Compilazione
“Esaminatevi per vedere se siete nella fede; mettetevi alla prova”. —2 Corinzi 13,5
Quando è stata l’ultima volta che ti sei fatto un controllo spirituale? Andiamo regolarmente dal medico e dal dentista per delle visite di controllo. Portiamo occasionalmente l’auto dal meccanico a fare il tagliando. A scuola ci sono interrogazioni e compiti in classe per assicurarsi che gli studenti stiano imparando. Anche nella nostra vita spirituale dobbiamo fare qualche controllo della nostra fede ogni tanto.
Forse avete sentito parlare del ragazzo che entrò in un negozio per usare un telefono a pagamento per chiamare una signora di nome Johnson. Disse: “Sig.ra Johnson, ha bisogno di un ragazzo che le curi il giardino? So lavorare sodo”. La sig.ra Johnson rispose: “No, grazie, ho già un bel giovane che si prende cura del mio cortile”. Ma il ragazzino persistette: “Arriva puntuale? Si fa pagare quel che è giusto? È pulito? È coscienzioso?”
La sig.ra. Johnson rispose: “Apprezzo il suo interesse, giovane, ma sono molto contenta del ragazzo che ho ora. È veramente bravo!” Il ragazzo la ringraziò e riagganciò.
Il droghiere aveva sentito per caso la conversazione e ne era rimasto colpito, così disse: “Aspetta un minuto, figliolo. Non sapevo che stessi cercando un lavoro. Ti aiuto io! Posso darti un lavoro proprio qui, nella mia drogheria”. Al che il ragazzo rispose: “Oh no, grazie. Ho già un ottimo lavoro! Vede, io sono il ragazzo che lavora per la signora Johnson. Stavo solo controllando come me la cavo”.
Tutti dobbiamo farlo di tanto in tanto, no? Abbiamo bisogno di verificare la nostra vita spirituale: “Mi sento vicino a Dio? La mia fede funziona? Confido di più in Dio?” Nel discorso sul monte Gesù disse: “Dai loro frutti li riconoscerete...”[1] Che tipo di frutto stai portando nella tua vita di questi tempi? —Dal sito DialHope [2]
Un controllo al cuore
“Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore”. —Salmi 139,23
Ho scoperto che è un bene fare un “controllo al cuore” regolare, per assicurarmi di essere disponibile a quello che lo Spirito Santo potrebbe volermi mostrare. Così voglio farti una domanda: sei pronto a innescare la tua vita, illuminare i tuoi giorni e lasciarti alle spalle un’eredità più profonda di quanto abbia mai ritenuto possibile? Il filosofo greco Socrate disse: “Una vita che non ha subito esami non vale la pena di essere vissuta”. È bene fermarsi a volte e riflettere su dove siamo e dove vogliamo arrivare.
È questo l’atteggiamento corretto. Perché sono qui? Qual è la mia missione? Dio mi ha formato per realizzare cosa? Qual è il mio scopo principale? Che tipo di eredità sono destinato a lasciare? Quali vite devo influenzare? Quali azioni dovrei programmare di fare? Proverbi 14,23 dice: In ogni fatica c’è profitto, ma il chiacchierare procura la miseria. Dobbiamo tirarci su le maniche!
Il salmista invocò Dio nel salmo 139,23-24: Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c’è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna. Penso che stesse dicendo a Dio: “Controllami. Voglio vivere per te. Guarda a fondo dentro di me. Voglio migliorare!” —David Macfarlane [3]
Qual è la tua visione?
“Quando non c’è visione profetica il popolo diventa sfrenato”. —Proverbi 29,18
Che visione hai? Per che cosa hai fede? Che cosa ti aspetti che Dio faccia quest’anno, non il prossimo? Che cosa pensi che succederà adesso e da ora in avanti? Che cosa progetti di fare tu personalmente al riguardo? Che cosa speri di fare personalmente e che cosa vuoi fare al riguardo?
Il posto più scomodo per un cristiano è un posto comodo. Uno dei pericoli maggiori è pensare di aver veramente realizzato qualcosa; al punto che non hai più quella spinta e quella motivazione che ti fanno sentire che non puoi fermarti, che devi andare avanti anche se la cosa ti uccide!
Non è questione di guardare lontano nel futuro. Se non sei disposto a morire ogni giorno per Gesù adesso, forse non lo sarai mai! Ed è una cosa che comincia dal tuo isolato, dal tuo quartiere, dalla tua parte del mondo. Come disse quella signora quando doveva andare fuori a testimoniare: “Oh, è una cosa che mi uccide!”
Be’, è esattamente ciò che dovrebbe fare: dovrebbe uccidere il tuo orgoglio, il tuo egoismo, il tuo egotismo e potrebbe perfino causare qualche considerevole sacrificio e logorio fisico. Questo morire ogni giorno è la cosa più difficile, perché lo fai mille volte, mentre, in confronto, alla fine della vita la morte non è niente. La morte finale è la tua laurea! È questa morte lenta in cui muori un po’ ogni giorno che richiede molto fegato. —David Brandt Berg
Salute spirituale = amare Dio
“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. —Marco 12,30
Per individuare i problemi di salute prima che diventino gravi, i medici raccomandano visite di controllo regolari. Possiamo fare lo stesso per la nostra salute spirituale facendoci alcune domande basate sul gande comandamento[4] a cui si riferisce Gesù.
Amo Dio con tutto il cuore perché Lui ha amato me per primo? Cos’è più forte: il mio desiderio di guadagni terreni, o i tesori che mi appartengono in Cristo?[5] Lui desidera che la sua pace governi i nostri cuori.
Amo Dio con tutta la mia anima? Ascolto Dio quando mi dice chi sono? Cerco di evitare i desideri egocentrici?[6] Sto diventando più compassionevole, gentile, umile e paziente?[7]
Amo Dio con tutta la mia mente? Presto attenzione al mio rapporto con suo Figlio o lascio che la mia mente vaghi dovunque voglia andare?[8] I miei pensieri portano a problemi o a soluzioni? A unità o divisione? A perdono o vendetta?[9]
Amo Dio con tutta la mia forza? Sono disposto a sembrare debole così che Dio possa dimostrare la sua forza nell’aiutarmi?[10] Faccio affidamento sulla sua grazia per essere forte nel suo Spirito?
Quando lasciamo che “la parola di Cristo abiti in noi abbondantemente […] con ogni sapienza”,[11] Lui ci darà i mezzi per edificarci a vicenda, tenendoci in forma spiritualmente e diventando utili a Lui. —Julie Ackerman Link [12]
Pubblicato sull’Ancora in inglese nell’aprile 2018.