Maria Fontaine
Spesso le difficoltà che incontriamo sono proprio ciò che ci permette di raggiungere il nostro pieno potenziale e lo scopo che Dio vuole dare alla nostra vita. Per questo dobbiamo tener duro in quei momenti difficili; non possiamo arrenderci. Anche quando non vediamo con chiarezza la strada che ci sta davanti, dobbiamo perseverare! Anche se in questo momento “vediamo come in uno specchio in modo oscuro”, abbiamo la sua promessa che un giorno vedremo chiaramente, faccia a faccia.[1]
Se non dovessimo accettare niente soltanto per fede e vedessimo chiaramente, appena dietro l’angolo, le cose buone che il Signore ha in serbo per noi, le cose che adesso ci sembrano tanto difficili o impegnative diverrebbero insignificanti. Le noteremmo appena. Le sentiremmo appena. Sai com’è quando facciamo qualcosa che ci piace veramente; dimentichiamo i nostri problemi o le cose che ci danno fastidio. Non le ricordiamo nemmeno più, perché siamo così assorbiti dal piacere che proviamo in quel momento. Se potessimo vedere la “gioia” che ci sta di fronte – le grandi cose che il Signore ha preparato per noi – non ci lasceremmo infastidire più di tanto dai problemi e dalle sfide che proviamo in questo momento.[2]
Il Signore non può mostrarci in maniera visibile ciò che ci aspetta in futuro, ma nella sua Parola ci ha detto che dobbiamo semplicemente confidare che Lui abbia grandi cose pronte per noi. In questi momenti la nostra fede è messa alla prova: crederemo in Lui o no? Se crediamo in Lui, le difficoltà che incontriamo diventano molto più leggere; ci sembra che le cose non vadano poi tanto male e sarà più facile portare la nostra croce. Se però non avessimo queste sfide e queste prove, non impareremmo l’importanza della Parola di Dio. Non saremmo abbastanza disperati da aggrapparci ad essa come se ne andasse della nostra vita, scoprendo così che ci sorregge quando tutto il resto sta per fallire e crollarci addosso. Se non fossimo costretti a rivolgerci alla Parola per ricavarne la fede, non riusciremmo a trovare la forza di cui abbiamo bisogno. Se non fossimo costretti a rivolgerci alla Parola, non cresceremmo nella comprensione di come Gesù è veramente caro e prezioso e di quanto ci ama nonostante le circostanze in cui ci troviamo.
Quando ci vengono meno le forze, quando non realizziamo molto per Lui, quando ci vergogniamo di noi stessi e ci sembra di non riuscire a fare niente di buono e di aver fallito, è in quel momento che Lui ci attira vicino a Sé; è il momento in cui impariamo quanto ci ama, perché ormai siamo arrivati al capolinea. È allora che vediamo che ci ama solo perché siamo noi, non per quello che facciamo per Lui. Quando sei in preda alla confusione o alla disperazione, o ti sembra di aver combinato un vero macello, è in quel momento che ti accorgi che Gesù ama te, non le tue opere o i tuoi risultati o le tue capacità. Ti ama solo perché sei suo.
Dio ti ama semplicemente perché sei suo figlio, o sua figlia; vede al di là dei tuoi fallimenti, della confusione, dei dubbi e dei peccati. Guarda dentro il tuo cuore e vede la bellezza che contiene, anche se tu nemmeno sai che esiste. Vede il tuo desiderio intimo e profondo di amarlo e di essere quello che Lui vuole che tu sia.
Perfino nei tuoi momenti di maggior disperazione, ha promesso di essere al tuo fianco, di proteggerti, consolarti e amarti. Non dice che devi realizzare grandi imprese. Non insiste che tu sia perfetto o perennemente buono. L’unica cosa che ti chiede è di confidare in Lui – di sapere che ti sosterrà, ti proteggerà e provvederà a te; che farà di te l’uomo o la donna di Dio che ha promesso che sarai.
Ricorda che lo scoraggiamento, la disfatta, la sofferenza e il dolore non devono per forza separarti dal Signore; al contrario, sono fatti per avvicinarti di più a Lui. A volte devi provare un po’ d’umiltà così che potrà innalzarti al momento opportuno.[3] Usa queste cose per spingerti a rivolgerti a Lui.
Una delle cose più importanti da ricordare è che, anche quando sei nella disperazione più nera per le circostanze in cui ti trovi o per i tuoi fallimenti, anche se stai sprofondando nello scoraggiamento o nel dubbio, anche quando i tuoi timori incombono su di te e bloccano la tua strada, non vuol dire che Dio ti abbia abbandonato. Non vuol dire che la sua Parola abbia fatto fiasco.
È lì, negli abissi profondi, che impariamo la lezione più preziosa: che Lui sarà sempre lì, che ci parlerà, che le sue parole ci consoleranno e che Lui sarà tutto per noi. Spesso è proprio in questa situazione che impariamo ad avvicinarci a Lui con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza.
I momenti difficili devono essere un mezzo per camminare più vicini al Signore, verso una fede più grande e verso la vittoria! E cos’è la vittoria agli occhi di Dio? “Questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede”.[4]
Dio ci chiede molto, ma ci dà anche la forza di soddisfare quelle richieste. Richiede tutto da te – cuore, anima, corpo e forza – ma ti dà tutto in cambio. Se gli dai il tuo amore, la tua obbedienza e la tua vita, Lui ti darà la sua forza, la sua potenza e la sua unzione, così che sarai in grado di fare grandi cose per Lui e per gli altri!
Quando abbiamo la tentazione di disperarci, possiamo contare sulle sue molte benedizioni. Contale, nominale a una a una, e quando vedrai le cose che ha fatto, il tuo cuore sarà pieno d’entusiasmo! Ha riversato su di noi i suoi doni, il suo amore e la sua salvezza. E poiché li ha riversati in tale abbondanza, cosa dovremmo dargli in cambio? Come ti comporti quando qualcuno ti fa un regalo prezioso – o anche solo un regalo qualsiasi, magari anche piccolo? Ne sei felice, lo ringrazi e continui a ripetergli quanto ne sei grato!
E quando si tratta del Signore e dei doni immensi, sconfinati e illimitati che ha fatto ai suoi figli e che continua a farci, a darci e a riversare su di noi, cercando di mostrarci quanto ci ama, cosa fai? Non dimenticare di ringraziare e lodare chi ti ha dato tutto, chi continua a darti tutto: il tuo miglior amico, il tuo protettore, la tua guida, il tuo Salvatore!
Pubblicato originariamente in inglese nel 1995.
Adattato e ripubblicato il 12 febbraio 2018.