Apri il tuo cuore a misericordia e perdono

Ottobre 8, 2015

Compilazione

[Open Your Heart to Mercy and Forgiveness]

La misericordia di Dio è infinita, va di eternità in eternità! Il suo amore, la sua misericordia, il suo perdono e la sua salvezza sono inesauribili! Non smette mai di amarci qualsiasi cosa facciamo. Non ci rifiuta mai né ci sottrae il suo amore. Prova sempre speranza per noi, non importa quanto ci siamo allontanati.[1]

Nonostante i nostri peccati, le nostre mancanze, i nostri misfatti e i nostri crimini, di qualsiasi cosa si tratti, il sangue di Gesù copre tutti i nostri peccati, passati, presenti e futuri. Se lasciamo i nostri peccati e ritorniamo al Signore, il nostro Dio ci perdonerà largamente.[2] La Bibbia dice: “Se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati”.[3] Qualsiasi cosa abbiamo fatto! L’unico “peccato imperdonabile” è il rifiuto di credere in Gesù, il rifiutare Lui come nostro Salvatore.

Abbiamo un Dio che è grande abbastanza da perdonare non solo i nostri errori, ma anche i nostri peccati! Lo ha sempre fatto, lo fa, e lo farà sempre, per l’eternità! Come un torrente, come un fiume, il suo amore e la sua misericordia continueranno a scorrere nonostante tutto! —David Brandt Berg

*

Avete mai sentito parlare dell’incontro di Gesù con un certo ricco impresario di Gerico?[4]

Zaccheo, il personaggio di questa storia, era un individuo di cattiva fama, specialmente se paragonato al gran numero di persone profondamente religiose e alle personalità ecclesiastiche che percorrevano le vie di Gerico, “la città dei sacerdoti”.

Era il ricco direttore di una grande agenzia di esattori delle imposte per il governo romano. Per i Giudei, questi esattori delle tasse, o pubblicani (come venivano chiamati) erano le persone più spregevoli della società, paragonabili solo alle prostitute. Ben noti come truffatori che estorcevano e rubavano ai poveri, erano anche considerati traditori dei propri fratelli perché, benché Giudei, lavoravano per l’odiato governo romano.

Era un uomo al quale il governo aveva conferito l’autorità di estorcere alla gente quanti più tributi potesse. Tutto quello che riusciva a spillare in sovrappiù andava direttamente nelle sue tasche.

Un giorno però qualcosa cambiò completamente la sua vita. Aveva già sentito parlare di Gesù e dei molti miracoli che Egli aveva compiuto, ma la cosa che lo affascinava di più era che, come lui, anche Gesù aveva una cattiva reputazione e aveva fama di essere amico dei pubblicani e dei peccatori. Anzi, proprio uno dei discepoli di Gesù, Matteo, era stato in precedenza un esattore delle tasse a Capernaum!

Già da tempo Zaccheo voleva incontrare il “falegname-profeta”. Spesso si era chiesto: “Questo Gesù farebbe amicizia anche con me?” Non aveva veri amici al di fuori della sua famiglia e negli ultimi tempi aveva iniziato a sentirsi piuttosto insoddisfatto. Aveva cominciato a rendersi conto che il denaro non bastava per dare all’anima il calore umano e la soddisfazione che cercava: ci voleva molto di più. Dopo tutto, aveva praticamente ogni cosa che il denaro potesse comprare, eppure gli mancava qualcosa... esattamente che cosa, però, non sapeva.

Poi un giorno, Gesù passò per Gerico. Quando Zaccheo venne a sapere che era arrivato in città, lasciò perdere ogni cosa, chiuse il suo ufficio e si affrettò ad andare a vederlo. Una grande folla, con Gesù nel mezzo, si muoveva lentamente per la strada, ma il povero Zaccheo era così basso che non riusciva a vedere niente.

D’un tratto notò che più avanti, a una certa distanza dalla folla, si ergeva un grande sicomoro. Se si fosse arrampicato su quell’albero al passaggio di Gesù, forse sarebbe riuscito a vederlo. Senza curarsi di ciò che la gente avrebbe potuto dire o pensare di lui, Zaccheo di corsa si lasciò la folla alle spalle e salì sull’albero.

Arrivato al sicomoro su cui stava Zaccheo, Gesù lo chiamò: “Zaccheo, affrettati a scendere; oggi devo fermarmi a casa tua!”

“Co... come?” Zaccheo era sbalordito! “Mi ha chiamato per nome! E vuole fermarsi a casa mia?” Gli rispose: “È un onore riceverti! Sii il benvenuto!” Pieno di gioia, lo accompagnò a casa sua.

Le moltitudini li seguirono fino alla soglia, dove si fermarono indignate, mormorando: “Come può Gesù venire nella nostra bellissima città, un centro di studi religiosi, e scegliere di alloggiare con una simile canaglia?”

Gesù allora esclamò, in modo da poter essere udito dalla folla che continuava a brontolare: “Oggi la salvezza è entrata in questa casa; perché, in verità, il Figlio dell’uomo è venuto per cercare e salvare chi era perduto!” Nonostante tutto il male che Zaccheo aveva fatto in precedenza, l’amore del Signore era più che sufficiente a perdonarlo. —Adattato da un articolo di Il tesoro[5]

*

Alla gente di Gerico diede molto fastidio che Gesù avesse fatto visita a Zaccheo. “Vedendo ciò, tutti mormoravano, dicendo: “Egli è andato ad alloggiare in casa di un uomo peccatore’”.[6] Ma l’atteggiamento degli altri non impedì a Gesù di accogliere i peccatori. Così, qualunque cosa la gente pensi di te, ricordati che Gesù è sempre in attesa che ti rivolgi a Lui. È pieno di misericordia e compassione e non respinge mai nessuno, qualsiasi cosa abbia fatto in passato. […] Gesù disse: “Il Figlio dell’uomo è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”.[7] In un’altra occasione Gesù disse che non era venuto a chiamare i giusti ma i peccatori al pentimento.[8] Durante il suo ministero passò così tanto tempo con i peccatori, che ne fecero perfino un detto: “Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori”.[9]

I capi della religione ebraica, gli scribi e i farisei, si lamentavano che Gesù lavorasse con i peccatori. Così Lui raccontò loro alcune parabole sulla misericordia di Dio: quella del pastore che cerca la sua pecora perduta,[10] quella della donna che spazza l’intera casa per trovare la moneta smarrita, [11] e quella del figlio prodigo che viene riaccolto dal padre.[12] Gesù disse che c’è più gioia in cielo per un peccatore che si ravvede, che per novantanove che non hanno bisogno di ravvedimento.[13] […] Parliamo anche della misericordia di Dio: “Sei misericordioso verso tutti, perché puoi fare ogni cosa e non fai caso ai peccati degli uomini, così che si possano pentire. Sì, tu ami tutto ciò che esiste, non provi ripugnanza per alcuna delle cose che hai fatto”.[14] Anche un salmo ci rassicura nei confronti della misericordia divina: “L’Eterno è misericordioso e pieno di compassione”.[15]

Gesù sta bussando alla porta del tuo cuore. Anche tu, come Zaccheo, aprirai la porta e gli darai il benvenuto? C’è un versetto bellissimo nel terzo capitolo dell’Apocalisse. Gesù dice: “Ecco, io sto alla porta e busso; se qualcuno ode la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui, e cenerò con lui ed egli con me”.[16] Sta a te aprire la porta a Gesù; non forzerà il suo ingresso. Se apri la porta del tuo cuore a Gesù, ne varrà la pena.

Quando incontrerai Gesù, non sarai più lo stesso. Vorrai ripudiare il peccato e condurre una vita nuova, piena della sua grazia. […] Se incontrerai sul serio Gesù, sarai diverso. È quel che successe a Zaccheo. Non imbrogliò più nel raccogliere le tasse. Fece una promessa: “Darò la metà dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituirò quattro volte tanto”.[17] Quando riceviamo il perdono che Gesù ci offre, ne siamo trasformati. Vogliamoci, allora, alla misericordia di Gesù e guariamo dai nostri peccati, rinnoviamoci e trasformiamoci. —Fr. Tommy Lane[18]

*

O Gesù, sei così paziente e amorevole con tutti noi. Ci hai trattato con grande amore. Siamo come un ramo strappato al fuoco, tirati su da in mezzo alla polvere e dal niente. Ti ringraziamo per il tuo amore, Signore, per come ci hai amato. Non ci hai deluso. Non hai rinunciato a noi, anche se sembravamo un caso disperato.

“Ti ho abbandonata per un breve istante, ma con immensa compassione ti radunerò”.[19] “La mia misericordia va d’eternità in eternità, e così avrò misericordia di te”, “Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro Dio che perdona largamente”.[20] “Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana”.[21]

“Gesù ha pagato tutto, a Lui devo ogni cosa! Il peccato aveva lasciato una macchia scarlatta, ma Lui l’ha lavata ed è diventata bianca come la neve!” La misericordia di Dio sembra illimitata. Il suo amore non ha barriere. Lode a Dio! —David Brandt Berg

Pubblicato sull’Ancora in Inglese l’8 agosto 2015.


[1] Salmi 103,3–14.

[2] Isaia 55,7.

[3] 1 Giovanni 1,9.

[4] Vedi Luca 19,1–10.

[5] Pubblicato dalla Famiglia Internazionale nel1987.

[6] Luca 19,7

[7] Luca 19,10.

[8] Luca 5,32.

[9] Luca 7,34.

[10] Luca 15,3–7.

[11] Luca 15,8–10.

[12] Luca 15,11–32.

[13] Luca 15,7.

[14] Dalla New American Bible.

[15] Salmi 145,8.

[16] Apocalisse 3,20.

[17] Luca 19,8.

[18] http://www.frtommylane.com/homilies/year_c/31.htm#confession.

[19] Isaia 54,7-8.

[20] Isaia 55,7.

[21] Isaia 1,18.

Copyright © 2024 The Family International