Tutte le cose cooperano al tuo bene

Novembre 10, 2023

Il tesoro

[All Things Work Together for Your Good]

Una delle cose più incoraggianti e confortanti che un credente deve ci ricordare sempre, soprattutto quando attraversa momenti di crisi, di guai e di travagli, è che il nostro Padre celeste ci ama ed è in controllo sovrano della nostra vita. Anche se non sempre comprendiamo esattamente perché ci troviamo in difficoltà, Dio ha promesso nella sua Parola che “tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio” (Romani 8,28).

La seguente storia illustra questo principio:

Una fredda mattina d’inverno, una flotta di pescherecci uscì da un piccolo porto sulla costa orientale di Terranova. Dopo mezza giornata di pesca fu sorpresa da un grande temporale. Al calar della notte, non aveva ancora trovato la via del ritorno. Tutta la notte, mogli, madri, figli e fidanzate camminarono su e giù per la spiaggia battuta dal vento, pregando disperatamente che il Signore salvasse i loro cari. Ad aggravare la tragedia ci fu l’incendio di una delle loro case. Dato che tutti gli uomini erano in mare, non fu possibile spegnere il fuoco e salvarli.

All’alba, con gioia di tutti, l’intera flotta rientrò sana e salva nel porto. Un volto però conservava un’espressione disperata, il volto della donna la cui casa era stata distrutta dalle fiamme. Andando incontro al marito che sbarcava, gridò: “Siamo rovinati! La nostra casa è stata distrutta da un incendio, con tutto quello che c’era dentro!” Con sua sorpresa, l’uomo esclamò: “Grazie a Dio per quell’incendio! È stata la luce della nostra casa in fiamme a guidare l’intera flotta sana e salva in porto!”

Gesù ci ha detto: “Io sono sempre con voi, fino alla fine dell’età presente” (Matteo 28:20). Ha promesso anche: “Io non ti lascerò e non ti abbandonerò!” (Ebrei 13:5). Anche nella notte più scura e nei momenti più difficili, è sempre “un amico che sta più attaccato di un fratello!” (Proverbi 18:24). “Quand’anche camminassi nella valle dell’ombra della morte, non temerei alcun male perché tu sei con me” (Salmi 23:4).

In qualunque svolta difficile sul tuo cammino, Gesù è con te. Si prenderà cura di te e farà sì che anche le circostanze e le condizioni più buie e scoraggianti concorrano al tuo bene, proprio come ha promesso!

A volte di fronte ad un ostacolo
ci sembra che la via stia per finire,
ma Dio che vede molto più lontano
ci dice che è una svolta da seguire.

La via continua, e si fa più piana;
c’è una pausa in ogni canzone,
ma poi quando la melodia riprende
scopriamo che è ancora migliore!

Mettiti il cuore in pace e fatti forza,
lascia a lui ogni peso, ogni pensiero;
non è la fine, non ti scoraggiare,
è soltanto una svolta sul sentiero.
Helen Steiner Rice

Sappiamo che il Signore ci ama e che è per noi un rifugio e una forza, un aiuto sempre pronto nelle difficoltà (Salmi 46:1). Perciò, quando affrontiamo periodi difficili, tragedie, scoraggiamento e perdite, la nostra prima reazione dovrebbe essere di rivolgerci al Signore in preghiera, chiedendogli risposte, guida, forza e incoraggiamento per i momenti di bisogno. Qualsiasi cosa affrontiamo, qualunque cosa apparentemente cattiva capiti a noi cristiani, possiamo confidare che Dio farà cooperare tutto per il nostro bene, anche se non sempre ci sarà rivelato o lo capiremo immediatamente o perfino in questa vita.

A volte, il Signore permette che ci succedano cose apparentemente brutte — magari una lesione, una malattia o un lutto per avvicinarci a Lui per mantenerci umili e più dipendenti da Lui. Per questo La Bibbia ci dice: “Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia in voi un’opera perfetta, affinché siate perfetti e completi, in nulla mancanti” (Giacomo 1:2-4).

Altre volte il Signore ci permette di sentire le conseguenze dei nostri peccati o delle nostre cattive scelte; le permette per correggerci e impedirci di allontanarci dalla sua strada e dai suoi metodi. “‘Il Signore corregge quelli che egli ama, e punisce tutti coloro che riconosce come figli’. Sopportate queste cose per la vostra correzione. Dio vi tratta come figli; infatti, qual è il figlio che il padre non corregga?” (Ebrei 12:6-7)

Naturalmente, a molti di noi di solito non sembra che la correzione sia una cosa molto buona, ma il Signore dice: “È vero che qualunque correzione sul momento non sembra recar gioia, ma tristezza; in seguito tuttavia produce un frutto di pace e di giustizia in coloro che sono stati addestrati per mezzo di essa” (Ebrei 12:11).

A volte il Signore usa la correzione nella nostra vita perché ci ama e sa che deve correggerci per tenerci vicini a Sé. Anche se a volte è difficile riceverla, è un’espressione del suo amore, quello che C. S. Lewis chiama il suo “omaggio intollerabile”, una parte necessaria della nostra formazione per aiutarci a maturare nella fede e a diventare più simili a Cristo.

A volte Dio può permettere che ci succedano alcune cose solo per attirare la nostra attenzione, soprattutto se siamo troppo distratti o preoccupati per le faccende di questa vita, al punto che la nostra mente non è ferma sul Signore. Questi momenti ci ricordano ancora una volta quali sono i veri valori eterni: Dio, la sua Parola e la sua opera!

Re Davide, il grande salmista, comprese queste cose quando fu afflitto dal Signore, e scrisse: “Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola. È stato un bene per me l’essere stato afflitto, perché imparassi tuoi statuti.” (Salmi 119:67,71).

A volte Dio permette che succedano cose che ci causano delusioni o che ci sembrano negative perché, nella sua misericordia, vuole risparmiarci un pericolo, un guaio serio o qualcosa che non realizzerà la sua volontà e il suo proposito. Spesso non risponde alle preghiere come gli abbiamo chiesto, perché vede il futuro e sa cosa adempirà nel modo migliore il suo piano per la nostra vita e per quella degli altri.

Le risposte del Signore alle nostre preghiere sono infinitamente perfette e quando gli chiediamo del pane, non ci darà una pietra. A volte potremmo chiedergli una pietra che a noi sembrava un pezzo di pane, mentre in realtà ci stava dando del pane che ai nostri occhi miopi sembrava una pietra! (Matteo 7:7-11). Questa storia illustra questo principio:

Era l’inverno del 1910. Infuriava una tempesta, quando un gruppetto di musicisti, profondamente credenti, arrivò alla città di Riga, sul Mar Baltico, dove doveva tenere un concerto. Il tempo era così brutto e la sala del concerto così lontana dalla città, che il direttore dell’orchestra cercò di persuadere il direttore del centro musicale a disdire la rappresentazione. Nessuno, a suo parere, si sarebbe avventurato fuori casa in una notte così tempestosa.

Il direttore rifiutò, ma disse che, se non fosse venuto nessuno, i musicisti sarebbero potuti ripartire in tempo per prendere il traghetto notturno per Helsinki. Quando i musicisti arrivarono alla sala del concerto, trovarono una sola persona seduta in platea, un anziano signore che sembrava sorridere a tutti.

A causa di quell’amante della musica dovettero suonare l’intero concerto e di conseguenza non poterono finire in tempo per prendere il traghetto. Dopo il concerto, l’anziano signore non si alzò. Pensando che si fosse addormentato, un usciere gli toccò una spalla. Solo allora si scoprì che non era vivo. I musicisti avevano suonato un intero concerto per un morto!

Ma quella fu la loro salvezza, perché il traghetto che avrebbe dovuto portarli a Helsinki quella notte affondò nella tempesta. Anche se i suoi figli in quell’orchestra avevano sperato ardentemente di evitare quel concerto per prendere il traghetto, il Signore usò quelle circostanze in apparenza deludenti per salvarli!

Un altro motivo per cui il Signore a volte permette che ci accada qualcosa che a noi sembra negativo è per fare di noi dei vasi migliori,  così che saremo più utili al suo servizio, più umili e più amorevoli. La prova di fuoco brucia le scorie, le tempeste delle prove soffiano via la pula e le acque profonde ci insegnano a nuotare. Il Signore spesso usa questi periodi didifficoltà per darci grandi vittorie, perfino da apparenti sconfitte, perché ci fanno avvicinare a Lui e ce lo fanno cercare con tutto il cuore. Altrimenti, la tendenza della natura umana è di andare avanti come se niente fosse.

Qualsiasi cosa Dio faccia o permetta nella vita dei suoi figli che lo amano, lo fa sempre con amore e ha promesso che farà cooperare tutto al bene di quelli che lo amano. Perciò, quando le cose sembrano peggiori che mai, non guardare in basso. Guarda in alto e comincia a lodare il Signore per la sua bontà. Il Signore ama la lode e la gratitudine. La sua Parola dice che Egli dimora nelle lodi del suo popolo (Salmo 22:3).

Ricorda sempre che il Signore ti ama e che l’ora più buia della vita spesso precede l’alba. Qualunque siano i tuoi guai, non disperarti, non arrenderti, non perdere la speranza. Alza lo sguardo verso Gesù, nei momenti difficili, e confida nella promessa della sua Parola, che, qualunque cosa succeda, Dio la farà cooperare davvero al tuo bene. “Infatti tutte le promesse di Dio hanno il loro ‘sì’ in lui; perciò, pure per mezzo di lui noi pronunciamo l’Amen alla gloria di Dio” (2 Corinzi 1:20).

Da un articolo in “Il tesoro”, pubblicato originariamente dalla Famiglia Internazionale nel 1987.
Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 24 luglio 2023.

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