Avvicinarsi a Dio

Agosto 5, 2020

Compilazione

[Drawing Near to God]

Il modo in cui Dio cammina in mezzo a noi e parla con noi fa parte di come il regno di Dio è in mezzo a noi.1 Il nostro rapporto con Dio non è rapporto consumistico. Non consumiamo i meriti di Cristo o i servizi della chiesa. Siamo partecipanti, non spettatori. Di conseguenza cerchiamo di interagire con Dio in un rapporto in cui ascoltiamo e parliamo. […] Questa interazione fa parte della nostra amicizia con Dio.

In ultima analisi, niente è più importante nella vita pratica di un cristiano della fiducia nei rapporti individuali di Dio con ogni singola persona. […] Il racconto biblico presenta sempre il rapporto tra Dio e il credente più come un’amicizia o un legame familiare che il semplice accordo di una persona di prendersi cura dei bisogni di un’altra. […]

Dio avrebbe potuto creare un mondo di robot invece di persone libere che lo amano e capiscono il suo intervento nel regno e nel loro lavoro; ma allora non ci sarebbero conversazioni. Ci sarebbero soltanto direttive e conformità. Questa immagine priva le persone dell’iniziativa e della libertà che fanno parte di una vera amicizia con Dio: una creatività collaborativa. C’è una subordinazione a Dio? Sì, ma non è una direttiva fissa che non offre possibilità di un’iniziativa da parte della persona. […]

Se interpretiamo quella conversazione semplicemente come Dio che ci dice cosa fare, non comprenderemo l’importanza di parlare a Dio e stare ad ascoltarlo. La preghiera invece è uno scambio sincero tra persone che fanno le cose insieme. Io e Dio lavoriamo insieme e sta a me invocare la sua potenza in questa attività. Un’attività svolta insieme è la chiave per comprendere il modo in cui scorre una conversazione. In queste conversazioni parliamo di altre cose oltre a ciò che Dio vuole che facciamo oggi. Parliamo delle cose che succedono, di cose interessanti o di cose tristi. La maggior parte delle conversazioni tra Dio e gli esseri umani serve ad aiutarci a capire le cose. Dio si mette in relazione con il suo popolo per aiutarlo a crescere e svilupparsi.

Specificamente, nei nostri tentativi di capire il modo in cui Dio ci parla e ci guida, dobbiamo soprattutto avere la convinzione che imparare ad ascoltare Dio serve soltanto se unito a un certo tipo di vita, una vita fatta di un’amorevole unione con il Re e gli altri suoi sudditi nel regno dei cieli. Non dobbiamo dimenticare che il fatto che Dio ci parli è destinato a svilupparsi in un rapporto libero e collaborativo tra persone mature che si amano con la ricchezza di un sincero amore agape. Dobbiamo quindi imporci come obiettivo principale non soltanto di ascoltare la voce di Dio, ma di diventare persone mature impegnate in un rapporto amorevole con Lui. Solo così lo ascolteremo nel modo giusto. —Dallas Willard

Dal nostro buio alla sua luce

Dio invita ognuno di noi a essere una luce per le persone che vivono nelle tenebre, ma a volte deve far attraversare le tenebre anche a noi, per insegnarci a dipendere totalmente dalla sua luce.

Oswald Chambers ha detto: “Se voglio avvicinarmi al terreno sacro, devo entrare nello stato d’animo giusto: l’eccellenza di un cuore rotto”. I nostri cuori si rompono quando pensiamo di aver mancato il nostro destino. Soffriamo per il nostro scopo irrealizzato. Dio però perfeziona il nostro cuore quando soffriamo. Ci rende umili e compassionevoli, due caratteristiche che è necessario possedere per avere successo nella vocazione che ci ha dato.

Non abbiate paura del processo di perfezionamento che vi prepara alla chiamata di Dio nella vostra vita. Vi renderà fermi, vi fortificherà e vi stabilirà saldamente.2 Vi basterà rimanere saldi in mezzo al fuoco e sarete purificati, plasmati, umiliati e preparati per ciò che vuole farvi fare. Se camminate passo dopo passo con Dio, supererete quei momenti con una percezione della sua presenza e della sua potenza che ne faranno valere la pena. Vi metterà sulla strada della grandezza. […] Una persona grande che è un servo: “Ma tra di voi non sarà così; anzi chiunque tra di voi vorrà diventare grande sia vostro servo”.3

Quando nei nostri momenti di adorazione riconosciamo la grandezza di Dio, invitiamo la sua grandezza a vivere in noi. Quando obbediamo a Dio lo serviamo, Lui fa grandi cose attraverso di noi. Questo è il tipo di grandezza che Dio vuole che abbiamo nella nostra vita. Se avete udito la chiamata di Dio alla grandezza anni fa e l’avete seguita fedelmente, non vuol dire che non potrete udire una chiamata nuova adesso. O forse Dio ridefinirà quella vecchia. In qualsiasi caso, avete bisogno di orecchie che odano. Se il vostro cuore non è vivo d’anticipazione per ciò che Dio farà attraverso di voi, forse il vostro udito s’è indurito a causa di ciò che è accaduto nella vostra vita. Trovate il tempo di stare da soli con il Signore e lasciate che vi parli di nuovo. —Stormie Omartian

Nella nebbia?

Ti stai confrontando con opzioni, scelte e decisioni, ma non hai idea della direzione da prendere? Forse non ti rendi neanche conto di quello che vuoi esattamente. Sai di volerti muovere nella direzione che il Signore ti sta mostrando, ma non sai di preciso che direzione sia. Ti dibatti, non sapendo dove andare, cosa fare o come farlo. Non vedi abbastanza in là da prevedere il risultato di ogni scelta e dove ognuna d’esse ti condurrà. Senti di non avere informazioni sufficienti a prendere una decisione. Sei sotto pressione perché devi decidere qualcosa al più presto; vedi i vantaggi e gli svantaggi di ogni opzione, ma non hai una chiara indicazione di quale sarà la migliore, e il Signore non te l'ha ancora rivelato con certezza.

Una volta, mentre chiedevamo direzioni al Signore, Lui ci disse: “Quando guidate nella nebbia e non potete vedere dove state andando, la cosa migliore da fare è fermarsi ad aspettare che la nebbia si alzi. Se provate a continuare, correte un rischio. Questo periodo è un po' così: non saprete esattamente cosa c'è davanti, finché la nebbia non si sarà alzata. È semplicemente un momento in cui dovete stringervi forte a Me e avere fiducia. Continuate a confidare, abbiate fede, guardate a Me e aspettate”.

Sentendo il consiglio di Chi sa e vede ogni cosa, tirammo un sospiro di sollievo. Ci ricordò il verso: “Spera fermamente nell'Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore”.4 Sapevamo di fare la cosa giusta aspettando che Lui dissolvesse la nebbia, invece di prendere decisioni mentre non ci era possibile vedere chiaramente davanti a noi. E Gesù diede forza ai nostri cuori, come aveva promesso, e ci diede la sua pace.

Sono sicura che vi ricorderete di tutte quelle volte nella vostra vita in cui avete dovuto prendere certe decisioni, ma sembrava che non riusciste a trovare la risposta; ma dopo aver atteso in preghiera e con fede, fidandovi che il Signore vi sarebbe venuto in aiuto, alla fine Lui vi ha mostrato la strada — e siete stati molto lieti di aver atteso e confidato. L'attesa è un elemento importantissimo in una vita di fede. Non è facile, ma fa parte del procedimento che Dio usa per istruirci, insegnarci pazienza, edificare il nostro carattere e avvicinarci a Lui.

 

La prossima volta che vi troverete in una situazione di stallo, o in attesa che succeda qualcosa, pensate a uno di questi versetti e fatevi coraggio! La nebbia si alzerà — è sempre così! —Maria Fontaine

Pubblicato sull’Ancora in inglese l’8 ottobre 2019.


1 Luca 17,21.

2 1 Pietro 5,10.

3 Matteo 20,26.

4 Salmi 27,14.

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