Compilazione
La parola caso è usata una sola volta nel Nuovo Testamento, da Gesù stesso nella parabola del Buon Samaritano. In Luca 10,31, Gesù disse: “Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada, ma quando lo vide, passò oltre dal lato opposto”.1 Questa parola, caso, è tradotta dal greco synkyrian, che è la combinazione di due parole: syn e kyrios. Syn significa “insieme con” e kyrios significa “supremo in autorità”. Una definizione biblica di caso sarebbe quindi: “ciò che è sistemato insieme dal provvidenziale arrangiamento delle circostanze da parte di Dio”.
Quello che a noi sembra un puro caso è in realtà un fatto sotto il controllo di un Dio sovrano che conosce il numero dei capelli su ogni capo.2 Gesù disse che non un solo passero cade a terra senza che nostro Padre lo noti.3 In Isaia 46,9-11 [NR] Dio afferma inequivocabilmente di avere controllo su ogni cosa: “Io sono Dio, e non ce n’è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me. Io annuncio la fine sin dal principio, molto tempo prima dico le cose non ancora avvenute; io dico: Il mio piano sussisterà, e metterò a effetto tutta la mia volontà; chiamo da oriente un uccello da preda, da una terra lontana l’uomo che effettui il mio disegno. Sì, io l’ho detto e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò”.
Quando consideriamo gli avvenimenti della vita, tendiamo a classificarli come “importanti” o “non importanti”. Molte persone non hanno alcun problema a credere che Dio controlli le “questioni importanti”, ma danno per scontato che un Dio così grande non si preoccuperebbe degli avvenimenti apparentemente insignificanti della nostra vita quotidiana. Quell’interpretazione, però, è colorata dai nostri limiti umani e non è sostenuta dalle Scritture. Per Dio non esistono avvenimenti privi d’importanza. Non ha bisogno di conservare le sue forze, perché la sua potenza è illimitata. La sua attenzione non è mai divisa tra alcune cose. Se Dio il Signore tiene nota di ogni passero,4 allora niente è troppo piccolo perché gli presti attenzione. Spesso è chiamato anche l’Onnipotente,5 un nome che denota potenza illimitata e dominio assoluto.
Gli esseri umani spiegano gli avvenimenti inaspettati e gli incontri improvvisi chiamandoli coincidenze. Ma solo perché noi siamo colti di sorpresa non significa che lo sia anche Dio. Le Scritture dicono chiaramente che Dio permette ai peccatori di commettere degli errori e mieterne le conseguenze, ma solo un Dio sovrano poteva promettere anche di far “cooperare tutte le cose al bene di quelli che amano Dio e sono chiamati secondo il suo disegno”.6 In modi noti solo a Lui, Dio prende anche i nostri errori e gli avvenimenti non pianificati e li intreccia perché realizzino il suo disegno.
Ai tempi del Vecchio Testamento, Dio spesso usava l’urim e il tummim, disposti sull’efod del sommo sacerdote, per aiutare, dando guida e istruzioni.7 Nel Nuovo Testamento, vediamo che gli apostoli confidano nella sovranità divina quando gettano le sorti per scegliere un nuovo discepolo al posto di Giuda.8 Anche se ognuno di questi metodi di comunicazione sembrano insignificanti, Dio ha mostrato nelle Scritture di poter usare per i suoi scopi l’oggetto o l’avvenimento più insignificante. Sembra che Dio non lasci niente al “caso”. L’amministrazione dell’universo non si basa su colpi di fortuna. La Bibbia dice che il proposito di Dio prevarrà e che Lui è in controllo anche degli avvenimenti più casuali.9 Proverbi 16,33 dice: “Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione viene dal Signore”. Ciò che a noi può sembrare insignificante, potrebbe in realtà essere il risultato della potenza onnisciente di Dio che opera a nostro favore pere realizzare la sua volontà nella nostra vita. —Da gotquestions.org10
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Appena poco tempo fa ho visto una meravigliosa risposta alla preghiera in un caso in cui qualcuno ha esercitato la sua fede. Una signora si era presentata alla nostra porta per vendere qualcosa. Nello stesso momento in cui arrivava lei, è venuto a trovarmi il reverendo Gardner, della Prima Chiesa Battista, per una visita amichevole. Era appena entrato dalla porta sul davanti, quando alla porta sul retro ha bussato un altro pastore della chiesetta dietro l’angolo. Eccoci lì, quattro persone che si sono ritrovate insieme. Non conoscevo la venditrice che era arrivata alla porta principale, ma improvvisamente lei si è sentita molto male.
Ho chiesto ai due uomini, entrambi ministri di Dio, di pregare per lei insieme a me, così abbiamo pregato con fervore. Uno dei pastori ha posto la mano sul capo della donna, che alla fine della preghiera improvvisamente ha alzato gli occhi con un’espressione stranissima e ha detto: “Sapete, è un miracolo! È la cosa più meravigliosa che mi sia capitata!” Poi ha aggiunto: “Tutt’a un tratto mi sono sentita così male, così stordita, che mi sentivo svenire. Ho avuto delle emicranie terribili. Le ho sempre avuti e adesso ne avevo una fortissima e non riuscivo nemmeno a muovere la testa. La muovevo appena, poi non ce la facevo più. Ma vedete come posso muovere la testa adesso? E il mal di testa è passato!” Quella donna non ha più avuto un’emicrania; da allora non ha più provato quella rigidità nel collo.
Ecco, non si tratta tanto di quella guarigione meravigliosa, né di come Dio se n’è preso cura immediatamente in quel caso; volevo piuttosto menzionare che Dio, nella sua misericordia, aveva portato insieme tutte queste persone. I due ministri erano arrivati inaspettatamente e non si conoscevano. Io non conoscevo la donna, ma Dio aveva progettato di farci trovare insieme, così, in quel momento.
Lo stavo raccontando a un gruppo di persone un pomeriggio e fra di loro c’era uno scienziato che con aria disgustata ha detto: “Non vorrà dirmi che crede veramente che Dio abbia tempo per un gruppetto così? Che Dio fosse tanto interessato da far arrivare un pastore a una porta, un altro a quell’altra, e poi portare lì anche quella donna? Che era così interessato a un singolo essere umano? Non penso che quella signora fosse poi così importante per Dio”.
Gli ho risposto: “Be’, io ci credo. E io sono altrettanto importante per Dio di quel passerotto di cui ha parlato Gesù: ‘Non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre celeste”. Non sa che perfino i capelli del suo capo sono tutti contati e che il Signore sa quanti sono?”11 Poi ho continuato: “Lei dice che l’atomo è una forza creatrice attiva nell’universo! Be’, allo stesso modo nel mondo dello spirito la fede è una forza creatrice attiva che produce degli effetti e che fa succedere cose straordinarie.
“Metti insieme tre cose — una preghiera sincera, una fede semplice e la potenza di Dio — ed ecco una forza più potente dell’atomo! Solo perché la fede non rientra nel mondo naturale o nel campo dei sensi, non significa che non sia meno attiva nell’universo”. Penso che non ne sia rimasto convinto, ma vi dirò una cosa, miei cari: io ne sono convintissima. —Virginia Brandt Berg
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Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero. —Salmi 139,212
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Quando si lavora nella sanità, non si sa mai cosa può capitare ogni giorno.
Quando mi prendo cura dei pazienti, in realtà non mi aspetto di vedere Dio fare cose straordinarie. Sono un’assistente infermiera e il mio compito è aiutare l’infermiera a prendersi cura dei pazienti che si riprendono dopo un intervento chirurgico alle articolazioni. Dopotutto si chiama assistenza sanitaria.
Una volta, il turno serale stava andando come il solito e i pazienti stavano tutti bene, ma nel centro chirurgico in fondo al corridoio il lavoro si stava accumulando. È insolito che mi chiamino ad aiutare così tardi la sera, ma è esattamente a quel punto che la mia notte ha preso una svolta.
Un po’ seccata per dover lasciare il mio posto comodo, mi arrotolo le maniche, faccio un respiro profondo e comincio. Il mio primo incarico è portare un paziente in sedia a rotelle all’uscita del reparto sul retro dell’edificio.
Arriviamo giù al veicolo e gli faccio i miei auguri. Mentre mi giro per riportare dentro la sedia a rotelle, noto un uomo che dalla sua auto piena zeppa di biancheria si dirige verso di me.
“Mi scusi, signora”, dice, “mi sa dire dove devo portare questi panni?”
Glielo spiego, e intanto penso a com’è strana la situazione. Si dà il caso che io sia l’unica persona in tutto l’edificio che sa qualcosa della biancheria che abbiamo ordinato e dove portarla.
Pieno di gratitudine, lui mi dice: “Ho fatto una preghierina che Dio mi mandasse qualcuno ad aiutarmi, perché non sapevo dove andare”.
Be’, indovinate un po’. Dio mi ha mandato in quell’esatto momento esattamente in quel posto, dove lui aveva bisogno di aiuto.
Amici, Dio ci vede e conosce le nostre situazioni, proprio come sapeva il problema dell’uomo che doveva consegnare la biancheria. Non solo vede, ma se ne interessa. Come ci ricorda nel salmo 139,2: “Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu comprendi da lontano il mio pensiero”.
Dio era interessato alla preghiera del fattorino abbastanza da togliermi dai miei compiti normali per portarmi all’uscita di chirurgia sul retro dell’edificio — unicamente per permettermi di far sapere a quell’uomo dove doveva andare. Pensi che Dio s’interessi altrettanto a te e a me?
Dio non è lontano, ma vicino. Si abbassa verso di noi quando noi alziamo gli occhi verso di Lui. È il nostro aiuto e il nostro salvatore, che sposta le montagne (o le persone) quando sussurriamo una preghiera.
Il modo in cui Dio si muove è misterioso e certamente non risponde a ogni nostro capriccio; ma le preghiere sincere gli sono care, proprio come il sussurro di una bambina all’orecchio di un padre affettuoso.
Quella sera ho provato meraviglia per come Dio si muove nella nostra vita quando meno ce l’aspettiamo e per come possiamo entrare a far parte dei suoi piani. Mi chiedo cosa farà la prossima volta! —Mary Peterson13
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 7 maggio 2019.
1 NR.
2 Luca 12,7.
3 Matteo 10,29.
4 Matteo 10,29.
5 Genesi 17,1; Esodo 6,3; Giobbe 13,3.
6 Romani 8,28.
7 Esodo 28,30; Levitico 8,8; 1 Samuele 30,7–8.
8 Atti 1,26.
9 Proverbi 19,21.
10 https://www.gotquestions.org/Bible-coincidence.html.
11 Matteo 10,29–31.
12 NR.
13 https://proverbs31.org/read/devotions/full-post/2018/05/04/the-whisper-god-heard