Peter Amsterdam
La presenza di Dio sulla terra nel Vecchio Testamento era visibile nella colonna di fumo e di nuvole, nei tuoni e nei fulmini sul Monte Sinai, nel roveto ardente. Gesù, fu la presenza di Dio sulla terra durante la sua vita. Dal giorno della Pentecoste, lo Spirito Santo, ha dimorato in quelli che sono nati dallo Spirito, che sono entrati nel regno di Dio per aver accettato Gesù come loro Salvatore. Lo Spirito di Dio nei credenti è stato la principale manifestazione della presenza divina sulla terra dopo l’ascensione al cielo di Gesù.1
Lo Spirito Santo è presente nei credenti e influenza la loro vita in vari modi. La nostra testimonianza agli altri di Gesù e del dono divino della salvezza è potenziata dallo Spirito. Il nostro rapporto con altri cristiani nella fratellanza, nel culto e nella collaborazione per la testimonianza, dentro la chiesa o nello svolgimento del ministero, è favorito dai doni dello Spirito Santo.
Lo Spirito ha un ruolo importante nel nostro percorso personale con il Signore, nella nostra crescita spirituale e nel modo in cui conduciamo la nostra vita in congiunzione con la volontà e le vie di Dio. Lo Spirito di Dio dirige e guida ognuno di noi personalmente. Lo Spirito ci istruisce e ci dà comprensione. Grazie allo Spirito abbiamo la garanzia che siamo figli di Dio, che dimoriamo in Lui e che Lui dimora in noi. Lo Spirito Santo ha un ruolo importante nella vita di ognuno di noi.
Il ruolo dello Spirito nella testimonianza
Subito prima di salire al cielo, Gesù diede istruzioni ai suoi discepoli perché tornassero a Gerusalemme e “aspettassero la promessa del Padre”, dicendo loro che sarebbero stati battezzati con lo Spirito Santo.2
Poi spiegò che quando lo Spirito fosse venuto su di loro, avrebbero ricevuto potenza per testimoniare.3
Nel giorno della Pentecoste lo Spirito discese sui discepoli e con il tempo essi divennero testimoni a Gerusalemme, in Giudea, in Samaria e in tutto il mondo conosciuto. Ci sono numerose storie di come gli apostoli e i discepoli testimoniarono nella potenza dello Spirito Santo.
Lo Spirito di Dio che operò nella prima chiesa per raggiungere il mondo, che operò miracoli attraverso di loro, che li spinse a proclamare coraggiosamente il messaggio perfino davanti all’opposizione e al martirio, vive ancora oggi nei cristiani. Il mandato affidato ai primi discepoli, e a tutti i discepoli dopo di allora, è di parlare del Vangelo ad altri — e lo Spirito Santo ci dà la potenza e l’unzione per farlo.
Un autore ha scritto che lo Spirito Santo è uno “Spirito missionario”. Quando i cristiani sono disposti a parlare agli altri del Vangelo, lo Spirito di Dio può riempirli della forza di andare oltre se stessi e diventare testimoni.4
L’incarico di testimoniare è chiaro, la potenza per testimoniare è presente nello Spirito Santo; quando facciamo la nostra parte, quando scegliamo di condividere il Vangelo con gli altri, allora riceviamo la potenza e l’unzione dello Spirito per dare il messaggio alle anime smarrite e bisognose. Grazie alla nostra testimonianza, altri ascoltano la voce dello Spirito di Dio che li chiama alla salvezza, a diventare figli di Dio e a vivere con Lui in eterno.
I doni dello Spirito
Lo Spirito Santo ci dà alcuni doni per metterci in grado di assistere gli altri, sia quelli a cui testimoniamo, sia altri cristiani con cui collaboriamo e abbiamo fratellanza. I doni dello Spirito sono citati ed elencati in sei diversi passi delle Epistole.5 Questi elenchi citano vari doni, oltre ad alcuni incarichi o a chiamate diverse, come apostoli o evangelisti, e affermano che sono concessi per il bene comune.6
I doni elencati sono la chiamata come apostolo, profeta o insegnante, oltre a miracoli, guarigione, servizio, amministrazione, lingue, parole di saggezza, parola di conoscenza, fede, discernimento degli spiriti, interpretazione delle lingue, talento di evangelista o di pastore, incoraggiamento, collaborazione, guida, misericordia, matrimonio, celibato, eloquenza e servizio. Questi ultimi due, menzionati nella prima epistola di Pietro, possono essere visti come un riassunto dei doni in termini generali.
“Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli è fornita da Dio, affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo”.7
Tutti questi doni possono essere usati nel nostro ministero di raggiungere gli altri con il Vangelo e nel nostro servizio al Signore e gli uni agli altri. Ognuno d’essi è un dono che lo Spirito Santo fa alle persone. Provengono tutti dalla mano di Dio e hanno grande valore nella nostra vita e nel nostro servizio agli altri.
Crescita spirituale
La presenza dello Spirito Santo nella nostra vita causa una crescita progressiva verso la pietà interiore. Dio è santo e il suo Spirito ci spinge a condurre la nostra vita in maniera da emulare la sua natura e il suo carattere. Cresciamo nella fede quando mettiamo in pratica la Parola di Dio nella nostra vita quotidiana, quando facciamo scelte e prendiamo decisioni in linea con la volontà, la Parola e il carattere di Dio. Facendo questo, facciamo progressi verso la santità e “siamo trasformati nella sua stessa immagine [divina] di gloria in gloria, secondo l’azione del Signore, che è lo Spirito”.8
Il frutto, o l’effetto, dello Spirito Santo dentro di noi è che diventiamo più amorevoli, gioiosi, calmi, pazienti, cortesi, buoni, fedeli, gentili e che abbiamo più autocontrollo. In breve, diventiamo più pii e devoti, o santi. Con un maggior autocontrollo, siamo più in grado di evitare di arrabbiarci con gli altri e di essere impazienti, scortesi, indifferenti e pieni d’odio. Siamo meno portati a comportarci in maniera da ferire gli altri, o noi stessi, mediante gesti e atteggiamenti negativi o cattivi. Riusciamo a trascendere maggiormente la nostra innata natura peccatrice.
Quando ci sottomettiamo alla guida dello Spirito nella nostra vita quotidiana, quando facciamo le giuste scelte morali, applicando i principi della Parola di Dio, cresciamo progressivamente nel nostro cammino con il Signore. Lo Spirito Santo opera dentro di noi per aiutarci a fare le scelte giuste, dandoci la forza di resistere al peccato e di scegliere di comportarci in maniera più devota. Il peccato e la tentazione a peccare non saranno mai sradicati dalla nostra vita; tuttavia, man mano che cresciamo spiritualmente e con l’aiuto dello Spirito Santo siamo sempre più in grado di resistere e non cedere a essi.
La presenza dello Spirito
Nel libro degli Atti, lo Spirito Santo scese sui credenti e li riempì in maniera molto chiara. La presenza dello Spirito oggi continua a manifestarsi in vari modi nella vita dei credenti. Queste manifestazioni si notano nei doni spirituali da esso concessi e attraverso miracoli, segni e prodigi. “Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volontà”.9
Vediamo la presenza dello Spirito Santo dentro di noi grazie alla testimonianza da esso resa che siamo figli di Dio e che Lui è nostro Padre;10 che dimoriamo in Dio e Lui dimora in noi;11 e mediante la caparra, o la garanzia, della promessa dell’eternità con il Padre. “È Dio, il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori”.12
Mantenere la presenza dello Spirito nella nostra vita
Una bella citazione dello scrittore Wayne Grudem dice:
Essere pieni dello Spirito Santo vuol dire essere pieni della presenza immediata di Dio stesso e quindi ci farà provare quello che prova Dio, desiderare quello che desidera Dio, fare quello che Dio vuole, parlare con la potenza di Dio, pregare e aiutare con la potenza di Dio e conoscere con la conoscenza che Dio stesso ci dà.13
Come cristiani abbiamo il privilegio di avere presente in noi lo Spirito Santo di Dio. Abbiamo ricevuto l’onore di fare del nostro corpo il tempio dello Spirito Santo, di avere la presenza di Dio nella nostra vita.
Anche se lo Spirito di Dio è presente nella nostra vita, il grado in cui manifesta la sua presenza dipende da ognuno di noi individualmente, da quanto ci apriamo alla sua influenza. Nel Vecchio Testamento ci sono esempi di persone nella cui vita c’erano la presenza e l’influenza dello Spirito Santo, ma i cui peccati lo fecero allontanare, come Sansone e Saul.
Nel Nuovo Testamento ci viene detto di non rattristare lo Spirito Santo e di non spegnerlo. La parola greca utilizzata da Paolo per spegnere, nella prima epistola ai Tessalonicesi è sbennymi, che significa estinguere, soffocare o sopprimere. L’apostolo li ammonisce a non farlo e a non impedire le opere dello Spirito Santo in loro e attraverso di loro. “Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione”.14 Lo Spirito di Dio non ci è imposto; la sua influenza invece può essere diminuita dalla nostra mancanza di ricettività, a causa di un peccato intenzionale, della mancanza d’interesse o di incredulità.
I benefici dell’intervento attivo dello Spirito Santo nella nostra vita sono molti. Lo Spirito influenza la nostra vita per il bene; ci aiuta a essere testimoni più efficaci e ad assistere meglio gli altri; ci rende più pii e ci aiuta a resistere al male e al peccato; ci trasforma in tabernacoli, o dimore, di Dio, così che altri possono vederlo in noi ed essere attirati a Lui. Questo “dono del Padre” che ci è stato offerto è il regalo inestimabile della presenza di Dio nella nostra vita.15 Che onore!16
Pubblicato originariamente nel luglio 2013.
Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 19 marzo 2020.
1 Wayne Grudem, Systematic Theology (Grand Rapids: InterVarsity Press, 2000), 636.
2 Atti 1,4–5.
3 Atti 1,8.
4 J. Rodman Williams, Renewal Theology: Systematic Theology from a Charismatic Perspective, Vol. 2 (Grand Rapids: Zondervan, 1996), 249.
5 Vedi 1 Corinzi 12,8–10, 28; Efesini 4,11; Romani 12,6–8; 1 Corinzi 7,7; 1 Pietro 4,11.
6 1 Corinzi 12,4.7.11.
7 1 Pietro 4,10–11.
8 2 Corinzi 3,18.
9 Ebrei 2,4.
10 Romani 8,16.
11 1 Giovanni 3,24.
12 2 Corinzi 1,21–22.
13 Grudem, Systematic Theology, 649.
14 Efesini 4,30.
15 Giacomo 1,17.
16 Il concetto generale di questo articolo è basato sul capitolo 30 di “The Work of the Holy Spirit”, dal libro Systematic Theology, An Introduction to Biblical Doctrine, by Wayne Grudem.