Way Maker

Giugno 2, 2021

Steve Hearts

[Way Maker]

La canzone di Michael W. Smith “Way Maker” mi ha davvero incoraggiato e ispirato. Anche se l’avevo già sentita, per la prima volta ho riflettuto sulla potenza e sulla verità contenute nel suo messaggio.

Tu apri il cammino,
Tu fai prodigi,
mantieni le promesse,
Luce nell’oscurità
Sei il mio Dio
Ecco chi sei.

Trovo che queste parole edifichino molto la fede, specialmente in questo momento della mia vita, quando ho bisogno di qualcuno che mi “apra il cammino” per permettermi di vedere l’adempimento di alcune cose che il Signore mi ha promesso.

Recentemente ho lottato contro la sensazione di essere intrappolato o ingabbiato — come se fossi completamente circondato da muri alti che mi impediscono di andare avanti, specialmente con le nuove restrizioni causate dal Covid-19. Questa meravigliosa canzone, però, mi ha dato una spinta di cui avevo davvero bisogno e mi ha ricordato tutto ciò che Dio fa ed è. Mi ha anche fatto riflettere sulle molte storie bibliche che dimostrano che Lui apre il cammino, come quella di Giosuè alla battaglia di Gerico.

È normale sentirsi sopraffatti a volte, quando capiamo a fondo la realtà fisica delle circostanze e delle condizioni in cui viviamo. Immagino che Giosuè e i suoi seguaci debbano essersi sentiti un po’ così, quando arrivarono di fronte alla città di Gerico e videro com’era fortificata. Forse si sono sentiti momentaneamente intimiditi dalle sue mura torreggianti, sulle quali apparentemente avevano anche costruito delle case.1 È decisamente così che mi sarei sentito se fossi stato con loro.

Ma la fede di Giosuè fu aumentata quando uno dei comandanti celesti di Dio gli apparve con una spada in mano appena prima che gli Israeliti si avvicinassero alla città.2

In seguito, quando alcune spie entrarono a Gerico in ricognizione, Rahab disse loro che gli abitanti della città erano impauriti perché avevano sentito parlare di tutti i miracoli di conquista e liberazione che il Signore aveva fatto per il suo popolo fino ad allora.3

Giosuè e i suoi si sentirono rassicurati, sapendo che Dio era all’opera per loro, e ubbidirono fedelmente alle sue istruzioni di marciare per sette giorni intorno alla città e il settimo giorno di farlo sette volte e poi lanciare un grande urlo! Lo fecero e Dio fece cadere le mura della città, permettendo a Israele di entrarci e impadronirsene.

La lezione che ne traggo è che invece di rigirare le cose nella mente pensando a come le cose possono sembrare tetre o impossibili, posso fare dei giri di preghiera intorno alla mia situazione, mettendola regolarmente nelle mani del Signore. Posso anche lanciargli grida di lode nel mio cuore. Così facendo rilascio la potenza divina per abbattere le mura che m’impediscono di entrare in tutto ciò che Lui ha per me.

So che devo anche essere paziente e perseverare nella fede, specialmente quando mi sembra impossibile vedere le mani del Signore all’opera. Per questo mi piace questa strofa della canzone che ho menzionato sopra:

Anche quando non lo vedo, Tu sei all’opera
Anche quando non lo sento, Tu sei all’opera
Non smetti mai, non smetti mai la tua opera

Se ti senti ingabbiato o circondato da muri alti che sembrano impenetrabili, ricorda semplicemente che apparteniamo tutti a Colui che apre il cammino. Dobbiamo solo cercarlo pazientemente e seguire le sue istruzioni. Quando facciamo giri di preghiera intorno alle nostre situazioni e lanciamo grida di lode e di giubilo al suo nome, possiamo avere la certezza che al momento giusto abbatterà le mura, qualsiasi cosa rappresentino, aprendo il cammino là dove non ne esiste uno.

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 6 gennaio 2021.


1 Vedi Giosuè 2,15.

2 Vedi Giosuè 5,13–15.

3 Vedi Giosuè 2,9–11.

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