Le benedizioni del dare al Signore

Luglio 5, 2013

John W. Schmidt

Ascoltare la recente conversazione di Peter sulla decima mi ha ispirato a elencare qualche prova pratica di quel che Gesù disse in Luca 6,38: “Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”.1

Quando mi unii alla Famiglia, rinunciai alla mia vita precedente e a tutto ciò che avevo. Diedi tutte le mie proprietà per aiutare la missione. Nel mio conto in banca avevo un bel po’ di soldi che avevo ereditato da mio nonno. Quando lo diedi al lavoro del Signore, i miei genitori, i miei fratelli e le mie sorelle si arrabbiarono molto con me. Quando però nel corso degli anni hanno visto come il Signore provvedeva a tutti i miei bisogni e a quelli della mia famigliola in continuo aumento, i miei genitori hanno pensato che la Famiglia mi avesse restituito più di quanto io avessi dato. Non capiscono che è stato il Signore a restituire. Non è facile capire con la nostra mente naturale, perché non ha senso. Ma funziona!

Quando iniziai a testimoniare a tempo pieno per strada, a distribuire centinaia di volantini ogni giorno, sei giorni alla settimana, pioggia, neve o bel tempo, conducendo altri al Signore e al suo servizio, non avevamo una casa da dire nostra, ma eravamo stranieri in molte città straniere. Il Signore però si prese cura di noi. Ci fornì bei posti in cui vivere e invitare la gente per degli incontri settimanali, tutto il cibo e il vestiario di cui avevamo bisogno, e potemmo anche dare via gran parte delle nostre entrate. (In quei giorni davamo il cinquanta per cento e anche di più.)

Nei quasi quarant’anni del mio servizio per il Signore, solo una volta mi sono comprato dei vestiti e un paio di scarpe, perché mi avevano detto di farlo per rappresentare la Famiglia (in quei giorni i BdD) come presidente dell’associazione legale nel mio paese d’origine davanti alle autorità e alla stampa. Non mi piace far compere e il Signore lo sa, così provvede a tutti i miei bisogni attraverso altre fonti — cioè con materiale donato.

In Malachia 3,10 il Signore ci sprona a dargli le nostre decime e promette che, se lo facciamo, ci restituirà così “tanta benedizione che non vi sia più dove riporla”.2 Quando cominciammo a includere gli aiuti umanitari della nostra opera missionaria, il Signore ci diede così tanta roba che non avevamo letteralmente spazio dove metterla. All’inizio ricevevamo scatoloni di vestiti, scarpe, sedie a rotelle ecc. e li distribuivamo alle persone bisognose nell’Europa dell’Est usando il nostro furgone. Poi Lui ci diede un rimorchio. Poi la gente ci dava così tante cose che avevamo bisogno di qualcosa di più grande, così ci fece conoscere un nuovo amico, Josef, che comprò un camion soltanto per portarci a consegnare il materiale ai bisognosi, fino in Ucraina e per giunta d’inverno su strade ghiacciate.

Ancora oggi, quindici anni dopo, Josef usa lo stesso camion per portare aiuti umanitari a molte persone bisognose nell’Europa dell’Est. Ci incontriamo ogni anno ed è sempre più vicino al Signore.

Poi mi sono trasferito in Africa. Il Signore ha provveduto così tanto, che abbiamo dovuto mandare per mare un grosso container di dodici metri per riuscire a consegnare tutto. Ci ha fornito anche il trasporto gratuito e poi ci ha aiutato a portare altri tre di questi container in tre paesi diversi, per aiutare dei rifugiati bisognosi che avevano perso tutto in un’orribile guerra civile, o i pigmei che si erano dovuti trasferire perché gli alberi della foresta pluviale erano stati tagliati, facendo perdere loro i territori di caccia.

Ora abbiamo cambiato progetto e stiamo costruendo una scuola per bambini che non ne hanno mai avuta una e che non hanno soldi per andare a quella del vicino villaggio ospitata in una capanna di fango. Stiamo usando i nostri impegni umanitari per raggiungere la gente con il messaggio dell’amore di Dio, da ministri e ambasciatori in Africa a persone di tutti gli strati sociali in Europa.

E chi paga per tutto questo? Il Signore ci ridà sempre più di quanto diamo a Lui.

Soltanto alcuni mesi fa abbiamo ricevuto la donazione più grande che abbiamo mai avuto per il nostro progetto, da un uomo che non conosciamo nemmeno. Ha visto su una piccola stazione TV locale la replica di una nostra intervista a proposito del nostro progetto per la scuola e ne è stato tanto commosso che ha voluto darci quei soldi, perché sembrava avere una malattia terminale. Abbiamo pregato per lui ed è guarito miracolosamente e adesso siamo in attesa di incontrare questa persona preziosa per condurla al Signore.

Dare la decima non è mai stato un problema per me. È come fare due più due. Io do e il Signore restituisce molto di più. Questo mi ha ispirato a dare sempre più della semplice decima, anche perché vedo il bisogno di sostenere quelli che hanno meno di me. Prima del Riavvio mi piaceva dare al Signore il 25%; adesso ho deciso di dare il 15% al Signore e il 10% alla mia prima moglie e ai nostri figli, perché non ho potuto dare molto prima e ne hanno veramente bisogno.

Dopo il Riavvio il Signore ha fatto un miracolo sorprendente, davvero inspiegabile! Quando la nostra casa comunitaria ha chiuso, abbiamo diviso quel era rimasto e ci siamo spinti verso l’ignoto. Quando abbiamo chiuso la casa che avevamo affittato insieme con gli altri e abbiamo cominciato il progetto della scuola nella boscaglia, ancora una volta non avevamo una casa da dire nostra. Ma il Signore ci ha abbandonati? No di certo! Ha aiutato più che mai. Non solo ci ha fornito una donazione per il progetto più ardito che avessimo intrapreso fino ad allora, ma grazie ad altre donazioni inaspettate ci aiutò perfino a mettere da parte dei soldi per comprare un piccolo appartamento, cosa a cui non avevamo mai nemmeno pensato prima.

E come l’ha fatto? Di punto in bianco ho ricevuto da una fonte inaspettata una donazione per uso personale più grande di quanto avessi mai ricevuto da qualcuno. Poi, dopo il Riavvio, siamo stati in grado di mettere da parte dei soldi per quasi due anni, mentre viaggiavamo e stavamo con parenti e amici, potendo così risparmiare tutto quello che altrimenti avremmo dovuto pagare per affitto, bollette, cibo ecc.  Abbiamo anche venduto delle attrezzature di cui non avevamo bisogno e abbiamo aggiunto quelle entrate ai fondi che avevamo messo da parte.

Alla fine abbiamo avuto quanto bastava per comprare proprio quello che ci serviva: un piccolo appartamento in una località centrale, vicino alla metro, con un bel parco giochi nelle vicinanze e con una scuola materna raggiungibile a piedi, la migliore scuola cristiana per la nostra bambina africana adottata. Non avevamo mobili, perché avevamo appena cambiato continente di nuovo. Come al solito, grazie ad amici e a varie ditte, il Signore ci ha dato tutto quello che ci serviva: un frigorifero qua, una lavatrice là… Una ditta ci ha perfino donato tutti i mobili per la cameretta della nostra piccolina. Non c’è niente di troppo buono per i suoi figli!

Oltre alle benedizioni materiali e finanziarie, che cos’altro ha fatto il Signore? Ho vissuto in parti del mondo infestate dalla malaria, sia in India che in Africa, per circa quindici anni. Fino a oggi il Signore mi ha protetto e non ho mai preso né la malaria né alcuna delle altre malattie mortali tanto diffuse nei tropici. Per non parlare dei tanti regali non monetari che ci hanno fatto risparmiare migliaia di euro ogni anno, come biglietti d’aereo sponsorizzati, visti gratuiti, alberghi, pasti nei ristoranti e così via. Per alcuni anni il nostro fedele sponsorizzatore di viaggi in aereo ha insistito che viaggiassimo in business class. Uno di quei biglietti costa oltre cinquemila dollari! Alla fine l’abbiamo convinto che volevamo far risparmiare soldi alla sua ditta e volare in classe economica.

Per non parlare dei servizi che altri ci offrono gratuitamente, come traduzioni gratis, la creazione di un nuovo sito web e altri membri di LFI che ci aiutano nel nostro lavoro missionario dando la loro vita insieme a noi. È impossibile scrivere di tutti i miracoli della sua provvidenza e della sua protezione.

Ai miei occhi, dare non è un sacrificio, perché il Signore ci restituisce sempre molto più di quanto noi gli diamo! So che non ha senso, ma è vero! Probabilmente la cosa migliore è non cercare nemmeno di capirlo. È semplicemente il modo in cui Dio lavora! È una legge dello spirito. Se dai amore, ne ricevi in cambio di più. Se dai denaro, Lui te ne dà in cambio molto di più, proprio come ha promesso nella sua Parola: “in buona misura, pigiata, scossa, traboccante”.3

Riguardando alla mia vita al servizio del Signore, non posso che meravigliarmi davanti alle sue potenti promesse e al loro immancabile adempimento! Non ho mai lavorato per soldi, ho servito il Signore a tempo pieno e Lui non ha mai mancato di supplire a tutti i miei bisogni e oltre.4 Sulla terra Lui non aveva una dimora certa, ma noi siamo trattati molto meglio. E l’opera che ha iniziato, sono sicuro che la porterà a compimento fino alla fine.5

Questa è la mia fede! Questa è la mia esperienza!


1 NR.

2 “Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perché ci sia cibo nella mia casa; poi mettetemi alla prova in questo”, dice il Signore degli eserciti; “vedrete se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dove riporla”. (NR).

3 Luca 6,38 NR.

4 Filippesi 4,19.

5 Filippesi 1,6.


Titolo originale: The Blessings of Giving to the Lord
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 29 Maggio 2013.

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