Grati… nonostante tutto

Novembre 20, 2025

Compilazione

[Thankful … No Matter What]

In ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. —1 Tessalonicesi 5:18

Sei grato in ogni circostanza? Pensa alla storia di un uomo che aveva tutte le ragioni per provare rancore, ma non si sentiva così.

Sapeva che i prossimi passi nel corridoio potevano essere quelli delle guardie che lo avrebbero portato al patibolo. Il suo unico letto era il pavimento di pietra duro e freddo di una cella umida e angusta. Non passava ora senza essere tormentato dal fastidio costante delle catene e dal dolore delle manette di ferro che gli tagliavano i polsi e le gambe.

Separato dagli amici, accusato ingiustamente, trattato brutalmente: se mai qualcuno avesse avuto il diritto di lamentarsi, si sarebbe trattato proprio di quest’uomo, che languiva quasi dimenticato in una dura prigione romana —ma invece di lamenti, dalle sue labbra uscivano parole di lode e di gratitudine!

Quell’uomo era l’apostolo Paolo, un uomo che aveva imparato il significato di una vera gratitudine anche in mezzo a grandi avversità. In precedenza, quando era stato imprigionato a Roma, Paolo aveva scritto: «Intrattenetevi con salmi, inni e canti spirituali, cantando con tutto il cuore al Signore. Ringraziate continuamente di tutto il nostro Dio e Padre nel nome del nostro Signore Gesù Cristo» (Efesini 5:19-20).

Pensateci: ringraziare continuamente per ogni cosa, indipendentemente dalle circostanze! Il ringraziamento per l’apostolo Paolo non era una festività annuale, ma una realtà quotidiana che cambiò la sua vita e lo rese una persona felice in ogni situazione. Ringraziare Dio per tutte le sue benedizioni dovrebbe essere uno dei tratti distintivi di chi crede in Gesù Cristo. […]

Nel mondo antico, la lebbra era una malattia terribile. Sfigurava irrimediabilmente chi ne era affetto e li isolava definitivamente dalla società normale. Ogni lebbroso, senza eccezioni, desiderava una sola cosa: essere guarito.

Un giorno dieci lebbrosi si avvicinarono a Gesù fuori da un villaggio, supplicandolo ad alta voce di guarirli. In un istante Lui ridiede a tutti una salute perfetta, ma solo uno tornò indietro per ringraziarlo. Tutti gli altri se ne andarono senza una parola di ringraziamento, con la mente preoccupata solo di se stessi, presi da uno spirito di ingratitudine.

Anche oggi l’ingratitudine e la mancanza di riconoscenza sono fin troppo comuni. […] La cortesia viene disprezzata. Diamo per scontato l’aiuto che riceviamo dagli altri, ma soprattutto non ringraziamo Dio per le sue benedizioni. […]

Una delle accuse della Bibbia contro l’umanità ribelle è che «pur avendo conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio né lo hanno ringraziato» (Romani 1:21). Un cuore ingrato è un cuore freddo nei confronti di Dio e indifferente alla sua misericordia e al suo amore. È un cuore che ha dimenticato quanto siamo dipendenti da Dio per ogni cosa.

Da un capo all’altro della Bibbia, ci viene comandato di essere grati. In realtà, la gratitudine è lo sfogo naturale di un cuore in sintonia con Dio. Il salmista dichiarò: «Cantate al Signore con gratitudine» (Salmi 147:7). Paolo scrisse: «Siate riconoscenti» (Colossesi 3:15). Uno spirito di gratitudine è sempre il segno distintivo di un cristiano felice. —Billy Graham1

Esercizi di gratitudine

Ognuno di noi è destinatario dell’amore e delle attenzioni di Dio. Sviluppare un atteggiamento di gratitudine a Dio ci fa comportare in modo riconoscente nei confronti della vita e di tutto ciò che essa ci dona. Quando ci prendiamo un momento per guardarci intorno, quando osserviamo gli uccelli, il cielo, il panorama, i fiori, il verde, quando riflettiamo sulle cose che possiamo goderci — l’amore che riceviamo e che condividiamo con gli altri, i nostri figli, le nostre esperienze — troviamo tanti motivi per essere grati. Non c’è da stupirsi che nella Bibbia si parli così tanto di gratitudine e ringraziamento.

La gratitudine ci fa focalizzare sulle benedizioni, su tutte le cose meravigliose che abbiamo, invece di notare le cose che mancano o che non abbiamo ancora ricevuto. Riconoscere che abbiamo già molto e focalizzarci su quell’abbondanza, ci apre la porta per ricevere altre benedizioni divine nella nostra vita.

Una cosa che mi ha aiutato a coltivare una maggior gratitudine è tenere un diario apposta per questo. Mi piace perché mi ricorda ciò che Dio ha fatto per me: le molte gioie che provo nella vita, le preghiere esaudite, le vittorie conquistate e le cose che Lui ha fatto nella vita dei miei cari. Mi ricorda che Dio si interessa alla mia vita e mi spinge ad amarlo e ringraziarlo ancora di più.

Ora cerco di incoraggiare anche gli altri a tenere un diario della gratitudine. Ci si rende conto di come ogni giorno sia speciale e di come anche le cose più piccole siano meravigliose. Fermandosi a ricordarle e a scriverle se ne notano di più e si apprezzano di più. Servono anche da utili promemoria della bontà divina quando affrontiamo le sfide della vita; rinnovano in noi la speranza. —Peter Amsterdam

Il potere di un atteggiamento di gratitudine

Nel mondo in cui viviamo, è facile lasciarsi sopraffare dalle sfide e dalle difficoltà. Spesso ci ritroviamo a desiderare di più, a bramare ciò che non abbiamo, invece di apprezzare le benedizioni già presenti nella nostra vita. A volte succede, anche nella frenesia della vita.

Mi sono ritrovata in questa situazione l’anno scorso. Dopo aver superato un periodo difficile, la mia salute fisica è peggiorata, ho iniziato a soffrire di dolori cronici e la mia mobilità è rimasta limitata. Non ritrovavo più i momenti di quando la mia gratitudine cresceva, la gioia fioriva e la presenza di Dio era forte.

È emersa una nuova me, di cui non vado fiera. Vedevo solo ciò che non andava, non solo nell’ambiente che mi circondava, ma anche nelle persone. Mi sentivo lontana da Dio e la mia gioia era svanita. Vi è mai capitato? […]

Con la pratica della gratitudine, possiamo spostare la nostra attenzione dalla carenza all’abbondanza, dalla disperazione alla speranza. Allora cominciamo a vedere che anche in mezzo alle difficoltà c’è ancora molto di cui essere grati.

Quando pratichiamo la gratitudine, alleniamo la nostra mente a cercare gli aspetti positivi della nostra vita quotidiana. Invece di soffermarci su ciò che ci manca o su ciò che non va bene, spostiamo l’attenzione su ciò che abbiamo e su ciò che va bene. Questo cambiamento di mentalità ci aiuta a esercitare la nostra contentezza e ad apprezzare il momento presente. […]

La gratitudine è molto più che dire semplicemente «grazie» a Dio per le cose belle che ci capitano. È uno stile di vita, un riconoscimento costante delle sue abbondanti benedizioni, grandi e piccole. È un atteggiamento che permea i nostri pensieri, le nostre parole e le nostre azioni, plasmando il modo in cui vediamo il mondo. Quando coltiviamo un atteggiamento di gratitudine, diventiamo consapevoli degli innumerevoli modi in cui Gesù opera nella nostra vita, anche in mezzo alle sfide e alle difficoltà.

Con la gratitudine nutriamo il nostro rapporto con Dio. Mentre cerchiamo motivi per essere grati, i nostri cuori si sintonizzano con la sua presenza e il suo amore per noi. Con la gratitudine possiamo avere la soddisfazione di sapere che siamo amati incondizionatamente da un Dio che ci ama profondamente.

Cominciamo a vedere la sua mano in ogni situazione, comprendendo che anche nei momenti di dolore o di incertezza Lui opera per il nostro bene. Questa pratica approfondisce la nostra fiducia in Lui e rafforza la nostra fede, permettendoci di avvicinarci al suo cuore. Riflettendo sulle benedizioni passate, ricordiamo a noi stessi le innumerevoli volte in cui Dio ha provveduto a noi, ci ha protetto e ci ha sostenuto nelle difficoltà. […]

Coltivare un cuore grato può aiutarci ad avvicinarci a Dio e a scoprire più gioia. Quando ci esercitiamo a esprimere la nostra gratitudine a Dio, creiamo uno spazio sacro dentro di noi, permettendo a Dio di entrare e di compiere meraviglie nella nostra vita. Attraverso la lente della gratitudine, vediamo le benedizioni che ci circondano anche in mezzo alle difficoltà. Questa pratica invita la presenza di Dio in ogni momento, aumentando la nostra gioia. —Maree Dee2

Preghiera del giorno

Caro Gesù, grazie per questa vita che mi hai donato. Grazie per avermi portato in questo mondo e avermi concesso il dono più grande che esista: il dono di conoscerti e amarti. Non ho dovuto guadagnarmelo, non ho dovuto essere speciale, non l’ho meritato. Mi hai solo chiesto di riceverlo. Te ne sono davvero grato, Gesù, perché ne sono indegno.

Mi hai accompagnato in tutti questi anni e per questo ti sono grato. Ci sono stati alti e bassi, ma attraverso tutto questo ho imparato a fidarmi di Te. Finalmente ho capito che fai tutto bene. Ogni anno della mia vita è nelle tue mani, proprio come ti è noto ogni giorno, ogni ora, ogni minuto e ogni secondo. Amen.

Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 27 novembre 2025.


1 Billy Graham, “How to Be Thankful in All Things,” BGEA website, November 22, 2024, https://billygraham.org/articles/how-to-be-thankful-in-all-things

2 Maree Dee, “How a Grateful Heart Helps You Embrace the Wait Well,” Embracing the Unexpected website, December 3, 2021,  https://www.embracingtheunexpected.com/grateful-heart-helps-embrace-wait-well/

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