Compilazione
“Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi a causa del mio nome, ne riceverà cento volte tanto, ed erediterà la vita eterna”. —Matteo 19,29 NR
Sacrificarsi non è comodo. Mai. Ma Dio può lo stesso chiederci di farlo. In che modo Gesù ci influenza a sacrificarci? Che attrattiva c’è? In che modo ci persuade? La risposta è chiara. Una ricompensa. Una vera, eterna e abbondante ricompensa. […]
Ecco il principio: quando ti sacrifichi per amore di Gesù e del Vangelo, sarai riccamente ricompensato e la ricompensa sarà vera, eterna e abbondante. […]
Un errore diffuso dalla nostra cultura è l’idea che servire gli altri sia una cosa buona perché ci fa sentire bene. La nostra cultura è largamente secolare, così la gente di solito non parla di servire Dio e di ricevere una ricompensa vera, eterna e abbondante. Parla invece di come essere una persona “buona” ci fa sentire bene.
A volte i cristiani credono a questo errore e perdono la prospettiva del motivo del perché e del per cosa si sacrificano. Inevitabilmente questo porta all’apatia, al fare le cose senza convinzione e in ultimo all’esaurimento. […] Gesù non offre qualche vaga promessa di farti sentire bene quando fai cose buone. Promette una ricompensa vera, eterna e abbondante.
Il nostro sacrificio — se fatto per onorare Gesù — non è mai sprecato. Dio onora la nostra fedeltà e Gesù promette una ricompensa vera, eterna e abbondante. —Ryan McCoskey1
Dividendi eterni
Se imparassimo a vedere le persone e le situazioni come le vede Dio, per poi agire di conseguenza, agiremmo in modo molto diverso. Praticamente tutti abbiamo sentito la massima biblica che “c’è maggior felicità nel dare che nel ricevere”2 e probabilmente in linea di principio siamo tutti d’accordo, però anche in questo caso spesso “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”.
Quello che dobbiamo ricordare è che Dio non si aspetta da noi quello che sa che non possiamo fare senza il suo aiuto. Non ci direbbe di amare in modo disinteressato se non fosse pronto ad aiutarci a farlo. È qui che entra in gioco la fede. Se davvero crediamo in ciò che ci dice, ci comporteremo di conseguenza, anche se è contrario alla nostra logica o al modo in cui opera il mondo attorno a noi. E quando lo facciamo, raccogliamo le innumerevoli e incomparabili ricompense che Dio ha riservato a quelli che amano in maniera disinteressata.
Magari non si tratterà di una ricompensa immediata o in termini monetari, ma non te ne pentirai. Prima o poi Dio ti ripagherà! Perfino quelli che sembrano sacrifici in realtà non lo sono: sono investimenti che un giorno ti frutteranno enormi interessi. —Anonimo
La sua promessa
Pietro gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». Gesù rispose: «In verità vi dico che non vi è nessuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figli, o campi, per amor mio e per amor del vangelo, il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figli, campi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. —Matteo 10,28-30 NR
Che il Signore scelga o no di ridarci esattamente ciò a cui abbiamo rinunciato per amor suo, Gesù promette di ripagarci “cento volte tanto”, un profitto inimmaginabile.
A che cosa hai rinunciato per ubbidire al Signore? Non risentirti se non ne hai ancora ricevuto un profitto. Fidati e prendi Dio in parola; la ricompensa sarà molto più grande di quel che tu possa immaginare. Anche se forse non la riconoscerai da questa parte del cielo, te ne renderai pienamente conto con la prospettiva che viene dall’eternità.
Dio ti sta chiedendo di rinunciare a qualcosa o qualcuno d’importante nella tua vita? Che si tratti di una carriera, del vivere vicino alla tua famiglia, di una relazione importante, di mezzi di sostentamento, di un hobby o di un posto sicuro, non c’è bisogno o desiderio sacrificato al quale il Signore non sia in grado di provvedere, forse in modi cui non hai mai pensato prima.
Dal giorno in cui mi sono lasciato alle spalle le porte della mia università preferita, seguire il Signore ha richiesto molti altri sacrifici. […] Ma a ogni passo Dio mi ha benedetto oltre misura. Non ho mai rimpianto la decisione di rinunciare alle mie ambizioni di regista cinematografico per seguire Gesù. Rispondo con gioia la suono di queste parole del vecchio inno “Gesù, la mia croce ho preso”.
Perisca pure ogni grande ambizione, tutto ciò che ho cercato, sperato o conosciuto. Quanto è ricca però la mia condizione! Dio e il Cielo sono ancora miei!
Alla fine, qualsiasi cosa abbiamo sacrificato per Gesù, il suo prezzo non può superare i benefici di ciò che ha promesso “nel secolo a venire”3: l’eternità alla sua presenza, dove tutti i nostri bisogni e i nostri desideri saranno totalmente soddisfatti in Cristo. —Lauren Rushiti4
Scegliere la ricompensa
Mosè, che da bambino era stato trovato in mezzo al canneto dalla figlia del faraone, fu allevato nel palazzo di suo padre. C’erano ricchezze e lussi enormi, ma da adulto dovette affrontare faccia a faccia il re, che gl’impose una scelta. Era un Ebreo, non un Egiziano e il faraone gl’impose di scegliere la propria identità. Sarebbe rimasto dalla parte della sua madre straniera, fedele all’Egitto, e avrebbe portato la corona dei faraoni? Oppure avrebbe scelto il suo popolo? Che momento di crisi per il giovane Mosè!
Se avesse scelto di far parte del popolo ebreo, avrebbe dovuto dimenticare tutte le comodità e i lussi che aveva sempre avuto, indossare le vesti odiate dello schiavo e rinunciare per sempre all’unica madre che aveva conosciuto, la figlia del faraone. Ma scelse, come dice la Parola di Dio, “preferendo essere maltrattato con il popolo di Dio che godere per breve tempo i piaceri del peccato”.5
I piaceri del peccato di cui parla la Bibbia erano più tentatori di quel che può sembrare da questa semplice frase, perché a quel tempo l’Egitto era il posto più desiderabile della terra. I suoi granai scoppiavano di grano e le ricchezze del mondo si riversavano nei suoi forzieri.
Dai beni dell’impero più potente della terra, Mosè sarebbe dovuto passare alla schiavitù; ma era lungimirante ed era disposto a sacrificarsi per un guadagno futuro; “aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa”.6 In altre parole, sapeva che i piaceri del peccato duravano solo un momento, ma la futura ricompensa divina era per l’eternità.
Credeva che, senza il favore di Dio, un milionario sia solo un povero. Di Cristo si è detto che “essendo ricco, si è fatto povero per voi”7e questa è la scelta che Mosè dovette fare, una scelta che comportava povertà, sofferenza e una tremenda umiliazione. Ma scelse di essere l’ultimo dei figli di Dio, senza una corona terrena, ma di portare un diadema eterno nella vita a venire. Così prese posizione con i figli di Dio per presentarsi con loro davanti al Re eterno quando sarebbe arrivato là.
2 Pietro 1,9 parla di un popolo cieco o miope. Molti sono così oggi quando devono fare una scelta; vedono solo il presente. Vendono il futuro per avere il presente. Molti sono ciechi spiritualmente davanti alla grande ricompensa di Dio. Hanno un’anima spiritualmente miope.
Stando con Mosè sui gradini del palazzo, sembra che sia stata una scelta stupida; ma stando sui gradini del trono di Dio, osservando il passato, che scelta saggia e splendida fu per Mosè! Divenne uno dei più grandi leader del mondo. Guidò uno strano gruppo di persone in un lungo viaggio, e che storia fu quella! Il suo nome è passato alla storia e la sua influenza si sente ancora oggi.
Essere miope vuol dire veder bene solo da vicino. Si può avere una miopia spirituale per cui non si vede lontano; si vive per lo più per il presente e non si tengono cuore e occhi puntati alla ricompensa. Il Signore dice che se soffriamo con Lui, con Lui regneremo.8
Ci sono piaceri di qualunque tipo che ti rendono cieco a quella lontana visione della grande ricompensa che Dio ha promesso? Le realtà dell’eternità sono piaceri in eterno. Il Dio che ti ama ha fatto grandi piani per te e per la tua vita. Stai scegliendo le cose che hanno importanza eterna?
È meglio sacrificarsi adesso, carissimo, e gioire in seguito. Dio ti ama e ha tantissimi piani per te. Vivi nella sua Parola. Confida che farà cooperare tutto al tuo bene e alla sua gloria. —Virginia Brandt Berg
Pubblicato sull’Ancora in inglese l’8 marzo 2022.
1 https://theseedchurch.org/2016/08/12/god-rewards-sacrifice.
2 Atti 20,35.
3 Marco 10,30.
4 https://unlockingthebible.org/2020/09/sacrifice-not-go-unrewarded.
5 Ebrei 11,25.
6 Ebrei 11,26.
7 2 Corinzi 8,9.
8 2 Timoteo 2,12.