Steve Hearts
Non ero mai stato uno a cui piaceva il silenzio totale, figuriamoci apprezzarlo. Lo reggevo solo per pochi minuti alla volta, prima che diventasse troppo difficile da sopportare. Sembrava che il silenzio mi rendesse più vulnerabile agli attacchi del Nemico sulla mia mente, facendola deviare verso luoghi malsani. Come non vedente, sarebbe quasi appropriato dire che temevo il silenzio nello stesso il modo in cui una persona vedente potrebbe temere il buio.
In passato, il rumore di fondo era sempre imprescindibile per me. Dovevo costantemente "udire" qualcosa, che si trattasse di musica o testi audio registrati o letti dal mio programma di lettura dello schermo. Anche la mia capacità di dormire di notte dipendeva da questo.
Ma una notte, qualche tempo fa, ho deciso di provare a dormire senza ascoltare nulla e di concentrare la mente su pensieri rivolti al cielo, a Gesù e agli angeli. Mi aspettavo di avere difficoltà a farlo, dato che da molti anni ero abituato a dormire con un suono di sottofondo; ma con mia piacevole sorpresa, l'ho trovato molto facile. La mia consapevolezza spirituale si è acuita più di quanto non succedesse da tempo. Ho sentito la presenza degli angeli; li ho anche sentiti mentre cantavano e suonavano musiche celesti su qualche tipo di strumento a fiato. Anche se non riuscivo a capire esattamente cosa stessero cantando, posso dire che con l'accompagnamento degli strumenti a fiato era una canzone veramente rilassante e confortante, che mi ha fatto addormentare in pochi minuti.
La notte successiva ho voluto provarci di nuovo e da allora lo faccio ancora la maggior parte delle notti, con poche eccezioni. Non sempre sento la presenza degli angeli e li sento cantare, ma riesco a rilassarmi sia nel corpo che nella mente e questo mi aiuta a dormire in maniera fantastica. Ora sto imparando ad apprezzare il silenzio e comincio a sperimentarne i meravigliosi benefici. Non sto suggerendo che sia sbagliato andare a dormire con un rumore di fondo. Sto semplicemente spiegando che, personalmente, imparare a valorizzare e apprezzare il silenzio mi è servito molto.
Comincio sempre i miei momenti di silenzio con una preghiera perché il Signore e il suo Spirito prendano il sopravvento. Riempiono immediatamente lo spazio molto più di qualsiasi altra fonte o suono. Da quando ho iniziato a cercare di stare in silenzio, sia dentro che fuori, sono rimasto sorpreso da come riesco a dormire meglio di notte.
In precedenza pensavo di aver bisogno di un sottofondo sonoro di notte, per distrarmi da inquietudine, preoccupazioni o altre emozioni negative che spesso si manifestano durante i momenti di silenzio. Ora mi rendo conto che, finché sto riempiendo il silenzio con ciò che va bene secondo Filippesi 4,8 —fissando i miei pensieri su ciò che è vero e onorevole e giusto e puro e bello e ammirevole— non ho bisogno di preoccuparmi che nella mia mente entrino pensieri negativi a disturbarmi. La posizione mentale che sto imparando ad assumere durante la notte e nei momenti tranquilli del giorno è quella in cui gli affanni, le preoccupazioni e i fardelli sono veramente lasciati ai piedi di Dio mentre lo seguo verso luoghi più elevati. È una cosa che dona libertà e pace.
Man mano che scopro qualcosa di più sul valore del silenzio, mi rendo conto di come m’ero permesso di diventare sempre più sordo alla voce del Signore, a causa di maggiori responsabilità, di un maggiore coinvolgimento in aggeggi tecnologici, ecc. Ero diventato piuttosto indolente e meno sensibile alla voce di Dio e del suo Spirito. Ora, man mano che riesco a valorizzare e apprezzare di più il silenzio, sto riacquistando la mia sensibilità spirituale. All'inizio c’è voluto un po' di pazienza e perseveranza, ma sono contento di averlo fatto.
Pubblicato sull’Ancora in inglese il 30 maggio 2018.