Serie “Una vita più felice”
La questione
Senza una visione per il futuro e degli obiettivi specifici possiamo andare alla deriva nella vita; le settimane possono diventare mesi e i mesi anni senza un pensiero che vada oltre le esigenze immediate della vita. Quando non abbiamo una visione che ci guidi, possiamo perdere di vista il quadro generale delle cose che contano e il nostro senso di uno scopo e un significato. La buona notizia è che non è mai troppo tardi per chiedere a Dio di rinnovare la nostra visione e per impegnarci a fare la nostra parte per far risplendere la sua luce nel mondo che ci sta intorno e realizzare il suo scopo specifico nella vita di ciascuno di noi.
Può essere difficile impegnarci a fare la differenza, perché la vita quotidiana può essere una lotta in questo mondo pieno di problemi. Ci vogliono fede, coraggio e molto impegno per fare la differenza! Ma quando leggiamo della vita di persone che hanno avuto la visione di cambiare la loro parte del mondo, spesso scopriamo che erano persone normali, come noi, che hanno avuto la fede di seguire la visione data loro da Dio.
Osservando la vita di persone che hanno superato le avversità, ho notato più volte che si sono stabilite degli obiettivi e a prescindere dagli ostacoli hanno fatto ogni sforzo per raggiungerli. Dal momento in cui hanno si sono fissate un obiettivo nella mente e hanno deciso di concentrare tutte le loro energie su una meta specifica, hanno iniziato a superare le difficoltà più ardue. —Ari Kiev
La visione di William Tyndale
“Mi resi conto dell’impossibilità di radicare i laici in qualsiasi verità, a meno che le Scritture non fossero poste chiaramente davanti ai loro occhi nella loro lingua madre”.
William Tyndale (1494-1536) era uno studioso e un teologo che realizzò una delle prime traduzioni stampate della Bibbia in inglese. Giustiziato per eresia, le sue traduzioni in inglese furono pubblicate postume e costituiscono una parte significativa delle moderne traduzioni bibliche.
William Tyndale nacque nel 1494 nel Gloucestershire, in Inghilterra. Nel 1506 iniziò a studiare all’Università di Oxford. Dopo aver conseguito una laurea di primo e di secondo grado, Tyndale poté studiare la materia che più lo interessava: la teologia. Era però molto critico dell’idea che si dovesse studiare a lungo prima di potersi effettivamente dedicare allo studio della Bibbia. Durante il periodo trascorso a Oxford, cercò di creare gruppi di studi biblici con amici che la pensavano allo stesso modo.
William Tyndale era un linguista e uno studioso di talento, noto come uomo retto e di buon carattere. Tuttavia, influenzato dalle idee della Riforma, si fece conoscere sempre di più come un uomo dalle idee religiose eterodosse e radicali. In particolare, Tyndale desiderava tradurre il Nuovo Testamento in inglese. Credeva che questo avrebbe aiutato la gente comune a comprendere le Scritture direttamente e non attraverso il filtro della Chiesa. […]
Tyndale è ricordato soprattutto per la sua speranza che la Bibbia fosse tradotta in inglese per consentire alla gente comune di leggere le Sacre Scritture. Le sue traduzioni si dimostrarono piuttosto popolari e divennero la base delle principali traduzioni bibliche future. Si stima che circa l’80% della Bibbia di Re Giacomo sia opera di Tyndale.
Quattro anni dopo la sua morte, il re Enrico VIII chiese la pubblicazione di traduzioni inglesi della Bibbia. Queste fecero ampio ricorso alle traduzioni originali di Tyndale. —Biography Online1
La visione di Florence Nightingale
“Una mattina Dio mi chiamò e mi chiese se avrei fatto del bene solo per Lui, senza badare alla mia reputazione”.
Avrete certamente sentito parlare di Florence. Nata in una famiglia benestante, si sentì chiamata da Dio a diventare infermiera. Nonostante le proteste della famiglia, si formò in Germania prima di lavorare in un ospedale per ricchi londinesi e di fare volontariato negli ospedali più poveri per curare il colera e il tifo.
Quando i bollettini della guerra di Crimea rivelarono che i soldati britannici morivano di malnutrizione e di malattie, la protesta dell’opinione pubblica fu enorme. Fino ad allora, le donne non erano ammesse al fronte e non c’erano infermiere, ma davanti alla crisi, un amico di Florence, il ministro della guerra Sidney Herbert, le chiese di raccogliere volontari.
All’età di 34 anni partì con trentotto donne. Insieme salvarono migliaia di vite e Florence introdusse nuovi standard igienici e di qualità della vita per i soldati feriti. Lavorando fino a tarda notte a lume di candela, si guadagnò il titolo di “signora con la lanterna” e al ritorno in patria divenne un’eroina nazionale.
Ma non fu la fine del suo servizio. Nonostante i comunicati stampa, non esistevano rapporti ufficiali sul numero di morti e feriti. Florence però aveva le cifre. Fornì al War Office un’analisi dettagliata delle vittime, utilizzando alcune delle prime infografiche, e raccomandò le migliori pratiche per l’assistenza nei conflitti futuri. Per decenni continuò a battersi per migliorare l’assistenza infermieristica e i servizi sanitari, fondando anche una scuola per infermiere, la prima al mondo collegata a un ospedale.
In tutto questo, dovette affrontare anche l’aggravarsi della salute e fu spesso costretta a letto. Nonostante il diminuire delle sue capacità fisiche, continuò a usare la sua fama, le sue competenze, le sue conoscenze e la sua formazione per effettuare un cambiamento nel campo della vocazione che Dio le aveva dato. E noi continuiamo a beneficiare del suo lavoro ancora oggi. —Olivia Haysman-Walker2
Pensaci…
Aspettatevi grandi cose da Dio, tentate grandi cose per Dio. —William Carey
Essendo Lui a stabilire le regole con cui viviamo, Dio ci chiama a vivere per fede nel suo grande piano, non secondo la nostra visione limitata. —Joel Belz
Dove non c’è visione, non c’è speranza. —George Washington Carver
Cosa dice la Bibbia…
Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone che Dio ha predisposto perché noi le praticassimo. —Efesini 2:10
Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze. —Ecclesiaste 9:10
Or è buona cosa essere sempre zelanti nel bene. —Galati 4:18
L’obiettivo e i piani di Dio
Una delle domande più grandi non è “qual è lo scopo della mia vita?”, ma “qual è lo scopo di Dio per la mia vita?” […] Nel nostro mondo caotico e inquietante, a volte è difficile capire come gli obiettivi di Dio si stiano realizzando nella nostra vita. Qualunque sia il vostro caso, in mezzo alla confusione, alle paure, alle ansie e alle distrazioni del mondo presente, tutti possiamo trarre beneficio da una fiducia più salda nel fatto che Dio sta davvero realizzando i suoi piani nella nostra vita.
Come possiamo avere questa fiducia? Non possiamo certo ottenerla da soli con l’ottimismo umano e il pensiero positivo. Al contrario, è prodotta dallo Spirito Santo che opera principalmente (anche se non esclusivamente) attraverso le Sacre Scritture, che utilizza per illuminare le nostre menti e accendere la fede nei nostri cuori (Romani 10:17).
L’obiettivo di Dio nella nostra vita ha due aspetti principali: (1) il suo obiettivo nel mondo a venire e (2) il suo obiettivo nel mondo presente. Questi due aspetti sono strettamente interconnessi ed è importante affrontare il fatto che in questo mondo abbiamo bisogno di una guida che sembra davvero urgente nel contesto degli scopi più ampi di Dio. Una volta che ci collochiamo in questo contesto, possiamo discernere e accettare più facilmente gli obiettivi divini nelle circostanze particolari della nostra vita.
Iniziamo ricordando che il Dio della Bibbia è un Dio di obiettivi. E non solo obiettivi generici, ma anche specifici. È il supremo pianificatore strategico e a lungo termine dell’universo. Non fa nulla in modo casuale o aleatorio. E i suoi obiettivi si estendono dall’eternità passata all’eternità futura, comprendendo non solo il destino finale della sua creazione, ma anche la nostra vita personale. […]
Il grande proposito di Dio per il mondo a venire sta per realizzarsi nel presente attraverso l’opera redentrice e restauratrice del Vangelo di Gesù Cristo. In Cristo, e con la forza trasformatrice dello Spirito Santo, Dio è all’opera per preparare un popolo che abiterà il suo nuovo mondo. Il suo obiettivo è conformarlo all’immagine di Cristo. Ciò significa che l’obiettivo divino per ciascuno di noi è trasformare il nostro carattere in modo che rifletta più pienamente il carattere del nostro Dio e conduca una vita con sempre più amore e buone opere. —Thomas A. Tarrants3
Pensaci…
La preghiera non ci rende ciechi di fronte al mondo, ma trasforma la nostra visione del mondo e ce lo fa vedere, con tutti gli uomini e tutta la storia dell’umanità, alla luce di Dio. —Thomas Merton
Ecco qual è lo scopo ultimo di Dio: ricreare questo mondo caduto e realizzare un nuovo cielo e una nuova terra. Sta riscattando per Sé un popolo con il quale dimorerà e con il quale condividerà la propria gloria. —A. Tarrants
Solo in Dio scopriamo la nostra origine, la nostra identità, il nostro senso, il nostro scopo, il nostro significato e il nostro destino. Ogni altra strada porta a un vicolo cieco. —Rick Warren
Cosa dice la Bibbia…
Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e purificare per sé un popolo speciale, zelante nelle buone opere. —Tito 2:14
Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. Essa è conservata in cielo per voi. —1 Pietro 1:3-4
Questa parola è degna di fede e perciò voglio che tu insista in queste cose, perché coloro che credono in Dio si sforzino di essere i primi nelle opere buone. Ciò è bello e utile per gli uomini. —Tito 3:8
Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 23 gennaio 2025.