Affronta i tuoi handicap

Febbraio 19, 2013

di Robert Ringer

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Una prospettiva sana mi ha permesso di vedere i cosiddetti handicap fisici sotto una luce diversa, da quando a mia figlia è stata diagnosticata la sclerosi multipla in età relativamente giovane. Come molti genitori che si trovano di fronte alla malattia di un figlio, sono passato per i soliti stadi di rifiuto, rabbia e disperazione.

Comunque, con il passare degli anni, mi sono concentrato sempre di più sulla fortuna che mia figlia non avesse il tipo di sclerosi multipla cronica e progressiva. Le persone affette da quest’ultima forma della malattia peggiorano piuttosto in fretta e solitamente rimangono ben presto confinate su una sedia a rotelle. Mia figlia, una ragazza attraente, intelligente e gradevole, ha potuto condurre una vita relativamente normale, allevare due figli e proseguire una carriera di successo.

Il sapere che ci sono milioni di persone in condizioni molto peggiori di quelle di mia figlia ha avuto un effetto positivo su entrambi. Ancora più positive sono le innumerevoli storie di diverse persone disabili che hanno ottenuto un grande successo e sono riusciti ad avere una vita ricca e attiva dandosi da fare per superare i loro handicap. Una storia per me particolarmente significativa è quella di Ronan Tynan.

Tynan era nato con delle gambe deformi che gli produssero una grave scoliosi. La cosa peggiorò a tal punto che a vent’anni prese la decisione impensabile di farsi amputare entrambe le gambe sotto il ginocchio e farsene adattare due prostetiche. Quella sarebbe potuta essere la fine dei suoi sogni, invece fu l’inizio di una delle vite più attive che si possano immaginare.

Ronan decise di dedicarsi all’atletica e iniziò ad addestrarsi seriamente. Dal 1981 al 1984 vinse diciotto medaglie d’oro e stabilì quattordici record mondiali gareggiando in eventi per disabili. Queste imprese da sole avrebbero potuto costituire la base per una storia incredibilmente ispirante, ma Ronan aveva appena cominciato.

Come passo successivo, decise di diventare medico e s’iscrisse alla Trinity University di Dublino, in Irlanda. A trentadue anni cominciò a praticare medicina e uno potrebbe pensare che ciò avrebbe messo un punto esclamativo alla fine della sua enorme capacità di superare le avversità. Niente di meno vero.

Dopo aver scoperto di avere una buona voce da tenore, nel tempo libero cominciò a cantare nei pub. Nel 1994 partecipò a una gara per nuovi talenti su una televisione irlandese — e vinse! Ben presto smise di praticare la medicina e divenne un artista di fama mondiale. Le prove e i trionfi di Ronan, però, non erano finiti.

A causa di un problema nel drenaggio di una sinusite provocata da una lesione ricevuta da piccolo, perse improvvisamente la voce e dovette riprendere con riluttanza la sua pratica medica. Dopo un lungo periodo di convalescenza in seguito all’intervento per correggere il problema, riguadagnò lentamente la sua magnifica voce.

Oggi entusiasma il pubblico di tutto il mondo con le sue esibizioni e, a cinquantadue anni, è ancora relativamente giovane. Cosa farà poi si può solo immaginare, ma ha già avuto una grande influenza su milioni di persone e dei semplici mortali come me gli sono profondamente grati per l’ispirazione che ha provveduto con il suo stupefacente successo.

Di storie ispiranti come quella di Ronan Tynan ne esistono a migliaia.

Da Helen Keller e Franklin Roosevelt a Stevie Wonder e Stephen Hawking, è chiaro e ovvio che gli handicap fisici si possono superare.

Tenete sempre in mente che un handicap è solo uno svantaggio che rende più difficile il successo, ma c’è una chiara differenza tra difficile e impossibile.

Anzi, tecnicamente parlando, un handicap non è per forza una disabilità fisica, ma qualsiasi tipo di svantaggio che renda la vita più difficile.

A dire il vero, con il passar del tempo mi sono reso conto che ogni persona al mondo ha almeno un vero handicap.

Una persona obesa ha un handicap; una persona con la sindrome da deficit di attenzione ha un handicap; una persona con un QI basso ha un handicap; una persona con le orecchie grandi ha un handicap; una persona proveniente da una famiglia povera ha un handicap.

Gli handicap possono arrivare dopo la nascita o entrare nella vita di una persona come eredità ambientale. Una personalità sgradevole di solito è un handicap sviluppato in seguito; un genitore violento è un handicap ereditato dall’ambiente.

Anche tu hai un handicap. Anzi, probabilmente ne hai molti. Non so quali sono, ma so che li hai. Tutte le persone che incontri, per quanto possano apparire piene di successo e felici, hanno una croce da portare. Nessuno passa attraverso la vita senza provare le difficoltà causate da un handicap. Quando si tratta di superare queste difficoltà, ognuno di noi si trova di fronte a tre alternative:

1. Possiamo arrenderci e morire, in modo figurato o letterale.

2. Possiamo passare la vita in uno stato di rabbia perenne, allontanando la gente e praticamente assicurandoci una vita di infelicità e insuccesso.

3. Possiamo prendere la decisione consapevole di espandere i confini dei nostri schemi mentali, inventariare le nostre risorse e poi procedere coraggiosamente per sfruttarle a nostro vantaggio.

Come dimostrato da migliaia di storie ispiranti su come superare le avversità, la terza alternativa è quella che ha più senso per un individuo razionale. Una cosa che sappiamo di sicuro è che possiamo aspettarci che Dio mescoli le carte per noi. La bella notizia, comunque, è che abbiamo il potere di prendere la decisione consapevole di giocare nel modo migliore le carte che ci sono state distribuite.

È bello sapere che in ultima analisi si tratta sempre di cosa facciamo con quello che abbiamo a disposizione.


Titolo originale: Dealing with Your Handicap
Tratto da http://www.earlytorise.com/dealing-with-your-handicaps.
Pubblicato originariamente sull'Ancora in Inglese l'1 Febbraio 2013.
Letto in Inglese da David Salas.

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