La volontà sottomessa a Dio

Marzo 20, 2013

di James McConkey

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Parla ai cristiani di piano divino e di consacrazione ad esso e immediatamente molti di loro penseranno che tu voglia che rinuncino al loro lavoro e si dedichino immediatamente al pulpito o al campo di missione all’estero. Inserirsi nel piano divino, da quel che immaginano, vuol dire andare in qualche altro posto; ma questo è un errore grandissimo. Consacrazione non vuol necessariamente dire trasferimento. Il piano di Dio per la vita di un uomo non deve per forza toglierlo al suo ambiente e alla sua vita attuale. Quello che Dio vuole non è un ambiente nuovo. È un uomo nuovo nel suo ambiente attuale! Non è un trasferimento, è una trasformazione. Di solito il problema non è il posto; è l’uomo in quel posto. Quando un uomo consacra la sua vita a Dio per trovare il perfetto piano divino per la propria esistenza e inserirsi in esso, Dio solitamente lo tiene lì dov’è, ma perché viva per Dio e il suo regno invece che per se stesso. Quindi, finché Dio non vi indica qualcosa di diverso, restate dove siete. Se vi vuole da qualche altra parte, vi guiderà là: assicuratevi di seguirlo.

Abbiamo visto che la consacrazione non vuol per forza dire un cambiamento di località. Tuttavia potrebbe esserlo. Dio potrebbe toglierti completamente dall’ambiente in cui ti muovi. Dio potrebbe cambiare completamente la sfera della tua esistenza, oltre a cambiare te. Dio potrebbe toglierti dal tuo lavoro o dalla tua professione e mandarti all’estremità della terra per essere un suo messaggero. “Ma come può succedere?” — chiedi. Quando fai il passo successivo.

La catena d’oro del grande proposito divino per la tua vita e la mia è fatta dei singoli anelli di cui prendi possesso, uno alla volta, lungo la strada delle opportunità quotidiane. Dopo un po’, quando hai raccolto abbastanza anelli, la catena comincia a essere visibile. L’uomo che raccoglie fedelmente gli anelli non deve temere di non trovare la catena. Quindi, fai il passo successivo. A questo punto, il filo del servizio quotidiano diventa, nelle mani di Dio, come il filo d’Arianna. Dio lo usa per guidarti nel tuo percorso finché non sarai fuori dal labirinto dell’oscurità e dell’incertezza, per arrivare sul sentiero luminoso della sua volontà nella tua vita. Quindi fallo con pazienza, fedeltà e amore. Insegna quello studio, visita gli ammalati, consola gli affitti, predica la Parola, usa l’opuscolo e il volantino, testimonia per Lui dovunque tu sia. Quando servi Dio in questo modo, se ti vuole da qualche altra parte ti ci porterà di sicuro. Devi solo cercare di seguirlo. E così, seguendolo, alcuni di noi finiscono in Cina, in India, in Africa e alcuni di noi rimangono lì dove sono; ma tutti saremo dove Lui ci vuole e questo è il piano.

“Ah”, dice qualcuno, “questo va bene per le persone giovani e forti che hanno tutta la vita davanti. Ma per me è troppo tardi. La mia vita è piena di cantonate e insuccessi. Sono arrivato a Cristo solo dopo aver vagato per anni. Non mi è rimasto altro che il ricordo di errori e i frammenti di una vita mancata”. Ascolta questa verità, fratello: Dio è l’unico che può prendere una vita apparentemente a pezzi e usarne i frammenti per crearne una migliore.

Hai mai sentito questa storia? In una vecchia città c’era una grande cattedrale con una stupenda vetrata colorata. Era famosa dappertutto e la gente veniva in pellegrinaggio da tutte le parti per ammirare quel capolavoro in tutto il suo splendore. Un giorno ci fu una grande tempesta, la cui violenza si abbatté sulla vetrata, spingendola e facendola crollare sul pavimento di marmo, dove s’infranse in centinaia di frammenti. Tutta la popolazione si addolorò molto per la catastrofe che aveva improvvisamente privato la città del suo capolavoro più insigne. I frammenti furono raccolti, rinchiusi in una cassa e portati nei sotterranei della chiesa.

Un giorno si presentò un forestiero che chiese il permesso di vedere la bella vetrata. Gli spiegarono che cos’era successo. Quando chiese che fine avessero fatto i frammenti, lo accompagnarono nella cripta e gli mostrarono i frammenti di vetro. “Vi dispiacerebbe darmeli?” — chiese il forestiero. “Li prenda pure”, fu la risposta, “Non ci servono più”. Il visitatore prese la cassa e la portò via con sé. Passarono le settimane, poi un giorno i custodi della cattedrale ricevettero un invito da parte di un famoso artista, noto per la sua abilità di vetraio. Lui li condusse nel suo studio per mostrar loro una vetrata colorata, opera del suo talento.

Li fece entrare e sostare davanti a un grande velo. Alzò il braccio, tirò una corda e rimosse il velo: davanti ai loro sguardi attoniti apparve una vetrata magnifica che sorpassava in bellezza qualsiasi altra opera avessero mai visto. Mentre guardavano affascinati i suoi colori intensi, il suo disegno splendido e la sua abile fattura, l’artista si volse e disse: “L’ho creata con i frammenti della vostra vetrata rotta. Ora è pronta da rimettere al suo posto”. Ancora una volta una grande vetrata diffuse la sua bella luce nelle navate della vecchia cattedrale, ma il suo splendore era molto superiore a quello della precedente e la fama della sua insolita creazione si diffuse in tutto il paese.

Dici che i tuoi piani si sono infranti? Ringrazia Dio e fatti coraggio. Non hai imparato da molto tempo che il posto migliore per molti dei tuoi progetti è la spazzatura? E che spesso devi buttarli via prima che i tuoi occhi accecati possano vedere il piano migliore che Dio ha per la tua vita? E in che condizioni è la tua vita? Corrotta dal peccato? Gli errori degli anni precedenti sembrano averla rovinata? Sembra che non ti sia rimasto altro che camminare nella sua monotonia finché i suoi giorni grigi e faticosi arriveranno al loro termine? Allora sappi questo: Cristo non ha eguali nell’aggiustare la vita delle persone. Può prendere una vita apparentemente a pezzi e con i suoi frammenti crearne una migliore di quanto fosse la tua quando era intera. In Lui la tua anima stanca troverà il riposo che avevi cercato a lungo.

Perché vado alla deriva su un mare sconfinato,
senza bussola, né stella, né atlante ben marcato,
quando il piano divino sta ancora ad aspettare
alla porta del mio cuore incerto a confidare?

Scende dall’alto come fosse un gran papiro,
e ogni giorno ne svolgo un poco e lo rigiro,
ogni giorno il Signore ne alza un poco il velo,
come posso vagare smarrito sotto il cielo?

Vagare — quando Dio è al timone a pilotare;
vagare — quando Dio fa la rotta in mezzo al mare;
vagare — quando posso far vela dritto in porto;
vagare — quando il cielo è vicino e dà conforto.

Aiutami a credere nel piano ogni momento:
aiutami a raccogliere ogni giorno il mio frammento.
Che il mio volere con Te non sia in conflitto,
ma sottomesso a Te trovi il piano che Tu hai scritto.1


1 Anonimo


Titolo originale: The God-Yielded Will
Pubblicato originariamente in
Life Talks: A Series of Bible Talks on the Christian Life, 1911.
Brani ripubblicati sull'Ancora in Inglese il 22 Febbraio 2013.
Letto in Inglese da Simon Peterson.

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