Compilazione
“Ma Egli non le rispondeva nulla”.1
“Nel suo amore starà in silenzio”.2
Una cristiana sognò di aver visto tre donne in preghiera. Mentre stavano inginocchiate, il Maestro si avvicinò loro.
Giunto vicino alla prima delle tre, si chinò su di lei con grazia e tenerezza, con un sorriso raggiante d’amore, e le parlò con accenti della musica più pura e più dolce. Dopo averla lasciata, si avvicinò alla seguente, ma si limitò a metterle una mano sul suo capo inchinato e le rivolse uno sguardo di approvazione pieno d’affetto.
Poi oltrepassò la terza donna, quasi bruscamente, senza fermarsi per una parola o uno sguardo. Nel sogno, la cristiana disse tra sé: “Mi chiedo che cosa abbia fatto questa donna e perché Egli le abbia trattate in modi tanto diversi”. Mentre cercava di darsi ragione delle azioni del suo Signore, Egli si fermò al suo fianco e disse: “O donna! Come mi hai interpretato male. La prima donna in ginocchio ha bisogno di tutto il peso della mia tenerezza e del mio affetto per mantenere i piedi sulla via angusta. Ha bisogno del mio amore, dei miei pensieri e del mio aiuto in ogni momento del giorno. La seconda ha una fede più forte e un amore più profondo e posso fidarmi che confidi in me in qualsiasi modo vadano le cose e qualsiasi cosa la gente faccia.
“La terza, che sono sembrato evitare e perfino trascurare, ha una fede e un amore della miglior qualità e la sto addestrando con un procedimento rapido e drastico per un tipo di servizio più elevato e santo.
“Mi conosce così intimamente e confida in Me così totalmente, che non dipende da parole o sguardi o altri segni esteriori della mia approvazione. Non si lascia sgomentare né scoraggiare da qualsiasi circostanza Io le permetta di affrontare; confida in Me anche quando il buonsenso, la ragione e ogni suo istinto naturale si ribellerebbero, perché sa che sto lavorando in lei per l’eternità e che ciò che faccio, anche se non sa spiegarselo adesso, lo comprenderà più tardi.
“Sto in silenzio nel mio amore perché amo più di quanto si possa esprimere a parole, o di quanto possa capire il cuore dell’uomo, e anche per amore vostro, affinché possiate imparare ad amarmi e a confidare in Me come reazione spontanea e spirituale al mio amore, senza bisogno di un incitamento esteriore a farlo”. —Lettie Burd Cowman3
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Potete rispondere al silenzio di Dio in due modi. Una risposta è cadere in depressione e provare un senso di colpa e di condanna. L’altra è avere l’aspettativa che Dio stia per farsi conoscere da voi in maniera più profonda. Queste risposte sono diverse tra loro come il giorno e la notte. ——Henry Blackaby
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Forse non è il silenzio che incontriamo mentre cerchiamo Dio, ma piuttosto una pausa significativa, un incoraggiamento a dedicarsi alla riflessione personale, così da trovare e ricevere la risposta e la reazione più forti e profonde. —James Emery White
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“Dopo un po’ di tempo il torrente si seccò, perché non veniva pioggia sul paese”.4
Per settimane, con uno spirito saldo e risoluto, Elia osservò il torrente che si rimpiccioliva, sentendo spesso la tentazione di vacillare per incredulità, ma rifiutando di permettere alle circostanze di frapporsi tra lui e Dio. L’incredulità vede Dio filtrato dalle circostanze, come spesso vediamo i raggi del sole affievoliti dal fumo nell’aria, ma la fede mette Dio tra noi e le circostanze e vede quest’ultime attraverso di Lui. E così il torrente che si rimpiccioliva divenne un filo luccicante; e il filo luccicante si fermò nelle pozze ai piedi dei sassi più grossi; e le pozze si rimpicciolirono; gli uccelli fuggirono; le creature selvatiche del campo e della foresta non vennero più a bere; il torrente si seccò. Solo allora, di fronte al suo spirito paziente e incrollabile, “la parola dell’Eterno gli fu indirizzata, dicendo: ‘Lèvati e va’ a stabilirti a Sarepta’”.
La maggior parte di noi sarebbe stata presa dall’ansia e si sarebbe consumata facendo piani molto prima di allora. Avremmo interrotto le nostre canzoni non appena il rigagnolo avesse cantato meno musicalmente nel suo letto pietroso; e lasciando le arpe appese ai salici, avremmo camminato avanti e indietro sull’erba appassita, persi nei nostri pensieri. E probabilmente, molto prima che il torrente si fosse seccato, avremmo escogitato qualche piano e dopo aver chiesto a Dio di benedirlo saremmo partiti per qualche altra destinazione.
Dio spesso ci districa dai problemi, perché la sua misericordia dura in eterno, ma se solo avessimo aspettato di vedere prima l’evolversi dei suoi piani, non ci saremmo mai trovati in un labirinto così intricato; e non saremmo mai stati costretti a tornare sui nostri passi con così tante lacrime di vergogna. Aspettate, aspettate con pazienza! —F. B. Meyer
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Cerco di vedere i periodi aridi come momenti di attesa. Dopotutto, aspetto volentieri i miei cari quando il loro aereo è in ritardo, rimango in attesa in linea per l’assistenza al computer, aspetto in coda per entrare a un concerto che m’interessa. L’attesa non uccide il tempo, ma lo usa anticipando ciò che verrà.
A volte mi presento a Dio per pura forza di volontà e può sembrare che la cosa non sia autentica. Quando mi succede, però, non devo indossare una maschera. Dio conosce già lo stato della mia anima. Non racconto a Dio niente di nuovo, ma do testimonianza del mio amore per Lui pregando anche quando non mi sento di farlo. Esprimo la mia fede fondamentale semplicemente con la mia presenza.
Quando provo la tentazione di lamentarmi della mancanza della presenza divina, rammento a me stesso che Dio ha molti più motivi per lamentarsi della mia mancata presenza. Riservo a Dio alcuni minuti al giorno, ma quante volte soffoco o ignoro il sussurro dolce che parla alla mia coscienza e alla mia vita? “Ecco, Io sto alla porta e busso”, sono diventate parole familiari dell’Apocalisse, spesso utilizzate per un messaggio di evangelizzazione. Ma Gesù indirizzò quelle parole a una chiesa piena di fedeli. Quante volte ho mancato di ascoltare quei colpi leggeri alla porta e mi sono perso l’invito di Dio? —Philip Yancey5
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Ci sono parecchie persone che hanno battaglie perché non si sentono vicine a Gesù, pensando che ciò significhi che non sono effettivamente vicine a Lui.
La Bibbia chiarisce che dobbiamo camminare per fede e non per visione”. Se cominciassimo, a basarci troppo sul nostro modo di sentire come indicatore del nostro stato spirituale, saremmo molto instabili e saremmo sbattuti di qua e di là da ogni vento di “sensazione” che passa dalle nostre parti!6 Non sapremmo mai come staremo domani, poiché ciò sarebbe determinato da come ci sentiamo quando ci alziamo la mattina.
Indipendentemente da come possiamo sentirci, se amiamo il Signore e camminiamo per fede e obbediamo alla Sua Parola, sappiamo che la nostra relazione con Lui è stabile e solida; e certamente sappiamo che il Suo amore per noi è immutabile, non vacilla. Egli dice: “T’amo d’un amore eterno”. “Quand’anche i monti s’allontanassero e i colli fossero rimossi, l’amor mio non si allontanerà da te”. “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò!” [Geremia 31,3; Isaia 54,10; Ebrei 13,5.] —Maria Fontaine
1 Matteo 15,23.
2 Sofonia 3,17.
3 Streams in the Desert, Volume 1 (Grand Rapids, MI: Zondervan, 1965).
4 1 Re 17,7.
5 Prayer: Does It Make Any Difference? (Grand Rapids, MI: Zondervan, 2006).
6 Giacomo 1,6.
Titolo originale: When God Is Silent
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 28 Maggio 2013.
Letto in Inglese da Irene Quiti Vera.
Musica di Daniel Sozzi.