Basato sugli scritti di David Brandt Berg
Se c’è una cosa che attira l’attenzione della gente su quello che fai e dici è l’entusiasmo! Il termine deriva da due parole greche: en, che significa in, e theos, che significa Dio. Così entusiasmo significa letteralmente “in Dio”, o “Dio in noi”. Per questo le persone piene di entusiasmo sono quelle che parlano e agiscono come se fossero ispirate da Dio.
La Parola di Dio insegna: “Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze”,[1] e “quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore”.[2]
La stessa irrefrenabile passione che ispirò gli apostoli, i martiri e tutti i grandi uomini e le grandi donne di Dio dovrebbe stimolare ogni figlio di Dio in ogni azione, ogni parola, ogni passo, con ogni persona. L’apostolo Paolo lo riassunse in queste brevi famose parole che risuonano nel cuore di ogni vero cristiano in ogni buona azione compiuta, parole per cui è disposto a morire: “L’amore di Cristo ci costringe!”[3]
Non importa se non hai molti talenti, abilità, o anche beni materiali; se obbedisci alla Parola di Dio e lasci che Egli viva in te e attraverso di te, così che il tuo cuore arda del suo amore, potrai essere un grande strumento nelle sue mani e una benedizione per molti.
David Livingstone, il grande missionario ed esploratore, si trovò da giovane di fronte a una simile scelta. “So di non avere doti intellettuali inconsuete”, scrisse nel suo diario, “tuttavia oggi decido nel mio cuore che non sarò un cristiano comune!” “Decise nel suo cuore” di darsi completamente al Signore e di dedicarsi con entusiasmo alla verità. Lo fece e divenne uno dei più grandi missionari della storia.
Arnold Toynbee, famoso storico inglese, disse: “L’apatia può essere vinta solo con l’entusiasmo e l’entusiasmo può essere suscitato solo da due cose: prima di tutto un ideale che travolga l’immaginazione e poi un piano chiaro e preciso con cui portare a compimento quell’ideale”.
Quale ideale potrebbe essere più grande del portare la salvezza eterna a un mondo perduto che sta morendo senza conoscerla? Quale piano potrebbe essere più chiaro di quello che Gesù lasciò ai suoi discepoli: “Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura”?[4] Noi cristiani dovremmo essere le persone più entusiaste del mondo!
L’apostolo Paolo fu un altro grande entusiasta al servizio di Dio. Aveva mostrato parecchio entusiasmo già prima della sua conversione, anche se per un ideale e un piano sbagliato.
Non appena i suoi occhi si aprirono, però, Paolo divenne entusiasta per l’ideale giusto. Quando gli altri videro la sua dedizione e il suo entusiasmo per il Signore, s’infervorarono anch’essi per Dio. L’opera da lui iniziata diffuse il Cristianesimo in tutto l’impero romano.
Niente poteva spegnere il suo entusiasmo! Egli scrisse: “Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi, tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balia delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli. Ho faticato e travagliato, spesso senza dormire; ho patito fame e sete, spesso ho digiunato; sono stato esposto al freddo e alla nudità”.[5] Si lasciò forse fermare da queste difficoltà? No! Continuò a servire il Signore nonostante le privazioni e gli ostacoli.
Niente può fermare un uomo acceso d’entusiasmo per Dio! Egli continuerà ad andare avanti nonostante tutto, perché sa che sta facendo la cosa giusta per la giusta causa e per Colui che è sempre giusto!
Dove possiamo trovare un tale entusiasmo, questa ispirazione che riempie la vita di ardore e fervore per il Signore? Li riceviamo dallo Spirito Santo! La Bibbia dice: “Il nostro Dio è un fuoco divoratore”[6] e spesso paragona il suo Spirito a un fuoco o a delle fiamme.[7] Se vuoi essere pieno d’entusiasmo per il Signore, consacrato e ispirato dal suo ardore, prega e chiedigli di riempirti della potenza del suo Spirito Santo, e Lui lo farà.
Una volta qualcuno chiese a un grande uomo di Dio quale fosse il segreto del suo successo ed egli rispose: “Mi accendo di fervore per Dio e il mondo viene a vedermi ardere!”
Come cristiani, il nostro cuore dovrebbe essere così pieno dell’amore di Gesù che vorremmo solo farlo traboccare sugli altri. Bisogna essere vivi, infervorati ed entusiasti per mostrare agli altri che quello che Gesù ci ha dato è meglio di quello che essi hanno senza di Lui.
Perché la gente stava ad ascoltare Gesù? Perché Lui parlava dal cuore, dallo Spirito e portava la vita, stimolava la gente. Non solleticava le orecchie, ma toccava i cuori. Egli disse: “Le parole che vi ho detto sono spirito e vita”.[8] Le parole degli scribi e dei farisei (i leader religiosi di quei tempi) erano dotte ma aride e morte; portavano solo morte, perché scaturivano dalla mente.
Ecco la differenza! Non puoi accendere un fuoco nel cuore di un altro se non c’è fuoco nel tuo.
Naturalmente non dobbiamo essere entusiasti solo nel presentare il Vangelo agli altri, ma in ogni nostra azione. Qualunque sia il compito che ci sta davanti, la Bibbia ci ammonisce che dobbiamo farlo “di buona voglia, come per il Signore e non come per gli uomini”.[9] In ogni azione, anche nei compiti più umili, possiamo essere felici, ispirati e pieni di entusiasmo. Se chiedi al Signore di ispirarti, Lui ti darà quella scintilla divina del suo Spirito che riempirà di gioia ogni piccolo compito.
Accendiamoci per Dio, pregando con fervore e leggendo fedelmente la sua Parola. Chiediamo al suo Spirito di ispirarci e darci la visione delle grandi cose che Lui vuole compiere con noi e per mezzo di noi. Poi facciamo la nostra parte, mettendo tutto il cuore in tutto ciò che ci chiede di fare per sé e per gli altri.
Vieni! Accendiamo il mondo per Dio e illuminiamo i cuori degli uomini dappertutto! “Questa mia piccola luce, la lascerò brillare!”
Tratto da un articolo di Tesori, pubblicato originariamente in inglese da LFI nel 1987.
Adattato e ripubblicato il 6 marzo 2017.