Fede come un granello di senape

Settembre 12, 2018

Compilazione

[Mustard Seed Faith]

La fede è così essenziale per la vita cristiana che le Scritture ci dicono che senza di essa è impossibile compiacere Dio.[1] Tuttavia la fede è un dono divino così potente che Cristo disse ai suoi discepoli che con una piccolissima quantità, delle dimensioni di un seme di senape, avrebbero potuto spostare le montagne.[2] Cosa significa, allora, avere una “fede grande come un granello di senape”’

Nelle Scritture troviamo due riferimenti alla “fede come un granello di senape”. Nella prima, in Matteo 17,14-20, vediamo che i discepoli di Cristo sono incapaci di esorcizzare un demonio da un ragazzo, anche se in precedenza Gesù aveva dato loro l’autorità di farlo.[3] Quando chiesero a Gesù perché non erano stati in grado di scacciare il demonio, il Maestro rispose: “A causa della vostra poca fede; perché in verità io vi dico: se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire a questo monte: ‘Passa da qui a là’, e passerà; e niente vi sarà impossibile”.[4] Nell’altra, in Luca 17,6, Gesù dice ai discepoli: “Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo sicomoro: ‘Sradicati e trapiantati nel mare’, e vi ubbidirebbe”. Usando come esempio il minuscolo seme della senape, Gesù parla figurativamente della potenza incommensurabile di Dio quando si rivela nella vita delle persone di vera fede.

Sappiamo che questa affermazione sullo spostare monti e sradicare alberi per fede non va presa letteralmente. La chiave per capire quei passi è la natura della fede, che è un dono di Dio. Il potere della fede rispecchia la potente natura di Dio che elargisce la fede a quelli che gli appartengono. Il seme della mostarda è uno dei semi più piccoli che si trovino in Medio Oriente; la conclusione che se ne trae è che la fede necessaria per fare grandi cose è davvero piccola. Proprio come nella parabola del granello di senape,[5] Gesù usa un’iperbole retorica per indicare il concetto che poco è tanto quando viene da Dio. Il seme di mostarda nella parabola cresce e diventa una grande pianta, rappresentando i piccoli inizi del Cristianesimo, quando pochi discepoli cominciarono a predicare e a insegnare il vangelo. Alla fine il regno raggiunse dimensioni enormi, abbracciando il mondo intero e diffondendosi nei secoli.

Allo stesso modo, la quantità più minuscola di fede, quando è vera fede proveniente da Dio, raggiunge proporzioni enormi nella vita dei credenti e si diffonde fino a influenzare tutti quelli con cui loro vengono in contatto. Basta leggere le storie dei grandi uomini della fede, come nel Libro dei martiri di Foxe, per vedere che gesta sovrumane furono compiute da persone la cui fede in quel momento aveva solo le dimensioni di un granello di senape. —Da gotquestions.org

Il potenziale di un seme

Purtroppo, molte traduzioni moderne parlano di una fede “grande quanto un granello di senape”, ma la Bibbia in realtà dice che il regno di Dio e la fede sono “pari a un granello di senape” o “come un granello di senape”.

La dimensione di un seme di senape è solo una delle sue caratteristiche e non necessariamente la più importante.

La senape è un’erba annuale a crescita rapida, che diventa alta fino a 3-4 metri in pochi mesi. Era il seme più piccolo che gli ebrei piantavano nei loro orti, per questo lo chiamavano il più piccolo di tutti. Tuttavia, una volta cresciuta la pianta diventava la più alta dell’orto.

Il seme di senape è un ottimo esempio delle possibilità insite in un seme. Anche se inizia piccolo e insignificante, cresce rapidamente per diventare qualcosa che rappresenta una benedizione per gli altri.

Bene, prendiamo in considerazione qualche altra qualità dei semi che non siano semplicemente le loro dimensioni. Un seme non fa nulla finché non è piantato. Gesù sembra indicare che la nostra fede viene piantata quando parliamo. “Se avete fede quanto un granello di senape, potrete dire…” Perciò, per avere una fede come un granello di senape bisogna dire qualcosa. La scelta migliore e dire ciò che Dio afferma nella sua Parola.

Un seme può perfino spostare i sassi o altri ostacoli, ma non lo fa istantaneamente. Un seme non sposta gli ostacoli con un colpo esplosivo, ma con l’espansione inarrestabile della sua crescita, che continua a spingere verso l’alto e verso l’esterno. Quando un seme diventa una pianta, continua a estrarre sostanze nutrienti dal terreno e quindi diventa sempre più grande e forte, spostando gli ostacoli che si frappongono.

Nessun seme viene influenzato da ciò che fanno gli altri semi. Anche se gli altri semi muoiono, lui continua a crescere. Un seme è costante, non si arrende mai. Solo la morte gli impedisce di crescere e finalmente produrre frutto. Questa è forse la caratteristica più importante di un seme: non si arrende mai! —Da adevotion.org

Come avere fede quanto un “granello di senape”

Gesù usa il granello di senape per illustrare il tipo di fede di cui abbiamo bisogno, perché quel minuscolo seme diventa qualcosa di molto MOLTO più grande delle sue dimensioni originali. In altre parole, la nostra fede deve crescere… molto.

La nostra introduzione al concetto di fede è piccolo. È una fede che viene dall’udire e dal credere alla Parola di Dio. In seguito, comunque, l’unico modo in cui la nostra fede può crescere è utilizzandola. […] Una fede quanto un granello di senape è una fede che non si accontenta di restare piccola, ma si seppellisce nel suolo della Parola di Dio, mette radice e cresce, cresce, cresce… —Darla Noble

Fede come un granello di senape, che sposta i monti

Nella Bibbia ci sono molti esempi che sottolineano l’importanza delle piccole cose. Una piccola pietra abbatté un gigante; un piccolo taglio di capelli fece quasi perdere un regno; un piccolo pasto costò la vita a un profeta; una piccola mangiatoia cambiò il destino dell’umanità; una piccola transazione causò la morte del Salvatore, così che un piccolo seme di senape basti a spostare i monti! Mi chiedo quanti monti non sono stati spostati per la mancanza di quel granello di fede!

La Bibbia ci raccomanda di non “disprezzare il giorno delle piccole cose”[6] — anche di un solo talento; cinque pani e due pesci; una decisione sbagliata nel Giardino dell’Eden; una piccola imbarcazione in un diluvio universale; una piccola torre di Babele che causò nel mondo una confusione che dura ancora oggi, con innumerevoli guerre tra nazioni; una piccola promessa ad Abramo, che portò benedizioni al mondo intero; un piccolo uomo su un monte, che portò le leggi morali di Dio a tutta la terra; un piccolo giovane in un ovile, che divenne re e cambiò la storia del mondo; un pugno di farina e poche gocce d’olio, che tennero in vita il profeta di Dio, la sua ospitante e il figlio di lei durante tre anni di carestia, quando furono mischiati con l’obbedienza.

Nel corso della storia ci sono così tanti esempi dell’importanza delle piccole cose, per il bene o per il male, che è quasi impossibile contarli. Piccole gocce d’acqua, piccoli granelli di sabbia, fanno il grande oceano e tutta la terra! Perfino una piccola fede, non più grande di un granello di senape, può spostare un monte. Non pensare che, solo perché c’è così tanta oscurità, non serva avere una piccola luce, perché anche una sola candela può essere vista a un chilometro di distanza quando è buio!—David Brandt Berg

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 27 febbraio 2018.


[1] Ebrei 11,6.

[2] Efesini 2,8–9.

[3] Matteo 10,1.

[4] Matteo 17,14–20 NR.

[5] Matteo 13,31–32.

[6] Zaccaria 4,10.

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