Compilazione
Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome. —Ebrei 13,151
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Abbiamo tante cose per cui lodare Dio ogni giorno, c’è una grande potenza nel rendergli onore. La Bibbia è piena di esempi di lode e adorazione quando vediamo manifestazioni della potenza divina, miracoli che cambiano la vita, storie drammatiche di nemici fermati o sconfitti, cuori cambiati e portati a Lui.
Tuttavia la realtà è che troppo spesso le difficoltà quotidiane o le continue esigenze della vita possono togliere spazio al nostro lodare e adorare Dio. […] A volte è davvero un sacrificio offrire le nostre lodi. Magari non ci sentiamo di farlo. Siamo in difficoltà. Siamo stanchi.
O forse ci sentiamo come se Dio ci avesse abbandonato. Forse ci sembra distante, come se non si curasse veramente delle nostre difficoltà o di quel che ci preoccupa. I colpi dolorosi e le perdite della vita forse recentemente ci hanno fatto piombare a terra. Stiamo ancora cercando di rimetterci in piedi e mettere insieme tutti i pezzi rotti.
Ecco cosa può fare una grossa differenza. Quando prendiamo la decisione di fissare lo sguardo su di Lui e lodarlo ogni giorno, qualunque cosa ci si presenti davanti, improvvisamente ci rendiamo conto che Dio ha già cominciato ad allentare la presa che quelle difficoltà avevano su di noi. […]
Quando ci sentiamo oberati e oppressi, appesantiti dalle preoccupazioni e privi di speranza, Dio ci ricorda che Lui è in grado di fornirci tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Promette di darci bellezza invece della cenere, gioia invece del lutto e lode invece della disperazione.2 Possiamo fidarci che è in grado di fare in noi e per noi ciò che non siamo mai veramente in grado di fare da soli.
Se oggi ti senti bloccato in una posizione difficile e non riesci a vedere una via d’uscita dalla situazione presente, Dio vuole ricoprirti interamente con le vesti della lode. Ti dà un nome nuovo e susciterà il suo Spirito dentro di te. […] Dio abita vicino a noi quando lo lodiamo. Vive lì. Dimora nelle lodi del suo popolo.3
In questa vita abbiamo una scelta da fare ogni giorno. Possiamo scegliere di vivere assorbiti dalla preoccupazione e dallo stress, sulla corsia veloce, occupati, concentrati solo su ciò che ci circonda e sintonizzati sul boato del mondo. Oppure possiamo chiedere a Dio di aiutarci a distogliere gli occhi da tutto quello che può vorticare intorno a noi, i nostri problemi, i nostri casini e la voce degli altri. Possiamo alzare gli occhi su di Lui, che è quello che tiene tutto insieme e che ci tiene nelle sue mani.
Dio desidera tutto il nostro cuore. Se ci siamo allontanati aspetta il nostro ritorno. Vuole farci conoscere il potere della sua presenza in tutta la nostra vita. Desidera benedirci più di quanto possiamo immaginare. Il suo Spirito ci spinge avanti, ci chiede di avvicinarci.
Possa aiutarci ad alzare lo sguardo oggi, a ricordare la sua bontà e la sua potenza nella nostra vita e a offrirgli lode e culto. —Debbie McDaniel4
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Un sacrificio meritevole
L’intero libro degli Ebrei parla di un nuovo modo di vita e di culto. In precedenza gli Ebrei avevano il peso dell’adempimento della legge, ma Gesù, grazie al suo sacrificio e alla sua risurrezione che ha sfidato la morte, li ha liberati da quegli standard impossibili da rispettare.
Ebrei 13,15 dice: “Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome”.
I sacrifici di animali dell’Antico Testamento, che una volta avevano innalzato un profumo piacevole a Dio, ora sono sostituiti dal frutto di labbra che riconoscono il suo nome in spirito e verità.5
Un sacrificio è un dono fatto a Dio, che dichiara che Lui è meritevole e noi no. È anche difficile, per definizione. Un sacrificio costa, fa male, richiede uno sforzo — e il sacrificio supremo è costato la vita al Messia, Gesù. Allo stesso modo, per noi un sacrificio di lode non sarà sempre facile e semplice da realizzare ma difficile e costoso. […]
Grazie alle Scritture sappiamo che non confessiamo il nome di Dio solo quando è comodo, è bello o ci offre qualche vantaggio. Offriamo lode, come dice Ebrei 13,15, “continuamente”. Questo significa ininterrottamente, in ogni circostanza. Come ha detto Paolo in 1 Tessalonicesi 5,18: “In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”.
È vostro dovere offrire “il frutto di labbra che confessano il suo nome”.6 Per questo sto imparando a impegnarmi a svolgere il mio dovere di lodare come l’inizio della gioia, non il suo risultato.
Come dice questo versetto, possiamo fare tutte queste cose “per mezzo di Lui”. Per mezzo di Gesù siamo in grado di vedere il grandissimo amore del nostro grandissimo Dio che tiene tutto nel palmo della mano e lo piega alla sua volontà con una parola. Per mezzo di Gesù, il nostro mediatore, possiamo avere accesso al Padre per rendergli la lode che gli è dovuta.7
Neemia dice che “la gioia dell’Eterno è la nostra forza”.8 Per mezzo della lode proviamo gioia in Dio, pensate un po’! La lode ci fa concentrare sull’origine della gioia e su dove dovremmo fissare lo sguardo; il risultato è la nostra forza. Che sia tramite la preghiera, la meditazione della Parola di Dio, il ringraziamento o la lode, possiamo innalzare le nostre mani stanche anche quando è difficile — specialmente quando è difficile — e dire: “Santo, santo, santo è l’Eterno!”9 —Amy Dunham10
Un cuore pieno di lode
Mi ricordo che quando ero bambina provavo un sentimento di gratitudine o riconoscenza per le cose che mi davano una gratificazione immediata. Se ricevevo qualcosa che desideravo e che mi avrebbe reso felice, ero contenta, altrimenti no. Era piuttosto semplice: ero grata per le cose buone. Il versetto “in ogni cosa rendete grazie”11 è una cosa che sto ancora cercando di applicare alla mia vita. Esprimere gratitudine quando succedono cose che non voglio, quando sono delusa o scoraggiata, non mi viene proprio naturale.
Nella vita, comunque, sperimenteremo difficoltà e avversità, giornate assolutamente brutte, indipendentemente da chi siamo o da cosa crediamo. È la natura stessa della vita. La bellezza dell’avere fede in Dio, però, è che anche se Lui non ci libera sempre dai problemi, ci dà comunque la forza di fronteggiarli, affrontarli e superarli grazie alla nostra fede. L’apostolo Paolo diede un esempio stupendo di come essere grato e lodare Dio anche di fronte a difficoltà e avversità estreme.
Ecco alcune delle difficoltà affrontate da Paolo, documentate nel libro degli Atti:
- Paolo e Barnaba furono perseguitati ed espulsi da Antiochia (Atti 13,14-50)
- Paolo fu lapidato a Listra (Atti 14,19-20)
- Paolo e Sila furono imprigionati a Filippi (Atti 16,23-39)
- Ci fu un sollevamento contro Paolo a Corinto (Atti 18,12)
- Paolo fu attaccato dalla folla nel tempio di Gerusalemme e messo in prigione (Atti 21,26–22,23)
- Ci fu un complotto contro la vita di Palo (Atti 23,12-13)
- Paolo passò due anni in carcere a Cesarea (Atti 23,23; 24,26-27)
- Paolo naufragò e poi fu morso da un serpente a Malta (Atti 27 e 28)
- Paolo passò altri due anni in carcere a Roma (Atti 28,30-31)
Tuttavia, nonostante tutte queste difficoltà a sofferenze, Paolo fu ugualmente in grado di dire: “Ho imparato a essere contento nello stato in cui mi trovo”12 e “In ogni cosa rendete grazie, perché tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi”.13
È relativamente facile essere grati quando la vita va bene e tutto fila liscio, ma è nei momenti in cui sembra che si scateni l’inferno, o affrontiamo un problema dopo l’altro, che essere grati è l’ultima cosa che vorremmo e probabilmente anche la più difficile. Se però possiamo imparare a lodare Dio anche quando le cose sono difficili, scopriremo che a sua volta Lui ci darà la forza di affrontare e perfino accettare quei momenti problematici, confidando nel bene che alla fine Lui ne ricaverà.14
Il versetto che dice che Dio dimora nelle lodi del suo popolo15 serve a ricordarmi che quando sono grata riconosco che Dio vive in me e, per la sua grazia e la sua potenza, ci dà la forza di superare qualsiasi cosa e di essere “più che vincitori in virtù di colui che ci ha amati”.16
Una parola di lode che viene spesso usata nelle Scritture è “magnificare”. Il salmo 34,3, per esempio, dice: “Magnificate con me l’Eterno, ed esaltiamo tutti insieme il suo nome”. Quando si guarda un oggetto con una lente d’ingrandimento, lo si vede più grande. Questa è una buona illustrazione di cosa succede quando lodiamo Dio. La percezione che abbiamo di Lui e della sua presenza nella nostra vita si allarga. Quando la nostra visione è più focalizzata su Dio, sulla sua potenza e il suo amore per noi, tutte le nostre piccole preoccupazioni giornaliere e i nostri guai cambiano prospettiva.
Come ha scritto una volta Melody Beattie: “La gratitudine ci apre la pienezza della vita. Trasforma ciò che abbiamo in più che sufficiente. Trasforma il rifiuto in accettazione, il caos in ordine, la confusione in chiarezza. Può trasformare un pasto in un banchetto, una casa in un focolare, uno straniero in un amico. La gratitudine dà un senso al nostro passato, porta pace al presente e offre una visione per il futuro”. —Daveen Donnelly
Pubblicato originariamente sull’Ancora in inglese il 18 maggio 2021.
1 NR.
2 Isaia 61,3.
3 Salmi 22,3.
4 https://www.ibelieve.com/faith/what-does-it-mean-to-offer-god-a-sacrifice-of-praise-worshiping-in-the-tough-times-of-life.html.
5 Levitico 23,18; Giovanni 4,24.
6 Ebrei 13,15.
7 1 Timoteo 2,5.
8 Neemia 8,10.
9 Isaia 6,3.
10 https://unlockingthebible.org/2018/03/a-sacrifice-of-praise.
11 1 Tessalonicesi 5,18.
12 Filippesi 4,11.
13 1 Tessalonicesi 5,18.
14 Romani 8,28.
15 Salmi 22,3.
16 Romani 8,37.