Compilazione
Poiché gli esseri umani sono importanti per Dio, ognuno di essi ha un suo valore intrinseco ed essenziale. Tutti gli esseri umani, di qualunque sesso, razza, colore della pelle, o religione siano, sono creati uguali. Ogni persona porta in sé l’immagine di Dio e dovrebbe essere rispettata e trattata come tale. Il posto di una persona nella società o il valore che la società le attribuisce non hanno niente a che fare con il suo valore intrinseco.
Gli autori Lewis e Demarest lo spiegano così:
Ogni persona ha un valore e un significato temporale ed eterno inestimabile. Ognuna ha questo valore interiore inalienabile in quanto creazione divina fatta a immagine di Dio. Il suo valore supera quello del suo corpo meraviglioso o quello di essere l’animale più intelligente sulla terra. Il suo valore non diminuisce quando per qualche motivo e per qualche periodo non è utile alla società — che si tratti della sua famiglia, della sua chiesa o della sua nazione. Ogni essere umano vivente — che sia povero o ricco, femmina o maschio, istruito o non istruito, più chiaro o più scuro — ha un suo valore intrinseco perché è una persona eternamente esistente, attiva e spirituale come Dio.1
I neonati, i bambini, gli anziani, gli ammalati, i disabili, i ritardati mentali, i non-nati, gli affamati, le vedove e i carcerati, quelli con cui non si va d’accordo e perfino i nemici — ogni essere umano, qualunque siano le sue condizioni, le sue circostanze, o le sue convinzioni religiose — hanno la dignità di essere portatori dell’immagine di Dio e meritano (e dovrebbero ricevere) pari onore e rispetto da parte di tutti gli altri esseri umani. —Peter Amsterdam
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Durante il secondo mese del corso per infermieri, la professoressa sottopose i suoi studenti a un piccolo esame. L’ultima domanda li lasciò sconcertati. Chiedeva: “Qual è il nome di battesimo della donna che fa le pulizie nella scuola?”
Studenti e studentesse avevano visto la donna parecchie volte. Era alta, con i capelli scuri e sulla cinquantina, ma come facevano a sapere il suo nome? Prima della fine della lezione, uno degli studenti chiese se l’ultima domanda fosse valida per il voto finale.
“Assolutamente”, disse la professoressa. “Nella vostra carriera incontrerete molte persone. Tutte sono importanti. Meritano la vostra attenzione e la vostra premura, anche solo per un sorriso e un saluto”.
Gli studenti non dimenticarono la lezione. Impararono anche che la donna si chiamava Dorothy. —Anonimo2
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In un mondo in cui sembra che solo le persone con potere, prestigio o ricchezza sembrano contare, Dio offre una prospettiva diversa. […] Tutti sono importanti agli occhi di Dio. Nel mondo di Dio, nella sua famiglia, ognuno è importante. Lui si cura di tutti. È così che Dio pensa e opera. Di conseguenza anche nella sua chiesa ogni membro conta. La chiesa non può dire che una persona è più importante di un’altra. Gesù dice che i primi saranno ultimi e gli ultimi primi. Il mondo di Dio è un mondo di grazia. Il suo amore non dipende dalle nostre azioni. Anche quando ci allontaniamo da Lui, Dio continua ad amarci abbastanza da correrci dietro e riportarci a casa.
Un amore incondizionato come questo sembra strano e ha poco senso nel nostro mondo, in cui il valore è misurato in termini di posizione sociale e produttività. Dio però vede ogni persona come un figlio che ama. Dio ci vede come sue creature. Dio ci cerca, dovunque siamo e qualunque cosa siamo diventati. Un amore simile è oltre la nostra comprensione, tuttavia sappiamo che è reale perché, in Cristo, ci tocca tutti. È un grande motivo per festeggiare e rallegrarci! —Jerry Dykstra
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Sir Michael Costa fu un grande direttore d’orchestra del 19° secolo. Si racconta che un giorno stava dirigendo delle prove nelle quali l’orchestra doveva accompagnare un grande coro. A metà della sessione l’ottavino smise di suonare. Sembrava una cosa abbastanza innocente: dopotutto chi avrebbe notato la mancanza del minuscolo ottavino in mezzo al fragore di un gran numero di strumenti? All’improvviso Sir Michael fece tacere l’orchestra e il coro. “Fermi! Fermi! Dov’è l’ottavino? Cos’è successo all’ottavino?”
A volte possiamo sentirci come chi suona l’ottavino: non abbiamo molto fa offrire, anche se smettessimo il nostro lavoro nessuno lo noterebbe. Tuttavia il Grande Direttore ci nota e ha bisogno di noi per completare il suo capolavoro orchestrale. —Da storiesforpreaching.com3
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Quando ti senti poco più di un puntino sul globo, sappi che Dio vuole usare anche te per i suoi propositi, quindi tieni a cuore i seguenti quattro punti:
Tu hai dei talenti. In tutti noi c’è qualcosa che Dio vuole usare per il bene comune. Forse ti sembra di non avere talenti perché non hai delle competenze specifiche, come gli sport o la musica. I talenti, però, hanno forme diverse. Per esempio: essere pieni di gioia, far ridere gli altri e vivere con uno spirito grato sono tutti talenti. Qualsiasi cosa Dio possa usare per diffondere il suo amore è un talento.
Sei stato creato da Dio. Tutto ciò che Dio fa, lo fa con uno scopo. Dio non è irragionevole e non commette errori; di conseguenza la tua esistenza è stata assolutamente pianificata e voluta. Come dice Geremia 1,5: “Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto”. Anche se in questa vita forse non lo saprai mai, c’è uno scopo ben preciso e perfino bello per il fatto che lo sei.
Nessuno potrà mai prendere il tuo posto. Anche se siamo stati creati tutti a immagine di Dio, ognuno di noi è unico e irripetibile. In questa unicità diamo un’immagine di Dio che nessun altro può dare. Immaginatelo come un mosaico fatto di varie tessere. Dio è il mosaico e ognuno di noi è una piccola tessera. Se non c’è una sola piccola tessera, c’è un pezzo mancante. Perciò senza di te il mondo perderebbe il ritratto o l’immagine di Dio che tu sei stato chiamato a rappresentare.
Sei unico: Nessuno ha mai vissuto questo stesso momento, lì dove sei seduto adesso. La combinazione di te, dei tuoi geni, i tuoi pensieri e ogni momento che ha portato a questo ha creato una persona unica, te. E quel “te” che vive in questo momento è unico al 100%. Cosa farai con il tuo essere unico che Dio ha creato per portare amore al mondo? Solo tu puoi farlo, e nessun altro. Lo farai?
Anche se può essere vantaggioso esaminarci e chiederci se stiamo vivendo al massimo del nostro potenziale, non possiamo cadere nella bugia che il nostro potenziale non è sufficiente. La verità è che la tua vita è stata voluta, disegnata e formata dal Creatore, che nella sua saggezza ha ordinato ogni cosa, te compreso. —Justina Miller4
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 18 giugno 2019.
1 Gordon R. Lewis e Bruce A. Demarest, Integrative Theology, Vol. 2 (Grand Rapids: Zondervan, 1996), 172.
2 Riportato in “Heart At Work”, editori Jack Canfield e Jacqueline Miller.
3 http://storiesforpreaching.com/category/sermonillustrations/significance.
4 https://insider.pureflix.com/lifestyle/4-reasons-why-your-life-matters-to-god.