Dall’audio Come essere felici lo stesso
La sofferenza serve a renderci migliori, non rancorosi. Dio porta gli uomini in acque profonde non per farli annegare, ma per purificarli.
Tutti subiscono test, tentazioni, prove e tribolazioni di qualche tipo, ma quel che fa la differenza è il modo in cui le gestisci. Possiamo evitare di sentirci risentiti o rancorosi per le nostre prove e le nostre tribolazioni, se ci rendiamo conto che il nostro grande Pare celeste, lo Spirito dell’amore dell’intero universo, non permetterà mai che nella nostra vita entri il male, se non per trasformarlo in qualche modo per il nostro bene.
Questo è il segreto meraviglioso che trasforma i pesi in benedizioni, le prove in trionfi e le croci in corone: la consapevolezza che, qualsiasi cosa dobbiamo sopportare, in qualche modo per noi si trasformerà in bene. È il piano meraviglioso che Dio ha per noi, il regalo che ha fatto a noi che crediamo in Gesù e che siamo suoi figli. Se siamo salvi, possiamo avere fiducia anche in mezzo a problemi e sofferenze, perché sappiamo che le nostre prove e le nostre sofferenze si verificano per un buon motivo.
Tutto quello che succede ai figli di Dio da qualche parte contiene un raggio di speranza. Alla tempesta segue sempre un arcobaleno. La notte ha sempre le sue stelle. C’è sempre un raggio di sole dietro alle nuvole. Le attenzioni premurose di Dio sono sempre presenti, in tutte le circostanze. Anche se non è possibile vederlo, la fede sa che Dio è lì. Per il figlio di Dio la sofferenza ha sempre uno scopo buono e meraviglioso – una benedizione nascosta.
Nonostante ciò, pur con i loro vantaggi e le loro lezioni, i problemi a volte tendono a scoraggiarci e ad appesantirci; spesso ci portano alla disperazione. Uno dei modi migliori per mantenere l’allegria e l’equilibrio nei momenti di stress e avversità è l’atteggiamento che abbiamo riguardo ai nostri problemi.
Per esempio, prendiamo la storia del bambino che stava seduto in silenzio in un treno che correva fra due città nell’Ovest degli Stati Uniti. Era una giornata calda e polverosa, molto scomoda per viaggiare; quel tratto era forse il meno interessante di tutto il tragitto. Il piccolino, però, rimaneva pazientemente seduto a osservare i campi e le staccionate che sfilavano di fianco al treno, finché una signora anziana si piegò verso di lui e gli chiese in tono materno: “Non sei stanco di questo viaggio così lungo, con tutta questa polvere e questo caldo?” Il bambino alzò il viso e rispose con un sorriso: “Sì, signora, un po’. Ma non m’importa tanto, perché mio padre mi aspetta quando arrivo!”
Che bellissimo pensiero che quando la vita sembra noiosa, monotona e opprimente, come succede a volte, possiamo guardare al futuro con speranza e fiducia, e, come per quel bambino, “non c’importa molto” perché anche nostro Padre sarà là ad aspettarci alla fine del viaggio. Il Signore ci verrà incontro alla fine del viaggio della vita – grazie a Dio!
E non dimentichiamo che Gesù soffrì tutte le cose che soffriamo noi. La Bibbia dice che fu tentato in ogni cosa come noi. Ci furono momenti in cui era ammalato, era stanco, aveva fame, aveva sete ed era scoraggiato. Pensaci su.
Anche Gesù sa cosa vuol dire soffrire. Anzi, soffrì più di quanto possiamo immaginare. Soffrì per tutti i peccati del mondo, perché ci ama tantissimo e fu disposto perfino a morire per noi! E un giorno di questi, come ci promette la Parola di Dio, tutte le sofferenze termineranno per quelli che amano Dio e Lui “asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché tutti i mali di questo mondo saranno passati” — quando Gesù ritornerà sulla terra per riparare tutti i torti e stabilire il suo regno eterno di pace e amore!
Fino a quel giorno dovremo sopportare qualche sofferenza. Se però hai Gesù nel tuo cuore, se fai del tuo meglio per amarlo e seguire i suoi insegnamenti, come sta scritto nella Bibbia, scoprirai che la gioia e la felicità che pervaderanno la tua vita e la riempiranno saranno molto più grandi di qualsiasi temporaneo momento di dolore, sofferenza, prova e tribolazione. E che, come abbiamo visto, Dio farà cooperare tutte queste cose per il tuo bene.
E quando vengono i momenti difficili, il Signore ci promette nella sua Parola: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te; quando attraverserai i fiumi, essi non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco non sarai bruciato e la fiamma non ti consumerà”. E scoprirai che per quanto il diluvio del dolore e delle sofferenze possa essere profondo, per quanto il fuoco delle prove e delle afflizioni possa essere caldo, Gesù è “un amico più vicino di un fratello” e che se metterai la tua mano nella sua, se confiderai in Lui e dipenderai dalla sua Parola, Lui ti guiderà amorevolmente e ti porterà fino in fondo sano e salvo.
Non sempre l’amore di Dio ci impedirà di avere sofferenze e prove, ma è un amore che ci aiuterà sempre a superarle. Non dimentichiamoci che le prove e le tempeste della vita non indicano l’assenza di Dio, proprio come le nuvole non indicano l’assenza del sole!
Pubblicato originariamente in inglese da LFI nel 1989.
Adattato e ripubblicato il 27 marzo 2017.