Virginia Brandt Berg
Per la nostra meditazione di oggi ho scelto Giovanni 16:32. È Gesù che parla. Dice: “Mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.
Credo che ogni singolo cristiano possa dire: “Tu puoi lasciarmi solo, altri possono lasciarmi solo, ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.
Alcuni anni fa ho accennato a quante lettere riceviamo da persone sole. In queste lettere vengono espressi due problemi in particolare, più di ogni altro tipo di peso o turbamento, cioè la malattia e la solitudine. Il nostro versetto del giorno riguarda quest’ultima.
Ci sono persone che forse hanno abbondanza di tutto e hanno tante persone intorno a sé, tuttavia vivono in completa solitudine. Qualche tempo fa vi ho raccontato la storia di un giovane in un albergo di Los Angeles, che pensava di togliersi la vita. Voleva buttarsi da una finestra, ma, salendo su un tavolo, fece cadere una Bibbia, di quelle fornite dai Gedeoni. Successe mentre cercava di raggiungere il suo obiettivo di saltare dalla finestra. La Bibbia, cadendo, si aprì. Curioso di vedere in che punto si era aperta, lesse questo stesso versetto: “Mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”.
Sua moglie lo aveva lasciato, i suoi amici lo avevano abbandonato; quel versetto sembrava un messaggio direttamente per lui direttamente da Gesù. Si sedette, con la Bibbia tra le mani, e lesse e rilesse quelle parole: “Mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me”. Poi guardò in fondo alla Bibbia e trovò altri versetti a proposito del Padre. La storia ha un bellissimo finale, perché sia la sua vita che la sua anima furono salvate.
Pensando a questo, mi viene in mente una poesia:
C’è solo notte fonda intorno a te?
Sono le tenebre dense e pesanti?
Chiedi a Gesù di avvicinarsi a te
e ti darà un canto nuovo e dolce.
Te lo darà, lo canterà con te;
e quando per la tua debolezza si affievolirà,
Lui riprenderà con te il ritmo interrotto
e lo combinerà col suo.
—Anonimo
Mi piace la parte che dice “Te lo darà, lo canterà con te… lo combinerà col suo”. Gesù Cristo, il Signore, sarà presente in ogni corso della tua vita. È la sua promessa. Ti guiderà, vivrà la sua vita attraverso di te. La combinerà con la sua. Non è meraviglioso? Il versetto di oggi, Giovanni 16:32, è vero e possiamo rivendicarlo per noi personalmente.
La storia di questo giovane mi fa pensare a un episodio che mi è successo qualche tempo fa. Avevo perso una persona cara. All’inizio mi sono sentita molto sola, ma mai con il tipo di solitudine di cui parla il mondo. Era un rapporto durato 54 anni, poi improvvisamente i legami si sono spezzati e quel rapporto non esisteva più.
Il tipo di solitudine di cui parla il mondo, però, non l’ho più conosciuto da quando il Signore Gesù Cristo è entrato nel mio cuore, perché Lui è sempre presente. Ed io sento sempre la sua presenza.
Quello è un tipo di solitudine, quando i nostri cari ci vengono tolti e il cuore e la casa sembrano vuoti, ma c’è anche la solitudine della vecchiaia.
Non penso che ci sia per forza più solitudine durante la vecchiaia che in qualunque altro periodo, perché, dopotutto, i giovani sono lontani da casa e in mezzo a estranei, quindi potrebbero sentirsi più soli e con la nostalgia di casa; la famiglia gli manca così tanto che a volte stanno male. Ma è difficile quando il compagno della tua vita non c’è più e vecchi amici e amiche se ne sono andati.
Un giorno ero in una lavanderia automatica e cercavo di scrivere una lettera. Una signora anziana e molto loquace stava confidando i suoi sentimenti e la sua storia a una signora seduta accanto a lei. Più tardi, all’amica che l’aveva ascoltata ho detto: “Alla sua amica fa davvero piacere parlare con lei”. Al che lei ha risposto: “Be’, è molto sola e non ha nessuno con cui parlare. Ho pensato di fare qualcosa di buono ascoltando con interesse un cuore solitario”.
C’è anche la solitudine dei leader. Ce ne sono alcuni che, per essere stati fedeli alle loro convinzioni, sono stati respinti e denigrati. Gesù conobbe questo rigetto, perché Giovanni 6:66 ci dice: “Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano più con lui”.
Esiste anche la solitudine della sconfitta, come quella di Elia sotto il ginepro, quando desiderava morire. Era certamente solo. Era inseguito e reietto. (Vedi 1 Re 19:3-4). Ci sono molti altri tipi di solitudine; può succedere a quasi tutti.
In ogni cuore c’è un desiderio profondissimo di essere capito, di avere qualcuno con cui condividere i propri interessi, qualcuno che l’aiuti a risolvere i problemi e lo capisca; qualcuno che possa condividere le sue gioie e i suoi trionfi, i suoi dolori e le sue sconfitte.
Forse ti chiedi perché ci sia questa brama profonda, questo desiderio intenso di avere qualcuno che ti capisca. Forse ti chiedi perché nessun essere umano può capirti fino in fondo; perché nessun mortale sembra in grado di entrare nei recessi più profondi della tua mente, del tuo cuore e della tua anima. Sembra che ci sia sempre una porta chiusa che nessuno può attraversare tranne te.
Se ciò è vero, è perché Dio ci ha fatto così. Ci ha fatto anime viventi che solo Lui può capire a fondo; solo Lui può entrare in quel rapporto profondo.
Siamo i suoi capolavori e pensi che ci abbia lasciato dentro un vuoto che non può essere riempito? No, ha pensato anche a quella fame. Ha provveduto per ogni tipo di fame nella nostra vita: pane per il corpo, conoscenza per la mente, amore per il cuore. Deve essere l’anima a restare insoddisfatta? Pensaci un momento. Dio lascerebbe insoddisfatta l’anima umana? Ah, no!
Questa brama di vera comprensione deve essere soddisfatta e questa è una delle parti principali del piano divino. Sapeva che, quando l’uomo avrebbe trovato tanto insoddisfacente l’amore e la comprensione umana, si sarebbe rivolto all’amore e alla comprensione divina per trovare soddisfazione quando non l’avrebbe trovata da nessun’altra parte. È Dio stesso la risposta: è Lui l’unica vera soddisfazione. Lui sente il nostro desiderio e ci soddisfa pienamente, se gliene diamo la possibilità.
Dio ti ha creato per Sé e solo quando riempirà la tua vita sarai libero dalla solitudine. Quando riempirà la tua vita, non vivrai mai più lo stesso tipo di solitudine. Sapeva che questo senso di isolamento, di non essere compreso, ti avrebbe spinto a Lui. Solo Dio può riempire la tua anima. La Parola di Dio dice: “Cristo è la parte che mi soddisfa” (Lamentazioni 3:24). Dio ti ha fatto così, di modo che solo Lui può riempire la tua anima. Soddisferà ogni desiderio del tuo cuore. Oh, è proprio vero! È una realtà!
Milioni di persone testimoniano di non aver mai trovato soddisfazione finché non hanno trovato Gesù Cristo. Dio è abbastanza grande, abbastanza mestoso, da riempire qualsiasi anima, da offrire una compagnia completa e un’amicizia perfetta, ideale. Lui è Dio, e la mancanza che senti, quell’incompletezza, è l’invocazione che la tua anima gli rivolge.
Al cristiano direi che la Parola di Dio è sincera; se ti senti solo, avvicinati alla parte che ti soddisfa. “Cristo, la parte che ti soddisfa”. Nella Parola di Dio trovi delle promesse meravigliose e Dio stesso le garantisce con la sua potenza, la sua verità e il suo amore.
A chi non lo conosce, direi di farlo entrare nel suo cuore solo. Allora potrà dire, come Gesù: “Io non sono solo, perché il Padre è con me”(Giovanni 16:32). Lui è tuo Padre, il tuo Padre celeste. Perché non rivolgere a Lui il tuo cuore solo?
È il suo modo di attirarti a Sé. È una manifestazione del suo amore e del suo desiderio di te. Desidera la tua compagnia con profonda compassione e comprensione. Se ti fai amico del Signore Gesù Cristo adesso, non proverai più la stessa disperata solitudine.
Dagli un’opportunità! Lascia che entri nel tuo cuore e proverai la compagnia meravigliosa che ti offre. Apri il tuo cuore e affidagli tutta la tua vita, così che possa entrare e riempire completamente ogni vuoto.
Dalla trascrizione di una puntata della trasmissione radiofonica Meditation Moments. Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 15 gennaio 2024.