Trovare tranquillità alla presenza di Dio

Giugno 18, 2025

Compilazione

[Finding Calm in God’s Presence]

Il Signore ti benedica e ti protegga! Il Signore faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Il Signore rivolga verso di te il suo volto e ti dia la pace—Numeri 6:24-26

Che cosa ci dona la pace? Una rapida visita ai social media rivela molteplici tentativi di rispondere a questa domanda. Alcuni indicano che la pace è un bene che otteniamo stando seduti in riva a un lago tranquillo, passeggiando su un sentiero boscoso o guardando il cielo notturno. Altri sostengono che una cucina scintillante e pulita, un letto appena rifatto, un cesto di biancheria piegata o una casella di posta elettronica sgombra da e-mail rimaste senza risposta possano portare la pace nella vita. La maggior parte di noi probabilmente ha detto (o almeno pensato): “Tutto quel che voglio è un po’ di pace e di tranquillità”. Quello che intendiamo dire è che vogliamo un pomeriggio tranquillo. E a essere sinceri, chi non vorrebbe una giornata tranquilla? La maggior parte di noi sarebbe felice di avere qualche momento di tranquillità! Ma la pace è solo l’assenza di rumore, il risultato di compiti portati a termine o qualcosa che si trova solo quando l’ambiente in cui viviamo è bello?

La Bibbia presenta l’idea di pace come qualcosa di molto più grande, molto più olistico e molto più benefico di un semplice pomeriggio tranquillo. La parola ebraica che indica pace è shalom. E shalom è qualcosa che è destinato a permeare ogni aspetto della vita di una persona, con completezza, bontà e benessere. È la vera pace che tutti desideriamo, perché è la pace per cui Dio ci ha progettati.

Vediamo questa pace perfetta nei primi due capitoli della Bibbia, nell’Eden. In quel tempo e in quel luogo, Adamo ed Eva potevano camminare in una comunione ininterrotta con Dio. Provarono cosa significa essere alla presenza di Dio; di conseguenza, conobbero la vera pace con Dio, tra di loro e con tutto il creato. Provarono shalom e, di conseguenza, la vera prosperità umana.

Ma a causa della loro disobbedienza, Adamo ed Eva divennero nemici di Dio e furono cacciati dall’Eden, perdendo sia l’accesso a questo luogo di perfetto shalom sia la loro perfetta unione con il Dio dello shalom. Dio desidera ancora dare al suo popolo la pace. [...]

Ci viene detto che Dio “fa risplendere il suo volto su di noi” e “rivolge il suo volto su di noi”. Entrambe le cose significano che Dio ci guarda con gioia, amore e piacere. L’espressione del suo volto è quella di un genitore amorevole che guarda il figlio che adora. Come ha scritto lo studioso Jay Sklar, “questo linguaggio intimo descrive il Signore che volge il suo volto verso di noi, raggiante di amore e di piacere. Questa è la vera benedizione: il Re dell’universo che rivolge lo sguardo verso di te come un Padre amorevole che conosce tutti i tuoi bisogni e ti dona se stesso”. Quale fonte di pace più profonda potremmo mai trovare del santo, infinito, maestoso Dio creatore che ci guarda con amore e gioia?

La vera pace è disponibile. È disponibile perché serviamo un Dio amorevole. La pace è disponibile perché, in ultima analisi, Dio ha mandato suo Figlio, il Principe della Pace, a compiere tutto ciò che è necessario per darci la pace. —Courtney Doctor1

Caos divino

Tra le molte descrizioni verbali date da Gesù, ce n’è una in particolare che descrive  la pace dello spirito generata dalla sicurezza delle attenzioni amorevoli di Dio: “Osservate come crescono i gigli del campo. Se Dio veste così l’erba del campo, non farà assai più per voi, gente di poca fede?” (Matteo 6:28, 30). Riesci a vedere quei fiori? Alti, diritti, perfettamente sviluppati e ornati di rugiada, ognuno a distanza di cortesia dagli altri; ondeggiano tutti insieme alla dolce melodia del canto degli uccelli, mentre una brezza leggera passa su un prato aperto, illuminato dal sole del mattino. Almeno è così che l’avrei visualizzato io.

Sulla parete davanti alla mia scrivania, però, è appesa una scena molto diversa: un groviglio di fiori selvatici ed erbacce, cardi e chissà cos’altro, alcuni in fiore, altri mezzo appassiti, altri già sfioriti. Quella foto è un ricordo di una lunga escursione nelle campagne del Texas, in cerca di un paesaggio che corrispondesse all’immagine mentale che mi ero fatto alcuni mesi prima, mentre pregavo sulla parte che avrei avuto in un nuovo progetto; era un’idea che coinvolgeva molte persone, ognuna delle quali avrebbe aggiunto al miscuglio le sue esigenze, opinioni, aspirazioni, fisime e problematiche.

La cosa sorprendente della scena che avevo intravisto in preghiera era il modo in cui aveva calmato immediatamente il mio spirito e la mia mente. Avevo la chiara sensazione che Dio, non solo avesse tutto sotto controllo, ma che provasse piacere nella complessità e nella diversità, in ognuno dei vari elementi e nel posto che occupava nell’insieme. Il Creatore era innamorato della sua creazione. Le cose non erano come le avrei fatte io, ma come le voleva Lui. Quella constatazione fece una differenza enorme. Intitolai la mia foto Caos divino.  La studio e ne traggo ispirazione ogni volta che mi sento in subbuglio per qualche nuovo problema. “Osservate come crescono i gigli del campo. Se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani è gettata nel forno, a maggior ragione provvederà anche a voi” (Luca 12:27-28). —Keith Phillips

Pace in tempi burrascosi

L’altra mattina, dopo un sonno profondo, ho aperto gli occhi e ho visto una grossa lumaca nera che mi bloccava la vista. La mia mente ha reagito rapidamente, riconoscendo per esperienza quello che era successo: si trattava di un’altra emorragia nell’occhio sinistro, dovuta a una retinopatia diabetica. Non riuscivo a vedere altro che una marmellata di brutte nuvole rosse che vorticavano nel vitreo del mio bulbo oculare quando giravo la testa.

Ho avuto queste emorragie molte volte nel corso degli anni. Anzi, quindici anni fa il mio occhio destro è diventato completamente cieco e ho subito un’operazione oculistica piuttosto seria, chiamata vitrectomia, per recuperare la vista. [...] È stata davvero un’esperienza diventare completamente cieco e poi riacquistare la vista. Il chirurgo stesso l’ha detto ad alcuni medici durante un evento ospedaliero a cui ho partecipato in seguito come paziente: “Se Christopher fosse vissuto prima degli anni ‘70 [quando fu creata questa tecnica chirurgica che salva la vista], avrebbe vissuto in un mondo di tenebre”.

Intanto, il mio occhio sinistro ha avuto simili problemi di emorragia, come quello che è successo di recente. Non so come andrà a finire, ma lo stesso serio intervento chirurgico è una realtà che potrei dover affrontare un giorno. Ma forse no. I miei figli hanno imposto le mani su di me e hanno pregato. [...] Ci fidiamo di Gesù e andiamo avanti.

Tuttavia, può essere difficile “andare avanti” e mantenere la calma quando non si riesce a vedere bene, cercare di sorridere e di avere conversazioni normali quando si è nel panico. Ecco perché è così importante ritagliarsi del tempo da trascorrere alla presenza di Dio. Trovare la calma in preghiera con lo Spirito Santo è essenziale per radunare le forze necessarie a superare le prove. Anche la preghiera dei propri cari è importante per questo.

Ecco perché Elia fuggì e si nascose nella grotta. Non è tanto che fosse spaventato dalla situazione; quello che voleva davvero era sapere che Dio era con lui. E il Signore dimostrò di essere con Elia non con un vento potente o un terremoto, ma con un dolce sussurro. Se oggi ti trovi di fronte a una sfida, [...] dai priorità al tempo trascorso con Gesù e ascolta semplicemente, nella tempesta e nel terremoto, i toni potenti del suo dolce sussurro. Nulla è impossibile per Dio, e Lui ti ama.

Signore, tu sei la definizione stessa di amore e sei la mia forza. Sono felice che, quando la situazione sembra impossibile, sia tu a controllare la tempesta. Posso confidare nel sostegno della tua presenza, nel consiglio del tuo Spirito Santo. Oggi confesso che sono pieno d’ansia per ciò che mi sta accadendo. [...] Ma tu capisci, Signore. Tu hai sudato sangue nell’orto del Getsemani. Non sono solo: sono con te e tu sei con me. Posso fare ogni cosa grazie al mio Dio, che mi dà forza. Sono tranquillo alla tua presenza. Sono libero di vedere la luce all’orizzonte perché tu sei la luce del mio mondo. [...] Nel nome di Gesù. Amen. —Chris Eyte2

Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 27 maggio 2025.


1 Courtney Doctor, “God Designed You for Peace”, Crossway, 16 maggio 2024,  https://www.crossway.org/articles/god-designed-you-for-peace/

2 Christopher Eyte, “A Prayer to Find Calm in God’s Presence”. Crosswalk, devozione del 16 maggio, https://www.crosswalk.com/devotionals/your-daily-prayer/a-prayer-to-find-calm-in-gods-presence.html

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