Cosa costituisce una buona storia

Marzo 31, 2023

Steve Hearts

[What Makes a Good Story]

Non apprezziamo quasi mai, tantomeno ci godiamo, i momenti burrascosi, tempestosi, specialmente quando ci troviamo lì in mezzo.Oserei dire che, se ne avessimo l’opportunità, la maggior parte di noi eviterebbe volentieri quei momenti, come faremmo per saltare la traccia di un CD che non vogliamo ascoltare, e vivrebbe soltanto i momenti semplici e piacevoli della nostra esistenza.

C’è una cosa da considerare, però. A chi non piace ascoltare una storia interessante ed emozionante, che sia di fantasia o no? Le trame dei romanzi e dei film di successo non parlano mai soltanto di cieli azzurri, opportunità e di tutto ciò che va a gonfie vele. Devono includere incertezze o momenti tempestosi di qualche tipo, altrimenti ci farebbero addormentare per mancanza di passione.

La Bibbia contiene innumerevoli storie vere e assolutamente avvincenti. Molte di esse parlano di circostanze avverse e difficili che, ne sono certo, i personaggi coinvolti non avrebbero scelto di vivere, ma senza le quali queste storie non esisterebbero nemmeno. In ognuna d’esse Dio è sempre arrivato, dimostrando la sua potenza in modo meraviglioso.

Ecco un paio di quelle che preferisco:

Atti 16 parla di come Dio usò Paolo e Sila a Filippi per liberare una veggente dallo spirito maligno che la possedeva, causando una perdita considerevole ai suoi padroni, che, arrabbiati, si rivolsero ai magistrati. Paolo e Sila furono spogliati, picchiati e gettati in prigione. Certamente un trattamento simile non sarebbe stato di loro scelta; ma invece di perdersi d’animo, si mettono a lodare il Signore ad alta voce, cantando. Dio poi manda un terremoto, le porte del carcere si spalancano e le catene di ogni singolo detenuto si spezzano. Il carceriere pensa che tutti i prigionieri siano scappati e impugna la spada per uccidersi. Paolo però gli fa sapere in fretta che sono tutti ancora lì. L’uomo allora cade in ginocchio davanti ai due evangelisti e chiede cosa deve fare per essere salvato. Gli testimoniano e lui li porta a casa sua, li fa mangiare e cura le loro ferite. Alla fine, tutta la sua famiglia arriva a conoscere Gesù.

Questa storia sarebbe stata la stessa, se tutto fosse andato a meraviglia per Paolo e Sila fin dall’inizio, senza tutta quell’esperienza in prigione?

Dubito che Pietro avrebbe scelto di essere messo in carcere da Erode, il cui piano finale era di giustiziarlo come fece con Giacomo. Non posso immaginare come Pietro sia riuscito a dormire mentre giaceva incatenato tra due soldati. La storia prosegue raccontando di come un angelo gli apparve e lo spinse ad alzarsi e vestirsi. Sono sicuro che Pietro deve essersi chiesto come doveva farlo, esattamente, incatenato com’era, però ubbidì e le catene caddero immediatamente.

Poi l’angelo dice a Pietro di seguirlo. Arrivano alla porta della prigione che, con grande sorpresa di Pietro, si apre automaticamente. Qui si parla di secoli prima dell’invenzione delle moderne porte automatiche. Pietro è talmente stupefatto da chiedersi se è tutta una visione. Passano un paio di strade e l’angelo se ne va. A quel punto Pietro si rende conto che l’intera faccenda è reale e lui è stato salvato soprannaturalmente. Raggiunge al sicuro gli altri credenti che stavano pregando con fervore per la sua liberazione e sono pieni di gioia nel vederlo lì davanti a loro. Questa storia sarebbe altrettanto stupefacente, se Pietro non fosse stato arrestato da Erode? (Leggi tutto al riguardo in Atti 12,1-17.)

Da questi esempi biblici risulta ovvio che circostanze avverse, difficili, servono a rendere più interessante la vita, che altrimenti sarebbe monotona e noiosa, con poco o niente di cui parlare. Come si dice: “Non c’è testimonianza senza un test”.

Come leggiamo in Primo e Secondo Samuele, la vita di re Davide fu tutt’altro che facile. Ci furono perdite e persecuzioni, per non parlare di difetti ed errori. Se non fosse per quello, però, la storia della sua vita non sarebbe quello che è. Dove sarebbero quei salmi confortanti che ispirano fede?

John Bunyan passò dodici anni in prigione semplicemente per aver rifiutato di smettere di predicare senza il permesso della chiesa inglese. In quel periodo, però, scrisse quella classica allegoria, Il viaggio del pellegrino, che continua a ispirare e incoraggiare molti cristiani ancora oggi.

È improbabile che Giovanni, il discepolo diletto, avrebbe scelto di essere esiliato su una lontana isola del Mediterraneo solo per ver testimoniato della sua fede. (Vedi Apocalisse 1,9.) Ma fu lì che ricevette una delle visioni profetiche più straordinarie mai date all’umanità, che illumina noi cristiani ancora oggi.

Ho scoperto il mio talento e il mio amore per la scrittura quando ero adolescente, però non ero molto interessato a scrivere mentre conducevo una vita ampiamente serena e senza grandi eventi. Passavo inutilmente delle ore a scervellarmi per trovare idee proficue. Quando però sono diventato adulto, il clima della vita è drasticamente cambiato per me. Ho provato tempeste e burrasche, sotto forma di lutti, delusioni sentimentali e momenti di aridità spirituale. Tutto questo mi ha aiutato a imparare molte lezioni che hanno prodotto una cascata di idee e ispirazioni da mettere per iscritto. Il mio rapporto con il Signore è cresciuto e Lui non ha mai mancato di darmi pace, conforto e vittorie.

Leggere o ascoltare i racconti di altre persone che hanno superato le avversità è sempre piacevole. Quello che non è piacevole, invece, è trovarcisi in mezzo. Quando il nostro mondo improvvisamente si sfascia e cominciamo a precipitare dalla montagna in una valle profonda, o passiamo per una galleria buia in attesa della luce in fondo, è allora che serve ricordare che viviamo una storia in tre parti: l’inizio, il mezzo e la fine. Possiamo fidarci che Dio ci aiuterà ad arrivare in fondo trionfanti, così che avremo una storia ispirante da raccontare, che incoraggerà e beneficerà quelli che la sentiranno.

Ti ritrovi in circostanze burrascose e spiacevoli? Ti stai chiedendo come esattamente si concluderanno? Fatti coraggio e credi che da tutto ciò uscirà una storia meravigliosa.

Pubblicato sull’Ancorain inglese il 31 agosto 2022.

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