L’abitudine di una buona coscienza

Ottobre 18, 2018

Compilazione

[The Habit of a Good Conscience]

“Per questo io mi sforzo di avere continuamente una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini”. —Atti 24,16

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La coscienza è quella facoltà interiore che si collega a ciò che conosco di più eccelso e mi dice che cosa questo eccelso vuole che io faccia. È l’occhio dell’anima che guarda verso Dio o verso ciò che ritiene eccelso, quindi la coscienza si rivela in maniera diversa a seconda delle persone.

Se ho l’abitudine di rivolgere costantemente lo sguardo verso Dio, la mia coscienza mi farà sempre conoscere la perfetta legge di Dio e m’indicherà cosa dovrei fare. Il punto è se io ubbidirò. Devo fare uno sforzo per continuare ad avere una coscienza tanto sensibile da poter camminare senza trasgressioni. Dovrei vivere in una sintonia così perfetta con il Figlio di Dio che in ogni circostanza lo spirito della mia mente sia rinnovato e “conosca per esperienza quale sia la buona, gradita e perfetta volontà di Dio”.

Dio ci istruisce sempre con il massimo scrupolo. Ho un udito così fino da udire il sussurro dello Spirito più sommesso dirmi che so già cosa fare? “Non rattristate lo Spirito Santo”. Non arriva con la voce di un tuono; la sua voce è così sommessa che è facile ignorarla. L’unica cosa che mantiene la coscienza sensibile a Lui è l’abitudine continua a essere aperti a Dio nel nostro intimo. Se ci fosse un qualsiasi dibattito interiore, sarebbe ora di smettere. Non può esserci alcun dibattito quando la coscienza parla. Se permettete anche a una sola cosa di oscurare la vostra comunione con Dio, sarà esclusivamente a vostro rischio e pericolo. Smettete di dibattere, di qualsiasi cosa si tratti, e fate in modo di mantenere chiara la vostra visione interiore. —Oswald Chambers

Che cos’è una buona coscienza?

Una buona coscienza viene dall’amore e dalla fede. Teoricamente, perché la coscienza di una persona sia buona è necessario che sia basata su fede e amore. Se avete fede in Dio, allora la sua verità, i suoi comandamenti (i suoi standard) e il vangelo di Gesù Cristo, saranno scritti nei vostri cuori. Primo Timoteo 1,5 ci fornisce un consiglio sull’amore e sulla fede come fonte di una buona coscienza:

“Lo scopo di questo [comandamento] è l'amore che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera”.

Una buona coscienza deve essere vissuta. È corretto dire che uno ha una buona coscienza se quest’ultima è all’altezza degli standard divini. Vivere con una buona coscienza basata sugli standard divini è il modo migliore di vivere. Atti 23,1 ci fornisce un consiglio su come dovremmo agire secondo una buona coscienza:

“Paolo, fissati gli occhi sul sinedrio, disse: ‘Fratelli, fino a questo giorno, io mi sono comportato davanti a Dio in perfetta buona coscienza’”.

Il segreto della felicità è agire in buona coscienza.

Il segreto della felicità è quando la nostra coscienza si allinea a Dio e noi agiamo in base a quella buona coscienza. Poiché la nostra coscienza ci guida nelle attività quotidiane, essa è la chiave per avere la gioia eterna di Dio. Avendo una buona coscienza possiamo comportarci religiosamente in un mondo irreligioso. Secondo Corinzi 1,12 ci fornisce un buon consiglio sulla gioia di una buona coscienza:

“Questo, infatti, è il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza di esserci comportati nel mondo, e specialmente verso di voi, con la semplicità e la sincerità di Dio, non con sapienza carnale ma con la grazia di Dio”. —Da Access-Jesus.com

Mantenere una buona coscienza

La coscienza è la conoscenza di ciò che è giusto e ciò che è errato, la sensazione che uno deve fare la cosa giusta. La coscienza è la voce di Dio che guida l’uomo da dentro.

“Lo spirito dell'uomo è la lampada dell'Eterno, che scruta tutti i più reconditi recessi del cuore”. —Proverbi 20,27

“Ma nell'uomo c'è uno spirito, ed è il soffio dell'Onnipotente che gli dà intelligenza”. —Giobbe 32,8

“Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dirà: Questa è la via; camminate in essa!”. —Isaia 30,21

Anche chi non conosce personalmente Gesù ha una coscienza che distingue il giusto dall’errato, perché il Signore l’ha data a ogni uomo.

“Infatti quando i gentili, che non hanno la legge, fanno per natura le cose della legge, essi, non avendo legge, sono legge a se stessi; questi dimostrano che l'opera della legge è scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza, e perché i loro pensieri si scusano o anche si accusano a vicenda”. —Romani 2,14-15 [1] Da Word Topics

La coscienza è la presenza di Dio nell’uomo

È sorprendente che in tutto il mondo, in quasi ogni tipo di cultura, perfino nei luoghi più remoti, tutti sembrino conoscere la differenza tra il giusto e lo sbagliato. Capiscono e sanno che certe cose sono un peccato e hanno delle leggi contro di esse. Gli standard morali fondamentali di Dio sono piuttosto universali.

Dio ha creato l’uomo come agente morale libero. Dà a ognuno di noi la maestà del libero arbitrio, di poter scegliere tra il bene e il male. Lo Spirito Santo è fedele e parla al cuore di tutti, dicendo loro cosa hanno fatto di sbagliato. Sanno la differenza tra il bene e il male.

Può darsi che non conoscano il loro Maestro, il Vangelo o la verità, la buona notizia della salvezza, ma sanno la differenza tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. “Essi, non avendo legge, sono legge a se stessi; questi dimostrano che l'opera della legge è scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza”.[2]

Dio dà a tutti un po’ di luce e giudicherà ciascuno da come segue la luce che gli ha dato. —David Brandt Berg

Vivere oggi con una buona coscienza

Qualcuno ha detto che oggi è un’opportunità meravigliosa crocefissa tra due ladri: ieri e domani! Oggi, questo giorno presente, è una delle cose più preziose e meravigliose che potrai mai avere.

Oggi puoi fare alcune delle cose che rimandi da tempo. Non puoi farle ieri e potresti non avere la possibilità di farle domani, ma il presente è tuo! Oggi puoi essere il tipo di persona che hai sempre sognato di essere “domani”. Oggi è quel domani!

Forse hai sempre pensato che qualche “domani” ti saresti messo a posto con Dio; oggi è quel domani. I tuoi ieri sono in mano a Dio e nessuna delle loro delusioni dovrebbe trascinarsi fino a oggi. Il domani non è ancora nato e non dovresti prendere niente in prestito da esso. L’oggi è tuo.

L’oggi è pieno di ottime opportunità e pregno di grandi possibilità! Questo è il domani dorato che hai sognato ieri. Ti lascio con una nostra piccola poesia:

A lungo ho sognato alcune cose
che vorrei fare domani.
Le ho sognate, progettate e risolte,
poi ho scoperto con gran dolore
che il tempo non mi ha aspettato
e ho udito la mia coscienza dire:
“Questo è il domani dorato
che hai sognato ieri”.

Sono molte le cose che vorrei dire
agli amici più cari, domani.
Ma dovranno aspettare un altro giorno
quando avrò più tempo libero.
Così rimando, finché la mia coscienza chiama:
“Vedi come passa in fretta il tempo”
perché questo è il domani dorato
che hai sognato ieri”.

Così oggi ho smesso di sognare
per sussurrare una fervente preghiera
a Lui che ha visto i miei errori,
a Lui che certo mi presterà aiuto:
Aiutami, o Dio, a ricordare a ogni istante
e a ogni passo del cammino,
che oggi è il domani dorato
che ho sognato ieri.

Potrebbe capitarti a volte di leggere la Parola di Dio ed essere convinto dallo Spirito Santo che dovresti obbedire a qualcosa che c’è scritto lì, ma dentro di te dici: “Lo farò, Signore, ma non oggi!” Oppure il dolce sussurro della voce di Dio potrebbe parlarti, dicendoti di avvicinarti a Lui, ma tu dici: “Oh, intendo farlo, Signore, ma oggi non sono pronto; prima devo sistemare alcune cose, devo prepararmi”. Ma non sei in grado di prepararti; non sarai mai degno di entrare alla sua presenza. Solo Dio può prepararti; solo Lui può farlo e dice: “Eccolo ora il tempo favorevole; eccolo ora il giorno della salvezza!”[3]Virginia Brandt Berg

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 3 aprile 2018.


[1] Da Word Topics.

[2] Romani 2,14–15.

[3] 2 Corinzi 6,2 NR

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