Come lasci gli altri?

Aprile 11, 2013

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Quando ce ne andiamo, lasciamo gli altri…

energizzati o esauriti?
incoraggiati o scoraggiati?
ispirati ad affrontare la sfida successiva o desiderosi di arrendersi?

Come lasci gli altri? —Michael Hyatt1

*

Caro Gesù, aiutami a diffondere la Tua fragranza ovunque vada,
inonda la mia anima con il Tuo Spirito e la Tua Vita.
Penetra e possiedi tutto il mio essere,
così completamente che la mia vita non sia che un riflesso luminoso della Tua.

Risplendi attraverso di me, e sii così presente in me,
che ogni anima con cui vengo a contatto sperimenti
la Tua presenza nella mia anima.
Che alzino gli occhi e vedano non più me, ma Gesù soltanto!

Rimani con me, e allora comincerò a risplendere come Tu risplendi;
risplendere in modo da essere luce per gli altri.
La luce, o Gesù, proverrà tutta da Te; niente di essa sarà mia.
Sarai Tu a risplendere sugli altri attraverso di me.

Fa’ che, così, io ti lodi nel modo che più ami: risplendendo di luce su coloro che sono attorno a me.
Fa’ che ti annunci senza predicare, non a parole, ma con l’esempio,
con una forza che trascina, con l’influenza benevola di ciò che faccio,
con la pienezza tangibile dell’amore che il mio cuore porta per Te.
Amen.
—Cardinale John Henry Newman

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Ho imparato che le persone dimenticheranno quello che hai detto e quello che hai fatto, ma non dimenticheranno mai come le ha fatte sentire. —Maya Angelou

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Il regalo più grande che si possa fare a qualcuno è un’attenzione estasiata alla sua esistenza. —Sue Archley Ebaugh

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Tre cose sono importanti nella vita umana: la prima è essere gentile; la seconda è essere gentile; la terza è essere gentile. —Henry James

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Spesso sono i piccoli gesti gentili — i sorrisi, i cenni, i complimenti, i favori — che ci rendono felici e possono perfino cambiare la nostra vita. —Linda Kaplan Thaler e Robin Koval2

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Le parole gentili non costano molto. Non feriscono mai la lingua o le labbra. Rendono cordiali le altre persone. Danno anche un’immagine dell’anima di un uomo, e certamente una bella immagine. —Blaise Pascal

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Siamo tutti insicuri, tutti, dal portinaio sordo all’allenatore di calcio dalla mascella quadrata. Spesso, più è brillante la patina di successo e confidenza di una persona, più è grande il suo desiderio di affermazione. Rimuovete leggermente la buccia e scoprirete che ogni donna e ogni uomo, per quanto illustre o lodato, ha dentro di sé una bambina che desidera sapere di essere bella o meritevole, o un bambino ansioso di sentire che è bello o capace.

Ovviamente questo desiderio può essere manipolato. Spesso lo è. Un’attenzione simulata può essere il pugnale di un assassino nelle mani di ambiziosi arrampicatori sociali, di predatori sessuali ed altri ciarlatani. Un’attenzione sincera è tutt’altra cosa. Trasmette rispetto, premura e stima sinceri, più di qualsiasi altra decisione di comunicare. Quando una persona riceve un’attenzione sincera da parte di un’altra, improvvisamente sa di essere importante di avere valore. In maniera molto reale, in quel momento, sente di essere viva.

 Per questo le persone rispondono alle attenzioni quasi come se fossero qualcosa di magico. È un bacio che trasforma realmente i rospi in principi e principesse, cambiando il loro comportamento, aprendo il loro cuore e ispirando lealtà.

La maggior parte di noi si ritiene dei buoni ascoltatori. Prova a chiedertelo: quando gli altri interagiscono con te, sentono che hai veramente cercato di ascoltarli e incoraggiarli ad aprirsi?

Ricorda: prestare attenzione agli altri è un regalo disperatamente necessario. Molti cercano di afferrarlo. Sarà una benedizione anche per una persona fiduciosa e sicura di sé. —Jedd Medefind e Erik Lokkesmoe3

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Tutti sono assetati di elogi e affamati di apprezzamento sincero. Tutti abbiamo bisogno dell’incoraggiamento degli altri, eppure la maggior parte di noi evita troppo spesso di manifestare stima o di offrire consolazione a chi ci sta intorno.

“Tutto quello che è vero, nobile, giusto, puro, amabile, onorato, quello che è virtù e merita lode, tutto questo sia oggetto dei vostri pensieri”.4 Dobbiamo imparare a metterlo in pratica con le persone che ci stanno intorno e cercare di ricordarci costantemente di pensare alle loro buone qualità e di lodarli per quelle cose buone. —Maria Fontaine5

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In genere nessuno di noi vuole essere privo di riguardo nei confronti degli altri. Siamo semplicemente così occupati a girare il nostro film, che ci dimentichiamo che tutti gli altri sono l’attore principale del loro. È per questo che è estremamente importante vedersi come ci vedono gli altri: un attore comprimario nel loro film. Fa’ un inventario di tutte le persone presenti nella tua vita e chiediti che tipo di personaggio vuoi essere nel loro film. Sei la figlia adulta affettuosa e premurosa, o quella distratta e assente? Il fidanzato dolce e sempre d’aiuto, o quello esigente ed egoista? La persona che risolve i problemi in ufficio, o quella più melodrammatica? Per ogni tipo di rapporto, scrivi cinque modi in cui puoi rendere il tuo “personaggio” più comprensivo. —Linda Kaplan Thaler e Robin Koval6

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Lo scopo della vita non è vincere, ma crescere e condividere. Quando ripensi a tutto quello che hai fatto nella vita, ricaverai più soddisfazione dal piacere che hai prodotto nella vita degli altri che dalle volte in cui li hai battuti e sconfitti. —Rabbino Harold Kushne

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 La gente passa sotto la finestra della tua vita ogni giorno. Il tuo amore ha trovato un modo per aiutarla? —David Brandt Berg7

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Rimaniamo una nullità, niente, nessuno, fuori dal tempo e dallo spazio, privi di emozioni e del tutto inutili finché non siamo amati.

Poi arriva qualcuno e il mondo inizia a esistere. Io inizio a esistere.

Poiché mi rendo conto di non essere soltanto un prodotto della mia immaginazione. Solo quando vedo quel bagliore negli occhi di un altro, so di avere una fiamma. Solo quando vedo l’esplosione nella vita di un altro, vedo la mia potenza.

Allora e solo allora posso dire: “Ma guarda! Eccomi qua!”

Molte volte tessiamo le nostre virtù, le nostre qualità, i nostri talenti. Tessiamo la nostra identità intorno a noi stessi e giriamo e giriamo, sbirciando fuori ogni tanto. Un po’ confusi e impauriti perché non siamo sicuri di quel che stiamo facendo. Non possiamo vedere alcun riflesso della nostra identità in qualcun altro.

Poi il bozzolo viene rotto e qualcuno sbircia dentro e dice: “Ciao”. A quel punto tutto diventa reale perché è in mano a qualcun altro.

Improvvisamente la nostra identità esiste fuori del bozzolo, fuori di  noi. Eccola lì: possiamo vederla, sentire la sua potenza, vedere la sua influenza. Ed è fantastico vederci dall’esterno.

Che cosa fai allora? Ridi o piangi o stringi la mano a te stesso?

Accetti questo evento fortunato, o vai semplicemente in giro scuotendo la testa?

Fai tutto questo e altro, finché non ti colpisce un pensiero: ecco perché Gesù è mio fratello e mio Signore! Perché mi ama.

Proprio me, qui dove sono.

Un semplice me di materia fisica, o anche di materia animata, non è poi un gran me.

Ma quando Lui sbircia dentro e dice: “Ciao!”

Quando prende questa tua identità, la esamina, la controlla per bene e dice: “Ti amo”…

…allora ho un me che esiste nella vita vera,

…allora ho il tempo,

…allora ho lo spazio,

… allora sono vivo (e senz’altro anche vegeto).

Per questo Dio ha detto: “Sarete il mio popolo, la mia sposa, la pupilla dei miei occhi”.

Quando ci ha amato, abbiamo cominciato a esistere come creature nuove, come persone e non cose.

Il Vangelo dice: “Devi essere come tuo fratello Gesù”. Benissimo, allora…

vai ad amare qualcuno,

vai a creare qualcuno,

vai a dare vita a qualcuno.

Fagli vedere la sua identità in te. —Suor Robin Stratton8

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Dio è il nostro sole; noi siamo la sua luna. Ci limitiamo a riflettere la sua luce. E quando dovremmo rifletterla di più? Quand’è che la luna brilla di più? Di notte, quando il sole è invisibile. Man mano che il mondo scivola sempre più profondamente nel buio spirituale, anche noi dobbiamo continuare a brillare e a illuminarlo riflettendo la luce divina.

Siamo anche come i raggi del sole. Ognuno di noi che ha ricevuto Gesù come suo Salvatore è come un raggio di sole che viene dal Signore. Spiritualmente, ognuno di noi è diventato parte della sua luce e della sua potenza.

La Bibbia ci dice che Dio è anche amore.9 L’amore è la potenza e la luce di Dio. E allora, quando date alla gente l’amore di Dio, state mostrando loro la sua luce. —David Brandt Berg10

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Se diffonderete la sua luce sulle persone, Lui farà tutto il resto. Farà in modo che realizzi il suo scopo nella loro vita, nel loro cuore e nella loro mente. —David Brandt Berg11


1 http://michaelhyatt.com/how-are-people-left.html.

2 The Power of Nice (New York: Doubleday, 2006).

3 The Revolutionary Communicator (Relevant Books, 2004).

4 Filippesi 4,8.

5 I Mille Volti dell'Amore (Progetto Aurora, 2006).

6 The Power of Nice (New York: Doubleday, 2006).

7 Ambassadors of Love [Ambasciatori d’amore] (Aurora Production, 2007).

8 Brennan Manning, Souvenirs of Solitude (NavPress, 2009).

9 1 Giovanni 4,8.

10 More Like Jesus [Più simili a Gesù] (Aurora Production, 2001).

11 Ambassadors of Love [Ambasciatori d’amore] (Aurora Production, 2007).


Titolo originale: How Do You Leave People?
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese il 19 Marzo 2013.
Letto in Inglese da Jon Marc. Musica di Michael Dooley.

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