Sii tutto quello che puoi essere

Settembre 11, 2020

Dalla serie Roadmap

[Be All You Can Be—Part 1]

Ogni persona è diversa. Ogni persona è unica. Ognuno di noi ha doni, vocazioni e ministeri diversi. Tu sei una creazione unica e il Signore, nella sua saggezza, sapeva quel che faceva quando ti ha creato così come sei. Vuole usare la tua individualità e i talenti che ti ha dato e aiutarti a svilupparli, così che tu possa andare oltre e approfittare al massimo della tua situazione.

Vuole che tu sia tutto quello che puoi essere. Vuole che ti sforzi di dare il meglio di te. Il che significa prendere i tuoi doni, i tuoi talenti, le tue esperienze di vita particolari e farne qualcosa, investirli e farli rendere al massimo. Significa non accontentarti delle cose a metà, del quasi o del pressappoco, ma voler usare la vita al massimo e al meglio.

Perché accontentarti di arrivare solo fino a un certo punto? Perché non essere il meglio di quello che puoi essere? C’è una certa felicità, un certo appagamento che ricompensa chi si spinge oltre, chi dà tutto di sé per raggiungere un obiettivo più elevato. Spesso le conquiste più stupende sono il risultato di centinaia o perfino migliaia di piccoli sacrifici e decisioni corrette. Qualsiasi cosa grande nella vita ha un costo, un costo che spesso t’impone di arrancare giorno dopo giorno, che piova o tiri vento, non importa come ti senti.

Ogni grande uomo o donna che ha fatto strada e realizzato grandi cose l’ha fatto con anni di lavoro duro e sacrifici, di visione, determinazione e fedeltà. Se siamo disposti a imparare questo, allora abbiamo capito il segreto del successo in qualsiasi situazione in cui ci possiamo trovare, perché avremo imparato cosa significa sfruttare al massimo le circostanze, essere all’altezza della situazione, essere tutto quello che possiamo essere e raggiungere il meglio di noi stessi, per grazia di Dio.

Ne hai la stoffa. Il Signore ti ha dato la personalità, i doni e le caratteristiche particolari che hai, perché sapeva che quando davi tutto a Lui poteva usare tutto quello che sei e che hai imparato e realizzato, per arricchire non solo la tua vita, ma anche quella di molti altri. Ha grandi piani per te.

Molti superano le difficoltà

Ecco alcuni brani del libro Developing the Leader within You [Sviluppa il leader che c’è in te], di John C. Maxwell.

Molti dei Salmi nacquero dalle difficoltà. La maggior parte delle Epistole fu scritta in prigione. La gran parte dei pensieri più eccelsi dei pensatori più illustri di tutti i tempi dovette passare attraverso il fuoco. Bunyan scrisse Il pellegrinaggio del cristiano mentre era in prigione. Florence Nightingale, troppo malata per alzarsi dal letto, riorganizzò gli ospedali inglesi. Semiparalizzato e in costante pericolo di apoplessia, Pasteur attaccò instancabilmente le malattie. Per la maggior parte della sua vita lo storico americano Francis Parkman patì sofferenze così intense da non poter lavorare per più di cinque minuti per volta. La sua vista era così rovinata che riusciva a scrivere solo a caratteri cubitali, ma compose venti eccellenti volumi di storia.

Affonda un uomo nelle nevi di Valley Forge e hai un George Washington. Allevalo in estrema povertà e hai un Abramo Lincoln. Colpiscilo con paralisi infantile e hai un Franklin D. Roosevelt. Ustionalo così gravemente che secondo i medici non camminerà più e hai un Glenn Cunningham, l’uomo che stabilì il record mondiale dei 1.500 metri nel 1934. Fallo nascere in una società piena di discriminazione razziale e hai un Booker T. Washington, un George Washington Carver o un Martin Luther King Jr. Chiamalo ritardato e ottuso — impossibile da educare — e hai un Albert Einstein.

Uno studio fatto su trecento persone di grande successo — persone come Franklin D. Roosevelt, Helen Keller, Winston Churchill, Albert Schweitzer, Mahatma Gandhi e Albert Einstein — rivela che per un quarto avevano handicap come cecità, sordità o una menomazione agli arti. Per tre quarti erano nati in miseria, provenivano da famiglie divise, o quanto meno venivano da situazioni estremamente difficili o burrascose.

Perché queste persone di successo superarono i loro problemi, mentre migliaia d’altre sono schiacciate dai loro? Perché rifiutarono di accettare le comuni scuse per l’insuccesso. Trasformarono gli ostacoli in trampolini. Si resero conto che non potevano decidere ogni circostanza della vita, ma potevano stabilire il proprio atteggiamento in ogni circostanza.

Ecco un brano dal libro Developing the Leaders around You [Crea i leader intorno a te], anche questo di John. C. Maxwell.

Nessuno, dicevano gli esperti, sarebbe mai riuscito a correre i 1.500 metri in meno di quattro minuti. Poi, nel 1954, un giovane studente di medicina di nome Roger Bannister fece l’impossibile, infrangendo quella barriera. Oggi ogni corridore di classe mondiale può correre quella distanza in meno di quattro minuti. Perché? Perché un uomo decise di continuare a migliorare. Un uomo decise di pagare un prezzo per migliorare. Era deciso a essere il primo a farlo. Di conseguenza creò il clima adatto per i vincenti che vennero dopo di lui.

Superare gli ostacoli

Forse sei scoraggiato; le cose per te non vanno bene. Ecco la storia di un’altra persona che prese gli ostacoli e le difficoltà che la vita gli metteva davanti, li capovolse e li usò come un trampolino per il successo.

Nel 1938, quando era ancora a scuola, il signor Honda impegnò tutto ciò che gli apparteneva e cominciò a lavorare su una speciale fascia elastica per i pistoni, che avrebbe potuto vendere alla Toyota.

Lavorò giorno e notte per farlo e spesso dormiva nel suo laboratorio. Diede in pegno perfino i gioielli di sua moglie per restare in affari.

Quando alla fine sviluppò la fascia elastica e la presentò alla Toyota, gli dissero che non era all’altezza dei loro standard. Ritornò a studiare per due anni per migliorare il progetto, dopo di che la Toyota gli concesse un contratto.

Poi iniziò la Seconda Guerra Mondiale e Honda non riuscì a ottenere il cemento per costruire una fabbrica e iniziare la produzione in massa del suo nuovo progetto. Con la sua squadra inventò un nuovo tipo di cemento.

La fabbrica di Honda fu bombardata due volte e lui dovette ricostruirla. Quando le bombe cadevano, lui e la sua squadra ne raccoglievano le carcasse, che chiamavano “regali del Presidente Truman”, perché fornivano il materiale grezzo per il processo di fabbricazione.

Alla fine la fabbrica fu distrutta da un terremoto e lui dovette vendere l’intera operazione alla Toyota.

Nel Giappone post-bellico la benzina era molto scarsa e Honda non poteva usare l’auto per trovare cibo per la sua famiglia, così per andare in giro collegò un piccolo motore alla sua bicicletta.

Molte persone gli chiesero di fare una “bicicletta a motore” anche per loro. La richiesta era tale che decise di aprire una fabbrica per produrle, ma non aveva il capitale necessario. Così scrisse una lettera personale a tutti i diciottomila negozi di biciclette del Giappone, spiegando la sua nuova invenzione. Ne convinse cinquemila a dargli il capitale necessario a costruire la fabbrica.

Il suo motore modificato ebbe successo da un giorno all’altro, tanto da meritare a Honda un premio dall’imperatore. Oggi la Honda impiega oltre centomila persone in tutto il mondo, tutto grazie alla determinazione del suo fondatore nel prendere decisioni importanti e perseguire i suoi obiettivi.

Honda una volta disse: “Molte persone sognano il successo. Io credo che lo si possa ottenere solo dopo ripetuti insuccessi e autoanalisi. Il successo è solo l’un percento del lavoro, il resto è fatto di coraggio per superare gli ostacoli. Se non li temi, il successo arriverà da solo”. L’attuale prosperità della Honda Motor Company dimostra la verità delle parole del suo fondatore.1

“C’è un certo intervallo tra stimolo e reazione. In quell’intervallo c’è il nostro potere di scegliere la reazione che avremo. In essa giacciono la nostra crescita e la nostra libertà”. —Viktor Frankl

Che scelta farai oggi per essere tutto quello che puoi essere?

Roadmap era una serie di video creati da LFI per giovani adulti, pubblicato originariamente nel 2010. Adattato e ripubblicato sull’Ancora in inglese il 9 gennaio 2020.

1 Il leggendario uomo d’affari Soichiro Honda morì il 5, agosto 1991. Nel corso della sua vita ottenne un gran numero di risultati, tra i quali 470 invenzioni e 150 brevetti, lauree onorarie alla Michigan Technical University e all’Ohio State University, la massima onorificenza del suo paese (il Nastro Azzurro del Giappone) e molti altri. Partendo da soli $3.200, creò un’azienda con un reddito annuale di oltre trenta miliardi di dollari. (https://astrumpeople.com/soichiro-honda-biography-a-great-history-of-japanese-car-manufacturer.)

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