Compilazione
La valle di Baca è menzionata nella Bibbia una sola volta, nel salmo 84. In alcune traduzioni, Baca viene resa con “pianto”: “Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio. Passando per la valle del pianto la cambia in una sorgente, anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni”.1
La parola ebraica baca è collegata a bakah, che significa “piangere”. Baca si riferisce a un tipo di albero “piangente”, che cioè emette resina o gocce gommose, come l’abete balsamico, il gelso o il pioppo balsamico dell’America del Nord. […]
Il salmista usa la valle di Baca simbolicamente, per illustrare un percorso difficile e doloroso nella vita. Il nome della valle indica una regione secca e arida, perché è lì che tendono a crescere questi tipi di alberi piangenti. Quando la gente andava a Gerusalemme per il culto, passava per questa zona brulla e “piangente”, ma alla fine valeva la pena di fare quel viaggio:
“Beato chi trova in te la sua forza
e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la valle del pianto
la cambia in una sorgente,
anche la prima pioggia
l’ammanta di benedizioni.
Cresce lungo il cammino il suo vigore,
finché compare davanti a Dio in Sion”.2
Similmente, chi ha esperienze dolorose in questa vita (e chi non ne ha?) può trovare forza nella sua fede in Dio. Dando al Signore il posto giusto, possiamo scoprire che la valle di Baca diventa un luogo molto diverso. Il viaggio di un fedele cristiano nei momenti difficili è una spedizione in cui, passo dopo passo, “cresce il suo vigore”.
Nel salmo 84, la valle di Baca serve a illustrare il privilegio e il desiderio di tutti quelli che seguono la via del Signore nel loro pellegrinaggio a Sion. Questi seguaci hanno un desiderio intenso di adorare il Signore: “Quanto sono amabili le tue dimore, Signore degli eserciti! L’anima mia languisce e brama gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente”.3 Iniziano la via del pellegrinaggio invigoriti da Dio, poi rimangono saldi di cuore.4 Maturano spiritualmente mentre continuano ad affrontare le difficoltà con una fede che non vacilla.5 Poiché questi pellegrini trovano la loro forza in Dio, sono in grado di perseverare in mezzo a calamità, sofferenze e prove durissime. Alla fine trovano grazia. La loro valle di Baca si trasforma in sorgenti di benedizioni e piogge rinfrescanti. —DaGotQuestions.com6
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Tutti passano per la valle del pianto e del cordoglio, a un certo punto della loro vita. Davide la descrisse come “la valle di Baca”, che significa letteralmente pianti, lamenti: una valle di lacrime.7
Il punto chiave è che la attraversiamo e, così facendo, possiamo “trasformarla in un luogo di sorgenti”, come dice la Bibbia. Diventa un luogo rinfrescante.
Nei due versetti precedenti, Davide afferma che quelli che lodano Dio trovano forza in Lui. Nel loro cuore c’è il modo di fare di chi, passando per questa valle di lacrime, la trasforma in una sorgente.8 Possiamo essere inclini a paragonare le lodi a Dio a cose che facciamo quando ci sentiamo a nostro agio, felici e contenti; ma una cosa che tutti questi “uomini di fede” hanno in comune è che continuarono a lodare Dio attraverso la loro valle di Baca, la loro infelicità e la loro sofferenza. Provavano angoscia.
A volte subivano una sofferenza o una disperazione così intensa che l’unica cosa che potevano fare era invocare la misericordia divina, ma anche allora era una lode, perché riconoscevano il controllo totale di Dio e la loro fede nella sua misericordia e nel suo potere di liberarli.
Nel testo originale, il versetto 6 ci racconta un meraviglioso segreto. Secondo la Concordanza Biblica di Strong, la frase “la pioggia riempie le fosse” o “la pioggia la ricopre di benedizioni”, a seconda delle traduzioni, può essere interpretata anche come “il Maestro (riferito a Dio, il Grande Maestro) la ricopre di benedizioni”. Una splendida interpretazione, molto calzante.
Così, mentre passiamo per questa valle di lacrime, sofferenze e difficoltà, e continuiamo a lodarlo, possiamo trasformare un luogo di desolazione e tribolazione in una sorgente rinfrescante, mentre il nostro Maestro ci ricopre di benedizioni.
L’acqua che diventa una sorgente rinfrescante può trasformare il viaggio della vita — che altrimenti sarebbe cupo e triste — in gioia; può trasformare i lamenti in danze e darci conforto e bellezza.9 E in seguito, quando saremo usciti dalla valle, potremo guardarci indietro con gratitudine, rendendoci conto che queste cose hanno arricchito e migliorato la nostra vita. Il nostro Grande Maestro ci avrà avvolto nelle benedizioni inestimabili di una crescita spirituale e di una maggior comprensione di Lui— e di un cuore che assomiglia sempre di più al suo. —Maria Fontaine
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La valle di Baca è un luogo di sofferenza, di dolore, di avversità. È un luogo arido e polveroso, come un deserto. Il Salmo 84 ci dice che, quando attraversiamo un luogo come Baca, abbiamo il grande privilegio di trasformare la difficoltà, la sofferenza o qualsiasi avversità in una benedizione.
Conosco una persona che è stata afflitta in questo modo. Quest’uomo è stato nostro amico per moltissimi anni e una volta viaggiò con noi nel lavoro del Signore, ma da allora è stato gravemente afflitto. Lui però non parla mai del suo dolore e ha trasformato la sua valle di Baca in una grande benedizione; vi ha scavato un pozzo.
In questo modo la vita del cristiano può trionfare anche su un luogo arido e polveroso come Baca; si può trasformare l’intera valle in un luogo bellissimo. Puoi anche scavare in profondità nel tuo cuore per scoprire cosa ha causato la battaglia che è entrata nella tua vita e vedere se Dio vuole dirti qualcosa di speciale al riguardo. Mettiti a scavare sul serio. Scava un pozzo, poi scava nella Parola di Dio finché non ti rivelerà la sua preziosa verità nelle sue promesse meravigliose.
Qualcuno ha detto che un pozzo non è un granché, in confronto a un torrente. Mi sono seduta sulla sponda di un piccolo torrente nel parco di Yosemite e non penso che un pozzo avrebbe un aspetto altrettanto bello o rinfrescante — per quel che riguarda bere un po’ d’acqua — di fianco a quel bel torrente limpido e gorgogliante. Se però metti un pozzo in mezzo a un deserto arido e polveroso, lì l’acqua sarà davvero rinfrescante e avrà un aspetto bellissimo.
Nei momenti di dolore e angoscia un cristiano può appoggiarsi alle promesse di Dio ed essere così fedele che gli altri noteranno la sua fede; e lì, in quel luogo arido e polveroso, scaveranno un pozzo, cioè ne faranno un luogo rinfrescante. È lì che la fede cristiana sembra invitante: quando diventi un vincitore in un luogo pieno di difficoltà.
Oggi mi ha fatto visita una donna piena di dispiaceri terribili, che però vede solo se stessa e i propri dispiaceri. Non alza lo sguardo al Signore. Ricorderai che Agar alzò gli occhi e fu allora che Dio le mostrò l’acqua. Vide un pozzo e poté rinfrescare sé e suo figlio.10
Alcune persone si limitano ad accamparsi nei loro dolori. Sembrano crogiolarsi nel loro martirio e rimangono lì, nella valle del pianto. Non dobbiamo restare nella valle e limitarci a sopportare i nostri guai. Quella non è vittoria, è solo sopportazione; è lodare Dio, mandare gridi di trionfo e appoggiarsi alle promesse di Dio che ti fa ottenere una vittoria dalla sconfitta! Quando vinci in quel modo, vedrai sgorgare acque vive, divinamente date. La Parola di Dio dice che la prima pioggia la riempie di benedizioni e che il tuo vigore aumenta.
Padre, ti chiediamo di aiutare quelli che stanno attraversando luoghi difficili, affinché la sconfitta possa essere trasformata in vittoria, perché non guardano a se stessi o alle proprie circostanze, ma all’autore e compitore della nostra fede, Gesù Cristo Signore.11 Nel tuo nome lo chiediamo, amen. —Virginia Brandt Berg
Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 31 agosto 2021.