Compilazione
In Matteo 8, Gesù “comandò che si andasse sull’altra riva” del mare di Galilea, poi “salì sulla barca e i suoi discepoli lo seguirono”. Improvvisamente “si sollevò in mare una gran burrasca”; in greco parla di una mega seismos, un “grande scuotimento”. La barca era “coperta dalle onde”: entrava così tanta acqua che la barca sarebbe potuta affondare in fretta.
Dov’era Gesù in mezzo a quella crisi? “Dormiva”. Così i suoi discepoli “lo svegliarono dicendo: ‘Signore, salvaci, siamo perduti!’” Quei pescatori esperti sapevano che la loro vita era in pericolo e invocarono Cristo perché li aiutasse.
La sua risposta sembra sorprendente: “Perché avete paura, o gente di poca fede?” Cosa avevano fatto di sbagliato? Si trovavano in mezzo a una burrasca perché avevano seguito l’ordine di Gesù. Nel Sermone sul Monte Lui aveva insegnato loro: “Chiedete e vi sarà dato” (Matteo 7:7). […]
Il resto della storia ci offre la risposta: “Allora, alzatosi, sgridò i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. E quegli uomini si meravigliarono e dicevano: ‘Che uomo è mai questo che anche i venti e il mare gli ubbidiscono?’” (Matteo 8:18-27). […]
Non sapevano ancora quello che sappiamo noi. Non sapevano che sarebbe risorto dai morti e poi asceso in cielo. A quel punto, apparentemente vedevano Gesù come gli altri ebrei vedevano il Messia: un Unto, usato grandemente da Dio, ma pur sempre un uomo. Non Dio.
Nel loro monoteismo ebraico, “il Signore è uno” (Deuteronomio 6:4). Dio non poteva essere in cielo e sulla terra. Gesù non poteva essere uomo e Dio. Così, quando fece ciò che solo Dio poteva fare, “si meravigliarono”.
Dovevano imparare ciò che noi dobbiamo ricordare: Gesù è Dio e Dio basta sempre.
Le tempeste della vita possono farci dubitare che Dio che le permette possa bastarci, ma proprio quando meno comprendiamo la sua provvidenza, più abbiamo bisogno della sua potenza. […]
Poi, più facciamo esperienza della sua potenza, più veniamo trasformati dalla gratitudine per la sua grazia. Come A. W. Tozer parafrasò San Bernardo di Chiaravalle: “Più nera l’iniquità, più grande la caduta, più dolce è la misericordia di Dio, che ha perdonato tutto”.
Così, confida nel Salvatore che ti ha amato abbastanza da morire per te, che ti regge nella sua mano adesso (Giovanni 10:28) e prega per te in questo stesso momento (Romani 8:34). E credi che questo Dio ti basta. —Jim Dennison
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Il bestiame che sta a migliaia sui monti basterà a soddisfare la nostra fame più grande e i granai del cielo non verranno certamente svuotati dal nostro mangiare. Se Cristo fosse solo una cisterna, potremmo esaurirlo in fretta, ma chi può prosciugare una fontana? Moltitudini di spiriti hanno tratto da Lui il loro approvvigionamento e nessuno ha mai mormorato per la scarsezza delle sue risorse. “È più facile che un pesce si beva tutto l’oceano, che noi esauriamo l’amore di Dio che è in cielo. Bevi, pesciolino, bevi; non lo prosciugherai mai!” —Charles Spurgeon
Un tipo diverso di sicurezza
Non torneranno! Mi ricordo come mi sentii quando finalmente compresi cosa stava succedendo: sola, impaurita, insicura.
Per anni avevo lavorato in un progetto di servizi sociali in un paese povero del Sudest Asiatico. Ero molto occupata; davo un grande contributo al lavoro, che però non dipendeva da me. Ero solo un ingranaggio e per me andava benissimo. Mi sentivo sicura appoggiandomi agli anni d’esperienza degli altri, per non parlare del loro sostegno finanziario. Non dovevo preoccuparmi di molto.
Poi un’estate tutto cambiò. Improvvisamente i progetti dei miei colleghi cambiarono radicalmente a causa di alcuni problemi di salute e del futuro e dell’istruzione dei loro figli. Si trasferirono e i progetti rimasero nelle mie mani — se fossi riuscita a mandarli avanti.
Sapevo che avrei dovuto esaminare bene la situazione e riflettere sul futuro del lavoro che stavo facendo. I mesi successivi passarono con una certa sicurezza; mi avevano lasciato abbastanza risorse da assicurarne il proseguimento. Ma dopo? Non ne avevo idea.
Quasi nello stesso periodo mi ammalai. Per oltre un mese rimasi per lo più a letto, appena in grado di mangiare. Per qualche strano motivo, lo stato di completa inabilità causato dalla malattia mi impedì di cadere vittima di preoccupazioni e disperazione, come mi sarebbe successo in una situazione normale. Semplicemente, stavo troppo male per cedere alla paura. Riuscivo a stento a superare ogni giorno e ogni notte; non mi restava abbastanza forza per preoccuparmi. E mentre ero così incapacitata, Dio rimase forte e si diede da fare per conto mio.
Con il passare del tempo, non ci furono grandi cambiamenti o interventi, ma ci fu sempre a sufficienza. Alcuni benefattori contribuirono ai progetti sociali. Un impiego arrivò quando ne avevo bisogno. Ogni volta che una porta si chiudeva, se ne apriva un’altra. Avevo sempre dato un grande peso alla sicurezza, ma in quei momenti di cambiamento e rinnovata indipendenza, scoprii un diverso tipo di sicurezza e felicità. Alla fine, presi una decisione risoluta: finché avrei potuto — finché Dio mi avrebbe aiutato — avrei mandato avanti il lavoro.
La vita è impegnativa e imprevedibile, ma ora sono più felice che mai. Credo che Dio possa sistemare le cose anche quando noi non riusciamo a contribuire in nessun modo. Come potrei fare a meno di crederlo, dopo quello che Lui ha fatto per me? —Lily Neve
In tutte le cose, in tutti i momenti
Dio, e solo Lui, vi basterà, in tutto. “Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto…” (2 Corinzi 9:8). Dio non trascurerà né dimenticherà alcuna parte della vostra vita, non il vostro matrimonio, non il vostro lavoro, non la vostra famiglia, non la vostra salute. Dove Lui provvede, lo fa completamente, secondo il suo piano saggio. La sua grazia copre ogni angolo buio e bisognoso del nostro cuore.
Nessuno di noi semina bene, dappertutto e sempre. Secondo il saggio, sovrano e amorevole piano di Dio non possiamo farlo. Tutti dobbiamo seminare meglio da qualche parte. E probabilmente siamo inclini a contare sulla provvidenza divina nei punti in cui siamo più forti e a presumere un pochino che non provvederà nei punti in cui siamo più deboli. Per fede, decidiamo contro entrambe le cose. Chiederemo a Dio di provvedere in ogni punto, dove siamo più forti o più dotati e dove siamo ancora deboli, perché Dio promette di provvedere in tutto.
Noi viviamo, lavoriamo e cresciamo sotto l’insegna “Il mio Dio provvederà a ogni vostro bisogno, secondo la ricchezza della sua gloria, in Cristo Gesù” (Filippesi 4:19). […]
“Dio ha potere di far abbondare in voi ogni grazia perché, avendo sempre il necessario in tutto in ogni momento…” (2 Corinzi 9:8). Il nostro Dio è un Dio per ogni momento. Sarà lì a provvedere sui picchi del successo o del progresso: sarà lì a provvedere nelle valli della delusione e del fallimento; e sarà lì a provvedere sulla strada dura e spesso faticosa del nostro ministero verso gli altri.
Se siamo suoi, nessun momento verrà ignorato. Ogni minuto di ogni giorno Lui ci dice in Cristo: “Non temere, perché io sono con te; non ti smarrire, perché io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia” (Isaia 41:10).
In ogni momento. Senza interruzioni, errori o sviste. Semplicemente con un amore inarrestabile, continuo, provvidente, paterno. Non temere, perché Colui che governa l’universo e scrive tutta la storia ti fortificherà, ti guiderà e ti proteggerà mentre cammini lungo questa vita. Se potessimo vedere e sentire l’entità e la costanza delle sue premure, rideremmo per quanto possiamo essere timorosi. Le nuvole dell’incertezza che incombono sul nostro futuro comincerebbero ad assomigliare di meno a delle tempeste devastanti e molto di più a una pioggia necessaria. —Marshall Segal1
Signore, Tu ci basti davvero!
Prezioso Signore Gesù,
Tu sei Emmanuele, Dio con noi, e ci basti! Quando nella mia vita tutto fila liscio, per me è facile confidare nella tua adeguatezza. Quando però m’imbatto in punti difficili, uno dopo l’altro, a volte mi sembra che la tua provvidenza sia inadeguata. In momenti del genere, la mia mente tende ad accelerare e pensare ossessivamente a dei modi per migliorare le cose. Mi sono resa conto che risolvere i problemi può trasformarsi in una dipendenza. Ci sono momenti in cui la mia mente turbina con così tanti piani e possibilità che mi ritrovo confusa ed esausta.
Invece di prestare troppa attenzione ai problemi, devo ricordare che Tu sei sempre con me e ti prendi cura di me. Aiutami a rallegrarmi in Te e a proclamare che Tu ci basti anche nei momenti più difficili. Si tratta di una reazione soprannaturale e devo fare affidamento sul tuo Spirito per avere la forza di farlo. Devo anche autodisciplinarmi per fare scelte sagge, giorno dopo giorno e momento dopo momento. Signore. Scelgo di essere felice in Te, mio Salvatore, perché Tu davvero ci basti!
Nel tuo nome, in ogni cosa sufficiente, amen. —Sarah Young2
Pubblicato sull’Ancorain inglese il 18 luglio 2023.