Maria Fontaine
“Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”. —Giovanni 15,12
Anche se amarci gli uni gli altri è un comandamento del Signore, l’amore che ci dà per farlo è un premio, perché è il suo meraviglioso amore per noi che ci permette di riversarlo sugli altri. “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo”.1 Quell’amore caldo, sicuro, abbondante, sincero — con cui ci premia quando ci apriamo a Lui e lo riceviamo — è così grande che non ne perdiamo neanche un po’ quando lo condividiamo, e continua a riversarsi su di noi e sugli altri.
Con la sua Parola, il Signore ci ha dato un intero manuale per imparare ad amare. Ci incarica di crescere nel nostro amore per gli altri. Dobbiamo ricevere noi stessi il suo amore per poterlo dare ad altri. Dobbiamo permettere al suo Spirito di operare in noi e attraverso di noi per riuscire a capire il cuore di un’altra persona.
L’amore del Signore non ha fine e non ha limite e la sua Parola dice che un giorno la conoscenza di Lui e del suo amore riempirà la terra come le acque riempiono il mare.2 Come facciamo a traboccare del suo amore? Comincia tutto quando ci rivolgiamo a Lui e ci avviciniamo a Lui, quando lo cerchiamo e lo mettiamo al primo posto nella nostra vita — quando lo amiamo con tutto il cuore.
Se tu avessi qualche dubbio sul piano divino per la tua vita, ti basterebbe semplicemente guardare le cose meravigliose che dice di ognuno di noi nella sua Parola. Ti ha scelto “prima della fondazione del mondo”, ha riversato su di te “le ricchezze della sua grazia”, perché siamo “stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà”.3 Che vocazione, che ministero, che incarico!
Se pensiamo a quanto tempo fa risale l’inizio del mondo, il Signore deve aver contato che ognuno di noi faccia la sua parte per svolgere il suo piano, perché l’ha progettato così tanto tempo fa. Ma non possiamo condividere efficacemente il suo amore con gli altri se prima non lo proviamo noi stessi; e uno dei modi principali con cui possiamo farne prova è restare in silenzio e permettergli di riempirci mentre restiamo in amorevole comunione con Lui. Possiamo riempirci solo se restiamo fermi in silenzio; possiamo amare gli altri solo per mezzo della sua potenza e della sua grazia, perché il nostro amore da solo non basta. È il Signore che ci dà la potenza del suo amore, questo suo grande dono, per portare a termine il grande incarico che ci ha dato: mostrare il suo amore al mondo e amarci gli uni gli altri.
Forse ti chiedi: “Perché non possiamo semplicemente concentrarci sull’amare le anime smarrite, senza preoccuparci di amarci a vicenda? Dopotutto conosciamo tutti il Signore e abbiamo la sua Parola; dovrebbe bastare”. Evidentemente non basta, perché non solo abbiamo bisogno di questo amore in forma umana, di questo amore in azione nella nostra vita, ma il Signore dice che è così che raggiungeremo il mondo, grazie all’amore che abbiamo gli uni per gli altri. Gesù ci dice: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”.4
È un’affermazione stupefacente! Non dice che se abbiamo amore per le anime smarrite le vinceremo a Lui; dice che dobbiamo anche avere amore gli uni per gli altri”.
C’è un gran buio sulla terra, ma c’è un grande amore nei nostri cuori. Il Signore ha ordinato che il suo amore ricopra la terra; non permetterà che le tenebre e il male vincano. Ma la nostra parte è far risplendere la luce della sua verità e del suo amore tra di noi, così che le persone del mondo lo vedano e si stupiscano che il vero amore esiste sul serio.
Il Signore è stato molto preciso nella sua Parola e sta a noi fare la nostra parte per esercitare l’amore che Lui ci ha donato. Forse questo non si tradurrà in opere visibilmente grandi o gloriose, ma nelle piccole cose della vita quotidiana – i piccoli gesti d’amore, le parole quotidiane di stima, i gesti di bontà che dimostrano la nostra attenzione — non solo per i nostri fratelli e le nostre sorelle nel Signore, ma anche per quelli che non fanno ancora parte della sua famiglia.
La sua Parola ci dice: “Così dunque, finché ne abbiamo l'opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede”.5 Quando si tratta di amare le persone con cui si lavora e si ha a che fare tutti i giorni, è molto più difficile. Alcune persone potrebbero avere abitudini che non ti piacciono, peculiarità che t’infastidiscono, tratti del loro carattere che ti causano frustrazione; ma ecco che il Signore ti mette vicino a loro e dice che sei responsabile di amarle e aiutarle quando puoi.
Ci sono individui intorno a noi che lottano contro lo scoraggiamento e hanno bisogno di comprensione, persone che si sentono sole, che sono malate e bisognose d’incoraggiamento. Tu puoi fare qualcosa per dimostrare un po’ di amore, di considerazione e di attenzione a ogni persona con cui vieni in contatto durante il giorno. Cerchiamo di non perdere l’opportunità di essere strumenti del suo amore, di essere le sue mani, i suoi piedi e la sua voce, di aiutare il prossimo e fargli vedere il suo amore.
Lui ha fatto tutto il possibile per aiutarci ad amare. Ci ha dato la sua unzione; quando la riceveremo e la utilizzeremo, potrà crescere e moltiplicarsi. Facciamo del nostro meglio per manifestare l’amore di Gesù gli uni agli altri e a chiunque incroci il nostro cammino. Permettiamogli di continuare a trasformarci e farci risplendere davanti agli altri con il suo amore, così che anche loro possano conoscere Gesù, o avvicinarsi di più a Lui. Prendiamolo in parola, muoviamoci per fede e vediamo in che posti meravigliosi ci guiderà!
Pubblicato originariamente nell’aprile 1995.
Adattato e ripubblicato in inglese il 24 giugno 2019.