Il nostro ingresso nell’anno nuovo

Gennaio 2, 2018

Compilazione

[Entering the New Year]

Il sentiero dei giusti è come la luce dell’aurora, che risplende sempre più radiosa fino a giorno pieno. —Proverbi 4,18

Nell’anno nuovo trova libertà dalla paura

Molti vivono nella paura di ciò che il futuro potrebbe portare. Anzi, potremmo temere l’anno nuovo che ci sta di fronte a causa di ciò che ci siamo portati dietro dall’anno passato. Leggendo di più la Bibbia, però, specialmente il libro dell’Apocalisse, scoprirai che il futuro è nelle mani di Gesù… e che anche tu lo sei.

Tutta la Bibbia parla di Gesù e l’Apocalisse conferma che Lui ritornerà come Re dei re e Signore dei Signori.[1] Che momento elettrizzante sarà, quando udremo il suono della tromba e c’innalzeremo per andargli incontro!

Ma anche prima di quel momento meraviglioso puoi trovare la speranza di cui hai bisogno per passare sopra a qualsiasi cosa incuta timore al tuo cuore oggi. Forse quello che vedi nei notiziari ti fa temere il futuro. O forse hai dei problemi con la salute, il lavoro, la situazione finanziaria o i bisogni di una persona cui vuoi bene.

Come puoi, allora, trovare libertà da paure del genere, in questo nuovo anno? La chiave per farlo è alzare lo sguardo. Distogli gli occhi da questo mondo e rivolgili a Gesù!

In Apocalisse 1,12-18 vediamo una bella immagine di Gesù in tutta la sua gloria celeste. L’apostolo Giovanni ha questa visione di Gesù e cade ai suoi piedi. Gesù tende la destra a Giovanni e dice: “Non temere, Io sono il primo e l’ultimo, e il vivente; …ecco Io sono vivo per sempre”.

Non prestiamo ascolto alle nostre paure, quindi. Alziamo lo sguardo e ascoltiamo Gesù. Oggi ti dice: “Non temere”. Perché? Perché ti ama ed è in controllo di ogni cosa. È il Signore della vita, il Signore di ogni cosa, e siede sul trono dell’universo. Come credente, puoi fidarti della verità che Gesù ti sosterrà fra le sue braccia amorevoli durante tutto questo anno nuovo… e per sempre. —Jack Graham

Il mio capitano

Nei primi giorni dell’anno scorso, ho iniziato un viaggio. Seduta su un molo, respirando l’aria salmastra, mi sono sentita riempire da ondate di eccitazione e trepidazione mentre i miei occhi scrutavano l’oceano di tempo che mi stava davanti.

Nel corso del mio viaggio, a volte ho dovuto affrontare agitazione e avversità. Il mare turchese è diventato una distesa agitata e spumeggiante di onde scure e furiose. Piogge battenti e venti tempestosi hanno colpito la mia nave. Ci sono stati anche momenti di benedizione e di progresso costante, quando il sole brillava sulle onde tranquille e brezze serene spingevano avanti il mio vascello.

Non ho sperimentato queste cose da sola. Gesù, il mio capitano, era con me. Insieme abbiamo affrontato ogni giorno. Insieme abbiamo sfidato le tempeste delle avversità. Insieme abbiamo riso e ci siamo goduti le giornate di sole. Sapevo che Gesù aveva un piano per il nostro viaggio e che ne aveva stabilito la rotta.

C’erano pur sempre momenti in cui mettevo in dubbio il suo giudizio, quando, già debole ed esausta per la fatica, intravedevo un’altra tempesta che si preparava all’orizzonte. «Gesù, dobbiamo proprio affrontare altre difficoltà?» imploravo. «Se mi ami tanto quanto dici, non puoi rendermi più facile il viaggio?»

Con un sorriso, Gesù mi rispondeva sussurrando: «Ti amo proprio tanto. Ti ho sempre amato e sempre ti amerò. Anche se tutto intorno a te adesso può sembrare burrascoso, è solo per il momento. Il cielo sembrerà più azzurro e più bello dopo la tempesta. Stringi la mia mano e ti aiuterò a superarla. Cerca le benedizioni che queste tempeste portano».

Ho imparato che il segreto stava nel tenersi vicino a Lui fino a che le nuvole si disperdevano. E mentre aspettavo, ho scoperto cose meravigliose. La sua presenza amorevole è diventata ancora più reale durante quei giorni burrascosi e le sue parole rassicuranti mi hanno dato forza, mi hanno calmato e tranquillizzato. In quanto alle benedizioni di cui mi ha parlato, ora che sto alla soglia di un anno nuovo mi guardo alle spalle e vedo che quei momenti di prova hanno generato coraggio, fede e speranza — il coraggio di non cedere mai, nonostante le opposizioni e le difficoltà; la fede ancorata in un amore che non mi delude mai; e la speranza in Gesù, che ha un piano perfetto, non solo per il prossimo anno, ma per tutta la mia vita. —Elena Sichrovsky

Una riflessione sul passato

Quando consideriamo il nostro passato e vediamo i momenti migliori e le vittorie, la gioia e la felicità, vediamo anche le opportunità mancate e le perdite, le tristezze e le lacrime. Spesso avvertiamo dei rimorsi e vorremmo non aver fatto questa o quell’altra cosa, o almeno vorremmo aver fatto meglio alcune cose.

Quando riflettiamo sul nostro passato dovremmo ricordare che ne vediamo solo una parte e per giunta in modo imperfetto. Vediamo i punti del nostro cammino in cui ci siamo bloccati, quelli in cui il sentiero si è perso o è stato sommerso dall’acqua, le ripide salite che abbiamo superato a fatica, e potremmo essere tentati di chiederci se abbiamo imboccato il sentiero giusto. Ma il Signore vede la sostanza di un uomo o una donna, la profonda compassione che abbiamo acquisito, la saggezza che abbiamo raggiunto e la maturità che abbiamo ottenuto nel corso di tutte le nostre esperienze.

Il nostro cammino potrebbe apparirci come la strada sbagliata o quella più lunga, un sentiero buio e fangoso, a volte, ma la Bibbia dice che il sentiero del giusto è una luce splendente, che risplende sempre di più fino a quel giorno perfetto.[2] Egli ha promesso di illuminare dinanzi a noi il sentiero del nostro futuro, guidandoci verso il giorno in cui riconcilierà tutte le cose a Sé.[3]

Caro Signore, nel riflettere sulla vita e sul nostro passato, aiutaci a riflettere non solo sulle cose che avremmo voluto fare in altro modo, ma anche sul bene che ne è venuto, anche se in parte è scaturito da momenti di difficoltà. È incoraggiante sapere che, anche se noi vediamo solo confusamente in uno specchio, Tu vedi il quadro più ampio con chiarezza perfetta e noti le scelte che abbiamo fatto nel corso degli anni per donare, per vivere per Te, per servirti.

Tu hai preso i nostri doni di amore, servizio e sacrificio e nonostante le nostre fragilità umane, i nostri errori e i nostri difetti, te ne sei servito per migliorare la vita di altri. Anche se non riusciamo a scorgere questi effetti nell’immediato, sappiamo che un giorno li vedremo. —Maria Fontaine

Pubblicato sull’Ancora in inglese il 2 gennaio 2018.


[1] Apocalisse 19,16.

[2] Proverbi 4,18.

[3] Colossesi 1,20.

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