Compilazione
La vita curva e serpeggia, stravolge i luoghi che pensiamo saranno piatti e facili. Perché la vita è così. A volte ci coglie di sorpresa.
Alla fine dei conti, immagino sia per questo che non mi piace ricevere sorprese. Non sopporto di essere colto alla sprovvista. Mi fa sentire esposto e pieno di timore. Lentamente, però, sto imparando che non è poi sempre un male essere colti di sorpresa.
Quella posizione vulnerabile ci ricorda che abbiamo bisogni superiori alle nostre possibilità. Sentirci un po’ esposti e timorosi ci ricorda che abbiamo bisogno di Dio. Disperatamente. Completamente.
Ed è in quello spazio tra quello che pensiamo di poter gestire da soli e quello che non possiamo, be’, è lì che la fede ha l’opportunità di far crescere le sue radici in profondità. Radici che penetrano nella speranza, nella gioia e nella pace che solo Dio può offrire.
La mia fede non deve soltanto diventare grande, deve diventare profonda. Sì, ho bisogno di radici di fede profonde, come il credente in Geremia 17,7-8: “Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno! Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell’anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di portare frutto".
E come possiamo avere radici profonde?
Produciamo radici spirituali profonde nello stesso modo in cui un albero produce radici materiali profonde. Le radici di un albero affronteranno la fatica e lo sforzo di scavare in profondità solo quando in superficie non c’è abbastanza acqua da soddisfarlo. Si può trovare acqua nei punti più profondi. Ma il premio di affrontare le difficoltà di arrivare a quell’acqua in profondità è che le radici profonde potranno aiutare l’albero a sopportare i venti furiosi delle tempeste più violente quando arriveranno.
E arriveranno. Un albero che ha delle radici superficiali corre il grave pericolo di essere abbattuto e sradicato.
Noi siamo praticamente così. Ricerche superficiali produrranno una fede superficiale e ci lasceranno vulnerabili alle cadute. Ricerche profonde, invece, produrranno una fede profonda e ci daranno i mezzi per resistere saldamente, qualsiasi cosa succeda.
Radici profonde ci mantengono sicuri dell’amore di Dio quando arriva la paura.
Radici profonde ci ancorano con la verità che Dio è in controllo quando le sorprese soffiano come venti impetuosi.
Radici profonde ci mantengono saldi nella pace di Dio durante le tempeste che non abbiamo potuto prevedere.
Radici profonde trovano nutrimento nella grazia di Dio quando la superficie diventa incredibilmente arida.
Radici profonde permettono alla fede in Dio di crescere come non era possibile in precedenza.
Sto imparando a non avere così tanta paura di quello che potrebbe esserci dietro l’angolo. Anche se mi coglie alla sprovvista. Chiudo gli occhi e sussurro al Signore… ancora più profondamente. Lysa TerKeurst[1]
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Nelle varie stagioni della vita a volte sbocciamo e fioriamo, altre volte i nostri rami restano nudi e le radici sono costrette a penetrare più a fondo per sopravvivere all’inverno. Dopo l’inverno viene sempre la primavera, però. Se in questo momento ti trovi in una stagione di scarsità, forse Dio la sta usando per mostrarti la sua bontà. Forse vuole mostrarti la sua fedeltà e la bellezza del dipendere da Lui. È il tuo buon pastore (e anche il mio) e si prenderà cura di noi. —Marie Alvero
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Sono cresciuta in una fattoria nello stato di New York e ho passato molto tempo ad arrampicarmi sugli alberi e ad aggirarmi nei boschi, ammirando le doti artistiche di Dio. Davanti a casa nostra, nel prato dall’altra parte della strada, c’era un albero maestoso. Un giorno mio padre mi spiegò che la sua chioma era un’immagine speculare e simmetrica del suo sistema di radici sotterranee. Se ci fosse stato un impedimento allo sviluppo delle radici, esso si sarebbe riflesso nella parte dell’albero visibile fuori dal terreno. L’albero era bello perché aveva un sistema di radici efficiente.
Ho pensato spesso a come gli alberi hanno un parallelo nella nostra vita. Noi attraversiamo dei cicli molto simili alle stagioni: un inizio vivo e luminoso, come i germogli teneri della primavera; un momento di prosperità, come gli alberi rigogliosi dell’estate; dei momenti di splendore, come gli alberi autunnali dai colori sgargianti; e dei momenti brulli, come la desolata bellezza dei rami coperti di neve invernale, che finirà per far posto alla primavera e a una nuova vita.
Anche noi abbiamo bisogno di un sistema invisibile di radici nel nostro mondo spirituale. È il nostro collegamento con Dio che ci nutre e ci aiuta a portare frutto nella vita. Egli ci nutre quando siamo verdeggianti, rigogliosi e in crescita, ci aiuta ad arrenderci alla perdita delle nostre foglie in autunno e ci mantiene in vita durante gli inverni apparentemente interminabili, così che possiamo dar vita al miracolo di nuovi germogli in primavera. Quando il nostro spirito è ben radicato in Dio e ricaviamo nutrimento dalla sua Parola, gli effetti si fanno vedere nei rami della nostra vita. —Joyce Suttin
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Guardate gli alberi. Ho fatto molti tipi diversi di albero, ma ognuno d’essi è utile. Ogni albero ha uno scopo preciso. Alcuni servono per la loro ombra. Altri servono come protezione dal vento. I bambini usano alcuni alberi per costruire fortini, per arrampicarsi o per attaccarci un’altalena o per dondolare su una corda. Gli alberi hanno molti frutti diversi: mele, arance, pompelmi, limoni. Anche se sono tanto differenti e sono creati per scopi diversi, ogni albero è importante per Me.
Man mano che un albero cresce e le sue radici si spingono in profondità, i rami si allargano e la sua altezza aumenta, diventa sempre più robusto. Anche se ci vuole tempo, diventa un albero forte che mi sarà utile. Non potete vederlo crescere, ma lo sta facendo. Sta realizzando lo scopo che gli ho affidato, assorbendo acqua e sole.
Voi siete come alberi, ognuno di voi è destinato a uno scopo ben preciso nel mio regno, anche se diverso, con doni e talenti diversi. Il regno non può essere costituito soltanto da meli o aranci o pini o querce. Nel mio regno sono necessari molti alberi, perché ci sono molti incarichi, quindi vi ho fatto tutti diversi.
A volte vi chiedete: “Perché mi hai fatto così?” Vi ho fatto con punti forti e punti deboli ben precisi; punti forti da usare per la mia gloria; punti deboli per portarvi più vicino a Me. Ma sappiate che vi ho fatto così come siete e come voglio che siate.
Tu sei un albero speciale nel mio regno, destinato allo scopo che gli ho affidato. Ogni albero è importante nel mio regno ed è progettato per uno scopo ben preciso. Sii un albero felice per Me!
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Benedetto l’uomo che confida nell’Eterno e la cui fiducia è l’Eterno! Egli sarà come un albero piantato presso l’acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgerà quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell’anno di siccità non avrà alcuna preoccupazione e non cesserà di portare frutto. —Geremia 17,7-8
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 30 luglio 2019.