù stava cercando invano di allontanarsi dalla folla. Aveva attraversato il Mare di Galilea e la folla l’aveva seguito. Dopo qualche tempo, Gesù chiese a Filippo come avrebbero fatto a nutrire la folla. La risposta di Filippo dimostra la sua “poca fede”, quando disse che non avevano abbastanza soldi per dare a tutti anche solo un boccone. Alla fine arriva Andrea con un ragazzino che aveva cinque pani e due pesci. Con quella piccola quantità, Gesù nutrì miracolosamente la folla lasciando molti avanzi.

In seguito, Gesù e i suoi discepoli riattraversarono il lago fino all’altra sponda. Quando la folla vide che Gesù era andato via, lo seguì nuovamente. Egli li accusò di ignorare i suoi segni miracolosi e di seguirlo soltanto per il “pasto gratuito”. In Giovanni 6,27 Gesù disse loro: “Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell’uomo vi darà, perché su di Lui il Padre, cioè Dio, ha posto il suo sigillo”. In altre parole, erano così affascinati dal cibo che perdevano di vista il fatto che il loro Messia era giunto. Così gli ebrei gli chiesero un segno che fosse stato mandato da Dio. Dissero a Gesù che Dio aveva dato loro la manna durante le loro peregrinazioni nel deserto. Gesù rispose dicendo loro che dovevano chiedere il vero pane proveniente dal cielo, quello che dà la vita. Quando chiesero a Gesù quel pane, Lui li lasciò stupefatti dicendo: “Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà mai più fame e chi crede in me non avrà mai più sete”.

Ecco le parole “fame” e “sete”. Anche qui dobbiamo notare che Gesù non parla di alleviare la fame e la sete fisiche. Troviamo la chiave in un’altra affermazione di Gesù, questa volta durante il suo Sermone sul Monte. In Matteo 5,6, Gesù disse: “Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perché essi saranno saziati”. Quando Gesù disse che coloro che vengono a Lui non saranno mai affamati e che quelli che credono in Lui non saranno mai assetati, stava dicendo che soddisferà la nostra fame e la nostra fede di essere giustificati agli occhi di Dio.

Se c’è una cosa che la storia della religione ci dice, è che la gente cerca di guadagnarsi la via del cielo. È un desiderio umano fondamentale, perché Dio ci ha creato con in mente l’eternità. La Bibbia ci dice che Dio ha messo nel nostro cuore [il desiderio del] l’eternità.5 Ci dice anche che non possiamo fare nulla per guadagnarci l’ingresso in cielo, perché tutti abbiamo peccato6 e l’unica cosa che i nostri peccati ci fanno meritare è la morte.7 Quando Gesù morì sulla croce, si addossò i peccati del mondo e li espiò. Quando riponiamo la nostra fede in Lui, i nostri peccati sono attribuiti a Gesù e la sua giustizia è attribuita a noi. Gesù soddisfa la nostra fame e sete di giustizia. È il nostro Pane della Vita. —dal sito GotQuestions8

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Se dovessimo enumerare tutte le cose di cui abbiamo fame, potrebbe sorprenderci scoprire quante fami legittime esistono. La fame di verità, di amore, di conoscenza, di giustizia, la fame di appartenere, di esprimersi, la fame dell’immaginazione, della mente, di un senso nella vita. Potremmo elencarne altre. Innumerevoli teorie psicologiche sono sorte nel riconoscimento dei vari aspetti di questa fame, o di questi bisogni.

Alcune delle nostre attività individuali possono soddisfare parte di questa fame. L’istruzione può portare conoscenza. Un idillio può dare un senso di appartenenza. I successi possono farci guadagnare un senso di valore. La ricchezza ci mette a portata di mano alcune cose. Il messaggio di Gesù afferma che nessuna di queste cose soddisferà ogni fame. Per di più, nessuno può aiutarci a sapere se il modo in cui la soddisfiamo è lecito o illecito, finché non ci nutriremo del pane della vita offerto da Gesù. Quel nutrimento stabilisce la legittimità di tutto il resto.

Non solo restiamo insoddisfatti quando cerchiamo di accontentare questi tipi di fame, ma nel semplice fatto di cercarlo proviamo un disorientamento che falsa e travisa da dove proviene la vera soddisfazione. È molto, molto importante rendersene conto.

Ciò che l’ossigeno è per il corpo, il Pane della Vita è per l’anima. Senza quel Pane, ogni altro tipo di fame sarà percepito incorrettamente. In effetti, allo stesso modo, l’assenza di quel Pane per un periodo prolungato di tempo fa sembrare il pane stesso insignificante. La vita deve essere vissuta con l’appagamento dell’esigenza che definisce tutti gli altri mezzi di soddisfazione e con l’amore che definisce tutti gli altri amori. —Ravi Zacarias9

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Gesù è la Parola. È lo spirito e la vita, e devi avere un po’ di Lui ogni giorno, devi nutrirtene in abbondanza. Così come devi nutrirti di cibo per avere energia fisica, devi nutrirti della Parola per avere forza spirituale.

La Parola è ognuna di queste cose: Gesù, Dio, Spirito, vita!

La Parola è il segreto per ottenere delle vittorie spirituali, per conseguire dei risultati, per poter guidare altre persone, per avere successo, fuoco, vita, calore, luce e tutto! La mancanza della Parola è invece il segreto dell’apostasia, dell’insuccesso, dell’indifferenza, della cecità, della debolezza e della morte spirituale. —David Brandt Berg

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Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio. —Matteo 4,410

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Appena ho trovato le tue parole, io le ho divorate; le tue parole sono state la mia gioia, la delizia del mio cuore. —Geremia 15,1611


1 LND.

2 LND.

3 Giovanni 6,35.

4 Esodo 16,4.

5 Ecclesiaste 3,11.

6 Romani 3,23.

7 Romani 6,23.

8 http://www.gotquestions.org/bread-of-life.html.

9 Jesus Among Other Gods (W Publishing Group, 2000).

10 NR.

11 NR.


Titolo originale: The Bread of Life
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 25 Giugno 2013.
Letto in Inglese da Jon Marc.
Musica di Daniel Sozzi.

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