Una vita altruista — parte 1

Luglio 23, 2018

Dalla serie Roadmap

[The Unselfish Life—Part 1]

Come Cristiani, altruismo e generosità dovrebbero essere pietre angolari della nostra vita. Dare agli altri non è soltanto in accordo con la Parola di Dio, ma è anche profondamente soddisfacente ed è un “buon affare”. Quanto diamo agli altri è una scelta personale, ma le nostre decisioni al riguardo avranno grande rilevanza sul nostro successo e sulla testimonianza che diamo dell’amore di Dio.

Possiamo esercitare l’altruismo in molti modi. Possiamo condividere parole incoraggianti, il nostro tempo, i nostri servigi e le nostre finanze. Possiamo aiutare chi è meno fortunato; possiamo finanziare le attività cristiane e prendervi parte.

Dare è uno dei principi della vita; è il concetto di essere simili a Gesù, che si preoccupava per gli altri, guariva gli ammalati e dedicava il suo tempo sia alle persone influenti che ai poveri; Gesù amava tutti. Gesù dava. Anzi, dava a un punto tale che alla fine fece il sacrificio supremo e diede la vita perché noi potessimo salvarci.

Ogni giorno abbiamo l’opportunità di essere più simili a Gesù e di dare altruisticamente agli altri. Possiamo dare loro il nostro tempo; in mezzo ai nostri orari impegnati possiamo trovare del tempo per concentrare la nostra attenzione sulle persone come individui. Possiamo farle sentire importanti includendole nella nostra vita, dedicando loro un po’ d’attenzione, condividendo l’amore di Dio — anche se solo per un momento.

Non dovremmo sottovalutare il potere del dedicare un po’ d’attenzione a un individuo. A ognuno di noi va ricordato di tanto in tanto che siamo individui unici, che abbiamo una certa importanza e che siamo amati.

Victor Hugo disse: “La felicità suprema nella vita è la convinzione di essere amati; amati per quel che siamo o, meglio ancora, amati nonostante noi stessi”.

Nella storia che segue vediamo il valore dell’amore quando viene espresso come attenzione personale:

Un giovane professore di sociologia mandò gli studenti del suo corso nei bassifondi di Baltimora a intervistare duecento ragazzi e predire quali fossero le loro possibilità per il futuro. Gli studenti, scioccati dalle condizioni di quei quartieri, predissero che il novanta per cento dei ragazzi intervistati avrebbe finito per passare qualche periodo in carcere.

Venticinque anni dopo, lo stesso professore assegnò a un altro corso l’incarico di scoprire come si erano risolte le predizioni. Dei centonovanta ragazzi originali rintracciati, solo quattro erano stati in prigione.

Perché le predizioni erano così sbagliate? Più di cento di loro ricordavano che una professoressa delle superiori, una certa sig.na O’Rourke, era stata una fonte d’ispirazione nella loro vita. Dopo una lunga ricerca, rintracciarono Shelia O’Rourke, ora ultrasettantenne. Quando le chiesero di spiegare come avesse influenzato i suoi ex allievi, non riuscì a spiegarselo. “L’unica cosa che posso dire”, decise alla fine, “è che ho voluto bene a ognuno di loro”. —John Kord Lagemann

Come Cristiani, abbiamo un privilegio, perché possiamo dare agli altri cose di gran valore: conforto, preghiera, incoraggiamento e la verità della Parola di Dio. Abbiamo scoperto il segreto della gioia eterna in Gesù e abbiamo la pace interiore, sapendo che quando moriremo passeremo l’eternità con la persona che più amiamo al mondo, nell’intero universo: Gesù.

Qualsiasi difficoltà o avversità incontriamo, possiamo sempre dedicare parte del nostro tempo, del nostro servizio e del nostro amore agli altri. Quando lo facciamo, il Signore ci ripagherà, dandoci anche l’incoraggiamento e il senso d’appartenenza che anche noi desideriamo.

Ecco un esempio di questo principio, raccontato da Billy Graham:

A una signora che mi ha scritto della noia che provava da quando i suoi figli erano cresciuti e si erano allontanati da casa, ho risposto: “In passato, la sua famiglia esigeva la maggior parte del suo tempo e della sua energia. Ora lei può ampliare il raggio del suo amore. Nel suo quartiere ci sono bambini che hanno bisogno di comprensione e amicizia. Vicino a lei ci sono anziani assetati di compagnia, ciechi che non possono nemmeno godersi la televisione che a lei sembra così noiosa. Perché non esce e non scopre la gioia di aiutare gli altri?”

Alcune settimane dopo mi ha riscritto: “Ho provato la sua ricetta. Funziona! Sono passata dalla notte al giorno!” — Rev. Billy Graham

Sono sicuro che tutti abbiamo avuto dei momenti in cui pensavamo di non poter dedicare il nostro tempo ad altri: eravamo troppo occupati. O i nostri soldi: eravamo al verde. O perfino le nostre cure e la nostra attenzione: ci sentivamo esausti emotivamente e spiritualmente. Volevamo che se ne occupasse qualcun altro e pensavamo di aspettare e fare la differenza più tardi, quando le cose si fossero sistemate un po’ e ci saremmo trovati in condizioni migliori per dare.

In realtà, però, non sempre il Signore ci permette di cavarcela così facilmente. Ha camminato a lungo per amare e incoraggiare una donna al pozzo.[1] Era stanco ed esausto, tuttavia “li guarì tutti”.[2] Fece il sacrificio supremo, dando la vita per noi, quindi come possiamo non dare il nostro amore, il nostro aiuto, il nostro servizio o il nostro incoraggiamento a chi ne ha bisogno?

Considerate questa situazione:

Una volta, quando il famoso ex-sindaco di New York, LaGuardia, presiedeva un tribunale, gli portarono davanti un vecchio accusato di aver rubato un filone di pane. Diceva che la sua famiglia aveva fame. “Be’, devo punirti”, disse LaGuardia, “perché la legge non ammette eccezioni e non posso fare a meno di darti una multa di dieci dollari”. Poi aggiunse, mettendosi una mano in tasca: “Ecco qui i dieci dollari per pagare la multa. E adesso annullo la multa”. Infilò i dieci dollari nel suo famoso cappello e disse: “Inoltre, do una multa di cinquanta centesimi a tutti i presenti in aula, per permettersi di vivere in una città dove un uomo deve rubare il pane per mangiare. Cancelliere, raccolga le multe e le passi all’accusato”.

Passarono il cappello e un uomo incredulo, con una luce celeste negli occhi, uscì dal tribunale con $47,50” —Anonimo

Nella vita di ogni Cristiano si presentano molte opportunità di donare qualcosa agli altri. La cosa sorprendente è che quando lo facciamo il Signore non manca mai di restituircelo. Non si può dare più di Dio. La Bibbia dice: “Chi semina scarsamente mieterà altresì scarsamente; e chi semina generosamente mieterà altresì abbondantemente”.[3]

Ecco un esempio di questo principio:

Otto anni fa, Susan ricevette una lettera da una vecchia amica, Helen. La nipote di Helen era severamente anoressica, sarebbe morta se non avesse ricevuto cure intensive in una clitica costosa a migliaia di chilometri da casa sua. Il prezzo delle cure, però, era superiore alle possibilità della sua famiglia, perché il padre era disoccupato e aveva anche lui problemi di salute. La famiglia aveva deciso di spedire una lettera ai parenti e ad altri amici, chiedendo un aiuto finanziario.

Susan ne fu commossa e un po’ sorpresa, perché raramente le persone, perfino i parenti, chiedono aiuto così apertamente. Avendo tre figli anche loro, per Susan e suo marito era difficile decidere quanto dare. “Abbiamo finito per mandare $500 – che sembrava troppo poco e allo stesso tempo era un po’ troppo per noi”, dice Susan.

Altri, però, risposero con altrettanta generosità. La ragazza fu ammessa al programma di cure e sopravvisse. “Senza quella lettera non ce l’avrebbe fatta”, dice Susan.

Tre anni dopo, il marito di Susan perse il lavoro. Era un momento in cui soffriva anche di seri problemi di salute. Il suo periodo di disoccupazione si estese per oltre un anno e la famiglia di Susan fu costretta a vivere dei propri risparmi, che ben presto finirono. Anche se Susan lavorava, cominciarono ad avere dei timori per la loro situazione finanziaria.

Poi un giorno arrivò la lettera di una donna che Susan non conosceva. Era la madre di Helen, la nonna della ragazza anoressica. Le scriveva di aver sentito che stavano passando dei “momenti duri” e voleva aiutarli. Continuò, scrivendo che sapeva cosa voleva dire avere problemi finanziari.

Susan ha detto: “Questa donna sorprendente, che aveva allevato tre figli da sola, facendo lavori che pagavano poco, ci ha mandato un assegno di $2.000”

Quando capisci sul serio la forza dell’essere gentili, ti rendi conto che trattando gli altri con gentilezza, rispetto e generosità, i tuoi gesti vengono ripagati, in un modo o nell’altro — e con gli interessi”. Linda Kaplan Thaler e Robin Koval [4]

*

“Date, e vi sarà dato; vi sarà versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perché con la misura con cui misurate, sarà rimisurato a voi”, —Luca 6,38[5]

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Dare amore agli altri ha le sue soddisfazioni. Non solo si prova la gratificazione di aver rallegrato la giornata di qualcuno e di aver alleggerito il suo carico, ma è a quel punto che entra in ballo la legge delle ricompense divine, come il vecchio detto: “Chi dà riceve”.

Se stai cercando qualcuno che renda felice te, forse dovresti cercare qualcuno da fare felice tu, e allora la felicità troverà te! Perché quello che un uomo semina, quello anche raccoglie. È semplicemente una delle regole di Dio, una delle leggi del mondo dello spirito, che sono chiare e sicure come le leggi della fisica, come la legge della gravità. Le leggi dello spirito, però, non falliscono mai! Funzionano sempre — per te o contro di te, secondo la tua ubbidienza e secondo che tu ubbidisca o no.

Se vuoi essere felice e rendere felici gli altri, cerca la soddisfazione dello spirito in Dio! Perché il mondo passa con la sua concupiscenza, ma colui [e l’amore] che fa la volontà di Dio rimane in eterno. Viva l’amore! Dio è amore! —Adattato dalle opere di David Brandt Berg

Roadmap era una serie di video creati da LFI per giovani adulti. Pubblicato originariamente in inglese nel 2010. Adattato e ripubblicato in inglese l’11 gennaio 2018.


[1] Giovanni 4.

[2] Matteo 12,15.

[3] 2 Corinzi 9,6 CEI.

[4] The Power of Nice: How to Conquer the Business World with Kindness (Doubleday, 2006).

[5] NR.

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